Con il rilascio a sorpresa di Steam Deck OLED Valve attentato ai portafogli di molti ma attenzione: è l’azienda stessa a dire che questa nuova iterazione della sua console è molto lontana dall’idea che ha di Steam Deck 2.
Recentemente Valve ha messo a disposizione degli utenti la nuova Steam Deck OLED, ovvero quella che l’azienda stessa ha definito come la Steam Deck di prima generazione definitiva. Parliamo quindi di un prodotto dall’hardware comparabile all’originale (sebbene ci siano delle piccole e anche interessanti differenze, che vedremo meglio dopo) che però, grazie allo schermo OLED, offre un’esperienza di maggiore rilievo.
Tra le varie dichiarazioni che Valve ha rilasciato in seguito al lancio della OLEd ce ne sono alcune che riguardano proprio il futuro dell’ibrido computer console legata a Steam. Per Valve, infatti, il grande successo della Steam Deck implica che c’è un futuro per questo particolare tipo di dispositivo elettronico.
Per quanto l’azienda americana non sia esattamente nota per essere la creatrice di grandi seguiti, bloccandosi ciclicamente alla terza iterazione di questo o quell’altro brand (non potevamo esimerci dal fare una battuta su Half Life 3, perdonateci), nonostante Valve Index sia ancora fermo alla sua prima iterazione nonostante una decente penetrazione all’interno del mercato dei visori per la realtà virtuale, per Steam Deck qualcosa sembra esserci.
C’è però un quid a cui dover fare attenzione: è Valve stessa a dire che, al momento, le tecnologie disponibile non sono in grado di accontentare i desideri dell’azienda.
Valve sta aspettando tecnologie migliori
All’interno di un’intervista rilasciata ai ragazzi di PC Gamer Valve, nella forma di Pierre Loupe Griffais, ha fatto sapere che per il momento non c’è fisicamente spazio nel mercato per una Steam Deck 2 per delle motivazioni prettamente tecniche.
A mancare, infatti, non è tanto il mercato o il software quanto l’hardware che dovrebbe portare al gap prestazionale con cui Valve vuole convincere gli utenti a effettuare l’acquisto.
La cosa fu confermata anche in passato da Lawrence Yang e Yazan Aldehayyat, altri due membri cardine del progetto Steam Deck, che in una precedente intervista sempre con PC Gamer dichiararono che eventuali successori della console ibrida Valve fossero legati a una commistione di fattori temporali e pragmatici.
Da una parte deve essere il momento giusto per lanciare una nuova console, dall’altra parte c’è la necessità di avere sotto la scocca i componenti giusti. Valve vuole offrire alla sua utenza un avanzamento tecnico e prestazionale tale da poter definire tramite il marketing la sua console veramente come Steam Deck 2, e non come un rebranding di qualcosa di già visto.
Il desiderio è quello di un vero salto generazionale
Steam Deck OLED; come abbiamo già accennato in precedenza, rappresenta un piccolo passo in avanti per l’hardware messo in gioco da Valve. Il dispositivo infatti utilizza una nuova APU basata sul SOC AMD Sephiroth; quest’ultimo però non rappresenta una rivoluzione rispetto al chip precedente, l’APU Amd Aerith (si, a quanto pare qualcuno in AMD è particolarmente appassionati di Final Fantasy 7) quanto più una sua riproduzione con un diverso processo produttivo, passando da 7 a 6 nanometri.
Ma come, direte voi: sul mercato ci sono già dei chip più potenti di questo.
Prodotti come il Ryzen 7 7840U e l’APU Z1 Extreme in forza a prodotti della concorrenza come l’Asus ROG Ally sono più potenti di quanto posizionato dentro Steam Deck; perché Valve non usa quelli? In realtà se la vediamo da un punto di vista prettamente prestazionale le differenze sono poco marcate e, secondo la filosofia espressa da Valve, non permette di eseguire il salto qualitativo desiderato.
