Qualcuno di poco furbo e molto avaro ha messo in piedi un piano infallibile per fare soldi: vendere per qualche soldo The Matrix Awaken Megacity, la demo in Unreal Engine 5 che tanto ha fatto parlare di sé qualche anno fa.
Ogni giorno su Steam escono centinaia e centinaia di giochi, alcuni bellissimi, alcuni terribili, alcuni fatti appositamente per truffare l’eventuale acquirente. Tra tutti questi oggi parliamo di un perfetto esempio di truffa realizzata con il minimo sforzo, nel tentativo di far conoscere anche ai lettori poco avvezzi questo genere di inghippo così tristemente sempre più comune.
Al momento della stesura di questo articolo Steam sembra già aver preso provvedimenti, rendendo irraggiungibile la pagina prodotto di Matrix World, questo il nome dato alla Megacity Tech Demo; non sappiamo se la pagina tornerà mai online o meno ma prevenire è sempre meglio che curare.
In principio c’era Matrix World, un pacchetto comprendendo la The Matrix Awakens Megacity Tech demo e le librerie necessarie per poterla avviare su un dispositivo qualsiasi. Venduto a una ventina di dollari (yikes) e pubblicato da un certo Netlex Studio, il tutto su Steam, la stessa piattaforma che in teoria revisiona in maniera semi manuale i videogiochi alla ricerca di contenuti che giudica compromettenti. Come abbia fatto un pezzotto del genere a passare i controlli di Gabe Newell e soci è abbastanza un mistero ma va bene, per stavolta è andata così.
Interessante notare anche il nome del publisher: Netlex Studio che in qualche maniera sembra voler scimmiottare il suono di Netflix così da guadagnarsi in maniera del tutto gratuita e immeritata la fiducia degli utenti. Al momento Steam, oltre che la pagina del gioco, ha buttato giù anche il publisher probabilmente come contromossa alla tentata truffa nei confronti dell’utenza. Tutte le informazioni di cui vi parliamo ora le abbiamo recuperate da Steambase.io, una piattaforma data driver che utilizza le API di Steam per permettere analisi dati di vario genere.
Dalla pagina del publisher sembra che quest’ultimo abbia pubblicato una manciata di progetti di cui soltanto uno con una pagina Steam ancora attiva (senza possibile però di acquistare il gioco). Ci sono anche poche informazioni sulle tipologie di prodotti, che sembrano più vicini a dei progetti realizzati con questo o quell’altro motore grafico più che videogiochi fatti e finiti. Parliamo comunque di prodotti che, nel migliore dei casi, sono stati acquistati 50/60 volte, cifre lontanissime da quello che si potrebbe definire un successone.
The Matrix Awakens Megacity Demo al giorno d’oggi è tecnicamente disponibile sul marketplace di asset di Epic (non sull’Epic Games Store quindi, attenzione); se volete provarla scaricatevi l’engine e cercatela lì dentro.
Non è comunque la prima volta che qualcuno prova a sfruttare la demo di Matrix per farci dei soldi facili, anche se stavolta l’impegno posto nella truffa è stato veramente minimo. Recentemente qualcuno aveva rubato una versione modificata della The Matrix Awakens Megacity Tech Demo da Itch.io per venderla per qualche soldo su Steam, arrivando come spesso accade nelle headline di questo o quell’altro sito di notizie. A differenza di stavolta, però, la tech demo vedeva il protagonista passare da un personaggio adatto all’universo di Matrix a… Superman!
Unreal Engine 5, data la sua natura quasi user friendly, è un motore grafico utilizzato ripetutamente per creare tech demo e concept demo; durante il corso di questi anni di disponibilità lo abbiamo visto essere utilizzato per creare dei remake di varie cose: da Halo a The Legend Of Zelda: Ocarina of Time, passando poi per prodotti un po’ più di nicchia come lo sparatutto in prima persona Blood o S.T.A.L.K.E.R (si, parliamo proprio dello sparatutto in prima persona S.T.A.L.K.E.R).
La maniera migliore per provare questo genere di prodotti, comunque, non è tanto l’appoggiarsi direttamente a queste demo quanti più esplorare l’universo di progetti creati su Fortnite utilizzando una versione ulteriormente semplificata di Unreal Engine 5.
Al momento, infatti, il videogioco/metaverso/fenomeno culturale di Epic Games vede buona parte dei suoi ricavi provenire proprio da tutto quell’universo di produzioni realizzate amatorialmente da una community molto ricca che sfrutta i potenti mezzi messi a disposizione da Epic per realizzare progetti di dimensioni abbacinanti, il tutto con Unreal Engine 5 di mezzo a fare da vero motore propulsivo.
Se siete dei game designer wannabe una buona idea è iniziare a costruire un portfolio all’interno di Fortnite o, se siete ancora più giovani, potrebbe essere una buona idea iniziare a prendere dimestichezza con Roblox. L’importante è non cercare di truffare le persone attraverso progetti come quelli portati avanti da Netflex, che chissà quando potrà ritornare su Steam nel tentativo di pubblicare un videogioco in maniera lecita.
This post was published on 6 Novembre 2023 12:00
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