Tra una doccia di pioggia e l’altra in quel di Lucca, in occasione della fiera Comics & Games che ormai è giunta al suo trentesimo anniversario, siamo riusciti a mettere le mani anche su un paio di giochi da tavolo e giochi di ruolo che hanno catturato la nostra attenzione. Come vi abbiamo menzionato già nel nostro report della fiera, la parte Games di Lucca e in generale il circuito giochi in Italia ci è sembrato in splendida forma, con un sacco di iniziative e nuove uscite all’attivo.
In questo articolo vi sottoponiamo all’attenzione 3 perle che hanno catturato la nostra attenzione durante il corso della manifestazione lucchese: un gioco da tavolo e due giochi di ruolo tra il Padiglione Carducci e l’Indie GDR Palace, due aree adibite proprio alle attività ludiche.
Dopo aver intervistato Immanuel Casto e Dario Massa per l’uscita della nuova versione di Non Si Può Più Dire Niente (articolo in arrivo nei prossimi giorni!), il buon Dario ci ha invitato a provare il suo nuovo gioco da tavolo presentato in anteprima a Lucca nel Padiglione Carducci, un party game in stile Taboo dove bisogna far indovinare una parola alla propria squadra, ma con tante limitazioni divertenti e solitamente auto-imposte.
Il gioco in questione si chiama Slalom, anche se probabilmente cambierà nome nel corso del tempo. Qualunque sarà il suo nome ufficiale possiamo già dirvi che questo party game targato Ludic ci ha letteralmente distrutto il cervello: ci siamo divisi in squadre per una trentina di minuti e, a turno, pescavamo una carta con parole da indovinare ma… per farlo è necessario pescare almeno una limitazione. Queste limitazioni vanno dal semplice divieto di pronunciare una lettera, a cose più fisiche e randomiche come il posizionare la scatola di gioco sulla testa, o parlare in falsetto. Il tutto è bilanciato da un meccanismo “push your luck”: più limitazioni ci si autoimpone, più si fanno guadagnare punti alla propria squadra in caso di successo.
Vi assicuriamo che fare slalom tra ragionamenti logici e movimenti fisici ci ha fatto ribaltare i (pochi) neuroni che avevamo in testa. Le risate sono state tante, soprattutto quando per cercare di recuperare il punteggio si cercava di pescare quante più limitazioni possibili (massimo 7) per generare situazioni paradossali. La nostra squadra avrà anche perso (colpa sicuramente della stanchezza…), ma le vagonate di momenti comici hanno compensato il nostro senso di appagamento al tavolo.
Abbiamo partecipato a una sessione di prova di Scum & Villainy, GDR targato Grumpy Bear che è stato rilasciato per la prima volta in Italia proprio in occasione del Lucca Comics & Games 2023. La giocata si è tenuta all’Indie GDR Palace, uno spazio creato da diversi editori indie di giochi di ruolo per provare i propri prodotti lontano dal caos della manifestazione lucchese, all’interno di una sala dell’Hotel San Luca. Abbiamo scelto di provare proprio Scum & Villainy trascinati dall’esperienza di Pasquale che ha giudicato il prodotto perfetto per il nostro modo di giocare – e infatti ha avuto ragione.
Scum & Villainy è un GDR a tema pirati e mercenari spaziali, basato sul sistema di gioco open source Forged in the Dark. Questo sistema, originario del GDR Blades in the Dark, usa praticamente solo dadi a 6 facce e basa la sua narrazione sul cambiamento che le azioni dei giocatori portano in gioco, attraverso meccaniche come lo Stress o la Resistenza che possono arrivare a spaccare i propri personaggi. Non è una buona partita a Scum & Villainy se non è volato via qualche arto o se i personaggi non hanno subito qualche trauma emotivo.
La one-shot che abbiamo giocato è stata creata sul momento dal master di Grumpy Bear attraverso le tabelle di tiro e gli archetipi dei personaggi che il gioco fornisce già da sé nel suo manuale base e nei suoi kit di stampa. Abbiamo impersonato un alieno Mistico che attraverso le forze misteriose della Via e il suo bastone-microfono è in grado di calmare le emozioni altrui, un Pilota dalle nobili origini ma dalle reazioni sempre svelte e pronte, un robot manovale convertito in un Gorilla cingolato e forzuto, ma non troppo oliato nei suoi sistemi (ha fallito parecchi tiri di dadi…), e una Canaglia in grado di trovare sotterfugi e stratagemmi per piegare la fortuna in favore della nostra gang spaziale.
