Altra batosta in arrivo da parte di Nintendo: l’azienda giapponese ha lanciato nuove linee guida restringenti per chi organizza tornei amatoriali.
I videogiochi sono sinonimo di divertimento e tempo libero, ma negli ultimi tempi sta crescendo sempre di più anche il lato competitivo del mondo videoludico.
Da ormai diversi anni è presente la categoria degli eSports, ovvero competizioni nel quale i giocatori si sfidano su un determinato videogioco, ma in generale sono sempre di più i giocatori che affinano il lato competitivo dei giochi piuttosto che il mero aspetto del divertimento.
Nintendo è sempre stata un’azienda che ha scelto di sviluppare videogiochi per famiglie, volti al divertimento piuttosto che alle sfide, ma nonostante questo sono comunque tanti i tornei competitivi che la grande N organizza con i suoi titoli esclusivi, che siano essi first o second party.
Sebbene non abbiano il seguito di un torneo di Fortnite o di League of Legends, anche i giochi Nintendo hanno la loro fetta competitiva.
Al di là dei tornei ufficiali organizzati da Nintendo e dai suoi partner, nel corso degli anni ci sono stati diversi tornei amatoriali organizzati all’interno delle piccole e grande community di fan del parco titoli della casa di Kyoto.
Purtroppo per loro, però, Nintendo ha deciso di scagliarsi contro tutti coloro che organizzano tornei non ufficiali, lanciando nuove linee guida molto stringenti.
Nintendo, come abbiamo detto anche in precedenza, è sempre stata attenta al lato competitivo delle sue IP più famose e ogni anno sono sempre di più i tornei ufficiali che la casa di Kyoto organizza per spingere i giocatori a mettersi alla prova.
Nonostante questo però prevale anche l’altra faccia della medaglia della grande N, ovvero quel senso di protezione verso le sue IP che l’ha portata a scontrarsi con diverse realtà amatoriali.
Tra i tornei principali ufficiali organizzati da Nintendo ci sono sicuramente quelli di Pokémon, con i mondiali di VGC che si tengono ogni estate e attirano giocatori e visitatori da ogni parte del mondo, gli Splatfest di Splatoon 3, i tornei competitivi di Super Smash Bros. Ultimate e Mario Kart e molti altri ancora.
Accanto a questi però ci sono sempre stati anche i tornei amatoriali non finanziati direttamente da Nintendo che potrebbero sparire del tutto.
Nintendo, come sappiamo, è molto gelosa dei propri lavori ed è proprio questa ossessiva protezione che l’ha portata per esempio più volte a scontrarsi verso coloro che emulavano i videogiochi oppure apportavano modifiche a software e hardware.
Fin qui era comunque comprensibile dato che si va a violare le leggi sul copyright, ma mettere i bastoni tra le ruote agli organizzatori di tornei amatoriali è stata una scelta a dir poco inaspettata.
Lo scorso 24 ottobre Nintendo ha pubblicato, attraverso i canali ufficiali, delle nuove linee guida riguardo quei tornei che l’azienda chiama “comunitari”, ovvero non ufficialmente organizzati dalla casa di Kyoto.
Nintendo ha ribadito come questi tornei devono essere “senza scopo di lucro” e “su piccola scala”, ovvero con un numero massimo di partecipanti e senza guadagni da parte degli organizzatori.
Nintendo ha, inoltre, specificato come gli organizzatori di questi tornei possono ricevere un quantitativo di soldi pari o inferiore ai costi di organizzazione; inoltre non possono essere venduti cibo e bevande in questi tornei, non possono esserci sponsor esterni e i soldi guadagnati dai biglietti d’ingresso e di partecipazione devono essere utilizzati solo ed esclusivamente per rientrare nelle spese.
I premi dei tornei non devono superare un valore di mercato di 5000€ e in generale i costi non devono superare il tetto massimo imposto di 10.000€.
Per quanto riguarda il numero di partecipanti, Nintendo ha stabilito che per i tornei fisici non bisogna superare i 200 partecipanti, mentre per quelli online il limite è imposto a 300, ma con l’obbligo di utilizzare solo server ufficiali dell’azienda.
This post was published on 4 Novembre 2023 7:30
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