Secondo quanto dichiarato da Yang,Valve monitora con attenzione i prodotti che vengono rilasciati sul mercato ma ancora non è arrivato il momento giusto per fare il passo in avanti dal punto di vista qualitativo.
Secondo le previsioni dell’azienda nel giro dei prossimi due o tre anni le aziende riusciranno a realizzare prodotti in grado di offrire il livello di prestazioni desiderato dall’azienda, in grado di coniugare potenza di calcolo ed efficienza energetica.
Questione di delicato (e complicato) equilibrio
Dove non arriva la potenza di calcolo arrivano poi tutto il resto del corredo hardware di una buona console ibrida. Una delle motivazioni dietro al successo di Steam Deck, tanto per noi quanto per diversi altri appassionati di videogiochi, è legato al suo quasi imbattibile rapporto tra qualità e prezzo. La combinazione di qualità della scocca, tipologia di controller impiegati, varietà dei metodi di input e così via.
Valve stessa ha più volte dichiarato di essere soddisfatta (anche nel teardown della console) di quanto è riuscita a ottenere dal punto di vista tecnico, sottolineando quanto l’equilibrio sia dedicato (in quanto l’azienda stessa sconsiglia di sostituire l’NVME presente con uno di terze parti, pena il peggiorare la durata della batteria e così via).
Cosa c’è da aspettarsi dal futuro della consolina Valve? Yang su questo nell’intervista è categorico: Valve non desidera produrre nuove console con i ritmi che, ad esempio, ha avuto Nintendo, nota per fare dei refresh periodici della console. L’azienda per come possibile vuole evitare di realizzare nuove console con cadenza annuale o poco più, preferisce creare prodotti in grado di resistere al tempo che passa puntando sul realizzare prodotti semi avanguardistici per caratteristiche proposte.
Cosa cambia in Steam Deck OLED?
Passiamo quindi alla ciccia: quali sono le differenze tra OLED e la normale Deck?
In primis è impossibile non citare lo schermo: per quanto la risoluzione sia rimasta inalterata (sempre di 720p parliamo), lo schermo della OLED è di 0.4’ più grande, il tutto senza modificare le dimensioni o il peso della console. Le cornici dello schermo sono state ridotte un poco, permettendo a Valve di migliorare l’estensione dello schermo.
Inutile dire che l’utilizzo di una tecnologia OLED invece di quella LCD faccia tutta la differenza del mondo, con dei neri davvero profondi e sopratutto con il supporto alla tecnologia HDR; diversi volti specializzati nelle analisi tecniche, primo tra tutti Rich Leadbetter di Digital Foundry, hanno spiegato come l’aggiunta dell’HDR riesca a sottolineare ancora più la qualità dello schermo rispetto al passato, offrendo un’esperienza di primissimo livello pur senza toccare la risoluzione.
Quello che non molti sanno è che la nuova Steam Deck, nonostante si basi sostanzialmente sulle stesse componenti della sua sorella minore, sia effettivamente più performante. Secondo le analisi di Digital Foundry le differenze sono nell’ordine del 10%, il tutto grazie alla nuova RAM che passa da 5500 Mhz di funzionamento a 6400, sempre di tipo LPDDR5.
Quello che però conta davvero di più è la rinnovata efficienza energetica, complice il processo produttivo a minor numero di nanometri (che di per sé è sempre un passo in avanti nel minimizzare gli sprechi di corrente elettrica) e sopratutto la nuova batteria, identica nelle dimensioni ma non nella capacità offrendo un 40% di autonomia in più anche nelle situazioni più concitate.
Quindi, al netto dell’arrivo o meno di Steam Deck 2, non c’è mai stato un momento migliore per acquistare una Steam Deck; il colpo di grazia è dato poi dalla volontà di Valve di diminuire il prezzo della Steam Deck LCD da 256 portandolo pari a quello della Steam Deck base con memoria da 64GB.
I prodotti OLED costano un po’ di più ma vediamo se nel giro di qualche saldo Steam non si riesca a trovare un prezzo molto vantaggioso con il quale acquistare il tutto.