Nella nostra avventura dovevamo catturare vivo un Gorilla nemico, un essere forzuto a bordo di una sorta di moto-hovercraft in fuga da un hotel che stavamo perlustrando. Il sistema Forged in the Dark, tra le sue particolarità, ha il meccanismo degli Orologi, dei cerchi divisi in sezioni il cui completamento dipende dalle azioni di gioco o dai turni che passano. Durante il colpo il Master ce ne ha creati tanti: uno per l’arrivo dei rinforzi, un altro per lo stato della fuga del bersaglio principale del Colpo, e infine un altro per l’arrivo del famigerato Darth Smaller, uno xenomorfo potentissimo ma bassissimo.
Le vicende di questo Colpo sono state un continuo susseguirsi di situazioni rocambolesche tra antenne malfunzionanti, missili deviati ed esplosi a mezz’aria, rampini critici, azioni alla Vin Diesel con salti da un hovercraft all’altro, edifici che crollano e… canzoni calmanti. Altra particolarità di Scum & Villainy è il Downtime, ossia il tempo che intercorre tra un Colpo e l’altro. In questa fase di gioco è possibile effettuare diversi tiri per guarire, accumulare esperienza, prendere nuovi incarichi, alleviare lo stress o eccedere nei propri vizi, mentre nel frattempo l’universo attorno ai nostri personaggi si muove e cambia con le sue tante Fazioni. Vi racconteremo meglio di questo GDR e ve lo porteremo anche in live su Twitch nel prossimo futuro!
La nostra prova di Last Resort, nuova opera di Fumble GDR e MS Edizioni, è avvenuta in circostanze molto particolari: ossia, attraverso una nostra collaborazione proprio con l’editore che ci ha riservato uno spazio per un paio d’ore, giovedì 2 novembre. Last Resort è un OSR (Old School Renaissance) basato su The Black Hack, ma in chiave molto più leggera e, soprattutto, apocalittica: si tratta di interpretare le ultime persone a sapere di un’evento apocalittico mentre si è in un villaggio vacanze, un hotel dei caraibi, o in una qualsiasi situazione vacanziera.
La situazione paradossale, sfruttatissima in disaster movie o in videogiochi come Dead Island e The Last of Us, crea dinamiche divertenti mentre nel frattempo la struttura di gioco si mantiene su meccaniche molto survivaliste, dove sprecare le poche risorse a disposizione vuol dire avvicinarsi verso una morta certa. Ogni risorsa garantisce un certo tipo di dado da poter utilizzare nelle prove abilità e nei vari test di gioco, ma fallire il tiro vuol dire perdere anche il dado! Tra le altre cose, il manuale di questo gioco di ruolo è stato realizzato come se fosse un opuscoletto turistico.
Per la nostra collaborazione con MS Edizioni abbiamo scelto di ambientare le nostre due ore di gioco proprio al Lucca Comics & Games durante un’apocalisse zombie. Il nostro master Pasquale Monniello, con l’approvazione dell’autore Claudio Serena, ha architettato un sistema per lasciare che più persone possibili si approcciassero al gioco imparandone le fondamenta e divertendosi in questa situazione surreale: ogni giocata durava circa 10 minuti e si concludeva con la fuga o la morte dei personaggi di turno.
Per sfruttare al massimo questa limitatezza di tempo abbiamo sfruttato la modalità Armageddon descritta nel manuale di Last Resort, la quale consiste nell’avere risorse condivise tra i tanti partecipanti al tavolo, oltre ad asciugare un po’ il resto dei regolamenti di gioco. Data la ristrettezza temporale, abbiamo realizzato degli archetipi tipici di Lucca da gettare nell’apocalisse come personaggi giocabili, per poi farli estrarre a sorte ai giocatori: il venditore di ramen, il cantante delle sigle dei cartoni animati, il turista, la potterhead, il tiktoker o il semplice tizio che cerca il bagno.
In queste due ore si sono accalcati una ventina di persone che hanno regalato ai giocatori al tavolo momenti unici, alcuni a dir poco epici. Durante una sessione che sono riuscito personalmente a giocare io, per esempio, un giocatore che impersonava un cronista eSport è riuscito a salvare un malconcio assessore alla cultura interpretato dall’Astropate mettendolo su una sedia da gaming e spingendolo dalle mura. O ancora, un “famoso” scrittore fantasy è riuscito a rallentare un paio di zombie lanciando le sue copie autografate del libro Il Drago Gigante. Anche per The Last Resort ci aggiorneremo per la recensione completa di The Last Resort ci aggiorniamo tra qualche settimana!
This post was published on 10 Novembre 2023 19:30
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