Ricordiamo tutti il flop mediatico che investì CD Projekt RED all’uscita di Cyberpunk 2077: le edizioni old gen mettevano seriamente alla prova l’hardware, per non parlare dei numerosissimi bug riportati dalla community nei giorni successivi all’uscita. Ecco, possiamo dire che l’azienda ha fatto passi da gigante, salvando il progetto Cyberpunk, con il rework che ha accompagnato Phantom Liberty. Che fine faranno però i numerosissimi progetti che CD Projekt ha in ballo?
Diciamocelo, CD Projekt non ha delle IP per cui è semplice pianificare un futuro. In primo luogo abbiamo The Witcher, la serie che ha reso celebre CD PRojekt RED, uno dei migliori giochi di ruolo del suo tempo e trend setter per alcuni aspetti del mondo dei GDR. Peccato che con The Witcher 3, capolavoro indiscusso della serie, vediamo la trama concludersi così pienamente che Geralt si “pensiona” in un vigneto.
Dopo circa otto anni da The Witcher 3 c’è poi stato Cyberpunk 2077, che doveva essere l’occasione per lo studio di rilanciarsi in nuove trame, con una nuova IP che avrebbe potuto dare un futuro solido all’azienda. Sappiamo tutti com’è andato il lancio di Cyberpunk. Al netto della 2.0 che ha praticamente redento il progetto, è in dubbio se effettivamente i giocatori ricorderanno l’IP come un buon GDR, o come un disastro mediatico.
In una situazione del genere in cui CD Projekt ha poche carte in mano, e francamente sembrano tutte non essere di briscola, ci aspetteremmo un passo indietro per riorganizzare le idee e pianificare il futuro. Eppure sappiamo che CD Projekt non si ferma, anzi, si è espansa con multipli studios, e sta lavorando a numerosissimi progetti identificati da dei nomi in codice:
Polaris, un vero e proprio sequel di The Witcher che dovrebbe iniziare una nuova trilogia, i cui lavori di pre-produzione sono iniziati a metà 2022;
Orion, un sequel per Cyberpunk 2077, ad opera dei distaccamenti di Boston e Vancouver, presumibilmente ancora abbastanza lontano nel tempo;
Sirius, un progetto spin-off del mondo di The Witcher ad opera di un piccolo studio acquisito da CD Projekt, The Molasses Flood, autori del modesto gioco di sopravvivenza The Flame in the Flood;
Un “Live Action Project”, di cui non sappiamo l’entità, se un film o una serie tv, che avrà per soggetto Night City;
Canis Majoris, un remake del primo The Witcher, sviluppato da uno studio esterno “con il pieno supporto creativo di CDP”;
Hadar, una nuova IP, le cui lavorazioni sono iniziate nel 2021, ma ancora oggi sembra sia ancora a livello di worldbuilding.
Come potete vedere sono moltissimi progetti per una sola compagnia, per quanto larga, e gli scettici non hanno vita difficile a dubitare effettivamente della riuscita di buona parte dei capi nella lista precedente. Forse ci possono chiarire le idee le parole del Chief Commercial Officer di CDP, Michal Nowakowski, che all’inizio del mese in una presentazione agli investitori dichiarava:
“Quando pensate a noi, ci pensate come sviluppatori di videogiochi. È vero, anche se non del tutto. Vogliamo essere sviluppatori di cultura pop.”
Non stupisce questa dichiarazione, viste le ambizioni da impero multimediale che ogni compagnia sembra avere in questo periodo, e il successo di progetti come la serie animata Edgerunners e la serie TV di The Witcher; ma forse l’azienda sta facendo passare in sordina il fatto che i prodotti media hanno avuto successo sulla base di videogiochi sviluppati e apprezzati dalla community. Questa prospettiva potrebbe star nascondendo agli occhi di CDP effettivamente quanta carne al fuoco ha messo nell’ultimo periodo.
Che ci crediate o meno, CD Projekt deve praticamente ritornare all’inizio e ripensare le sue IP. The Witcher ha bisogno di un nuovo cast e nuove prospettive, che rendano la nuova trilogia all’altezza dei prodotti precedenti; Cyberpunk 2077 deve ridefinire una strategia per emanciparsi dalla nomea guadagnata al debutto. È un peccato che la compagna che ci ha dato prodotti così di qualità come The Witcher 3 debba praticamente ricostruirsi da zero a distanza di sette anni, ma purtroppo questa è la situazione.
Se c’è un progetto in cui sperare, è effettivamente Hadar. Una nuova IP che possa aiutare l’azienda ad emanciparsi dai due grandi pesi che porta sulle spalle, e dia opportunità a CDP di davvero mostrare al pubblico quanto effettivamente siano esperti nel settore GDR. Staremo a vedere, anche perchè ci vorrà molto tempo per la nascita di questo nuovo progetto, sempre che non venga soffocato dal resto.
This post was published on 24 Ottobre 2023 14:30
Siete alla ricerca di uno smartphone di altissima qualità a un prezzo mai visto prima?…
Notizie interessanti e soprattutto ufficiali che riguardano la showgirl italiana Ilary Blasi e una quesitone…
Recensione di Planet Coaster 2, videogioco strategico park sim dove si costruisce un parco giochi…
Siete pronti a riscoprire uno dei primi precursori dei moderni Souls? Con Prime Gaming potrete…
Brutte notizie per Zuckerberg e tutto il gruppo Meta: purtroppo Facebook è appena stato punito…
Canone RAI, in vista del 2025 può arrivare una sorpresa per tante persone che rappresenterebbe…