Senza ombra di dubbio Bethesda, che adesso fa parte degli Xbox Game Studios di Microsoft assieme all’intera Zenimax, è stata una delle aziende più apprezzate dai videogiocatori di tutto il mondo grazie a titoli quali Fallout 3, TES IV Oblivion, Fallout New Vegas, TES V Skyrim e Fallout 4. Non a caso lo stesso rapporto dell’azienda con i suoi fan è sempre stato molto stretto: a riguardo basti pensare all’intero mondo delle mod dietro i giochi Bethesda (che sono supportate da essa stessa). Tuttavia questo rapporto non è sempre stato idilliaco e un importante motivo di attrito è stato TES VI.
Gli scorsi mesi sono stati costellati da una massiccia fuga di informazioni riguardanti il processo tra FTC e Microsoft riguardante l’acquisizione del collettivo di aziende Activision-Blizzard-King. Alcune di queste hanno riguardato il periodo di lancio del successore di Xbox Series X|S fissato, in linea teorica, al 2028 e soprattutto la possibile uscita dell’azienda di Redmond dal mondo dei videogiochi nel caso in cui entro il 2030 non riesca ad aumentare i propri guadagni.
Non solo, sono anche trapelate diverse informazioni riguardanti l’acquisizione di nuovi studio, tra cui vi è anche Nintendo. Ma le indiscrezioni non finiscono qui, perché grazie al giornalista Axios Stephen Totilo è stato pubblicato un documento con una “line-up” indicante i futuri giochi in arrivo sulla piattaforma di Microsoft: tra di essi vi è il tanto atteso TES VI e se speravate di poterci giocare su PS5, mi dispiace dirvelo ma non potrete farlo: stando alle scelte del colosso americano il gioco verrà pubblicato solo su Xbox.
Come già accennato nei paragrafi precedenti, il rapporto di Bethesda con i suoi fan è sempre stato particolarmente stretto, non sempre però in positivo. Infatti stando alla dichiarazioni dell’ex dipendente Bruce Nesmith – che ha lavorato al suo interno fin dal 1995 e che ha abbandonato la compagnia dopo l’acquisizione da parte di Microsoft – l’annuncio di The Elder Scrolls VI è stato forzato a causa di una paura generalizzata riguardanti possibili ritorsioni e reazioni negative dei fan.
A riguardo ha detto che Todd Howard accettò di annunciare con anni d’anticipo il nuovo capitolo della storica saga di Bethesda solo per paura di una possibile ritorsione. Infatti l’ex dipendente ha detto quanto segue in un’intervista:
“Bisogna ricordarsi che la società è stata presa di mira negli ultimi anni per non aver parlato di The Elder Scrolls 6. L’opinione di Todd, che tra l’altro condivido, è che l’industria dei videogiochi ha la memoria corta: le aziende che iniziano a pubblicizzare i loro giochi con anni di anticipo in realtà si fregano da sole. Il momento migliore per iniziare a parlarne è sei mesi prima del lancio”
Bruce Nesmith
Di conseguenza il lontano annuncio fatto nel 2018 con la pubblicazione di quel breve trailer venne fatto solo ed esclusivamente per rassicurare ed evitare magagne da parte dei fan, per dire a loro: “Sì, stiamo lavorando a The Elder Scrolls VI. Ve lo promettiamo. È reale” ha detto Nesmith. Lo stesso Todd Howard parlò dopo diversi anni dall’annuncio, esprimendo diversi dubbi: per lui infatti non fu la scelta migliore effettuare quel “reveal” così frettoloso, con un trailer assai anonimo riconoscibile solo dalla comparsa della scritta “The Elder Scrolls VI”. Se ne avesse avuto la possibilità, avrebbe annunciato il gioco più in là.
Quanto detto nei paragrafi precedenti deve farci riflettere, specie noi videogiocatori: è insensato voler a tutti i costi notizie o annunci riguardanti nuovi giochi in arrivo o su possibili sequel. Bisogna dare il tempo alle aziende di lavorarci sopra e di permettergli di annunciarli quando si sentono sicure, visti soprattutto i gravi scivoloni di molte aziende come la stessa Bethesda con Fallout 76 e CD Project Red con Cyberpunk 2077, per non parlare poi di quel disastro nucleare di “The Lord of the Rings: Gollum” pubblicato da Nacon.
This post was published on 27 Ottobre 2023 12:30
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