Lords of the Rings: Gollum, il titolo dedicato alla creatura inventata da J.R.R. Tolkien e ispirato al mondo costruito in una delle più famose trilogie di libri mai scritte, è stato un completo flop commerciale e di sviluppo, tanto da obbligare la casa di sviluppo che si era preso l’onore della realizzazione, a chiudere la divisione videoludica. E ora, nuovi guai incombono.
LOTR Gollum è una delle produzioni più martoriate che il 2023 abbia portato nell’industria e nelle case di tutti i giocatori. Tanti appassionati del Signore degli Anelli e del personaggio di Gollum, così enigmatico e sfaccettato, attendevano con ansia un titolo che prometteva di mettere al centro di tutte le scelte, oltre a un buon comparto stealth.
È ormai cosa nota che le promesse iniziali del team, non sono state rispettate. Il titolo ha rappresentato una cocente delusione per tutti gli appassionati, non solo dei lavori e dell’universo di Tolkien ma per tutti i giocatori che speravano di trovarsi di fronte a un titolo stealth quanto meno interessante, visto che il setting si prestava a tante soluzioni.
Il gioco, all’uscita, era invece gravemente insufficiente, con una serie di problemi tecnici che impedivano anche le più normali interazioni, frame rate instabile, texture antiquate, senza parlare dei modelli poligonali, per nulla all’altezza di un gioco di tale portata. E lato gameplay, la situazione non migliorava: lo stealth non era nemmeno gradevole, per via di un’IA dei nemici fin troppo elementare mentre il sistema di scelte multiple, su cui tanto avevano puntato gli sviluppatori, non riusciva a dare coerenza tra le scelte effettuate dal giocatore e ciò che avveniva a schermo.
Daedalic Entertainment, la casa di sviluppo che si occupava di Gollum, dopo aver cercato di correggere il tiro con diverse patch, che non sono state però molto efficaci in termini di risoluzione problemi e bilanciamento dell’esperienza, si è trovata a dover porgere delle scuse ai videogiocatori per lo scarso risultato ottenuto con Gollum e a prendere alcune decisioni drastiche.
La divisione di sviluppo di videogiochi di Daedalic Entertainment venne chiusa. Furono licenziate 25 persone e sembrò concludersi lì una delle parabole più brutte e dimenticabili che l’industria del gaming abbia mai affrontato, con delle scuse affidate ai social e la promessa di continuare a lavorare al gioco, nonostante le vendite non bastassero a coprire i costi di produzione. Una manovra disperata per tentare, quantomeno, di salvare la faccia.
Ma la faccenda, non è finita lì e ultimamente, sono emersi nuovi dettagli su quella che è una delle vicende più surreali del moderno mondo dei videogiochi.
Alcuni degli sviluppatori licenziati dopo il disastro piovuto su Daedalic alla release di Lord of the Rings Gollum, non presero benissimo quanto accaduto. Diversi tra i 25 che erano stati licenziati solo qualche mese prima, hanno iniziato a rilasciare interviste e dichiarazioni, per chiarire un po’ come fosse l’ambiente di lavoro entro cui si sono trovati a sviluppare Gollum.
Un dettaglio che è emerso dalle varie interviste rilasciate e che ha fatto tanto discutere i commentatori del web, ha riguardato il post di scuse che gli sviluppatori avevano pubblicato sui vari social, per appunto, scusarsi dell’esperienza non all’altezza a cui erano stati sottoposti e alla delusione delle aspettative che erano nate nei mesi, nei confronti del titolo.
Secondo quanto dichiarato dagli sviluppatori licenziati, quel messaggio di scuse non sarebbe frutto di un sincero dispiacere del team, poiché sarebbe stato generato dall’intelligenza artificiale ChatGPT. La pubblicazione del post di scuse risale al 26 maggio, pochi giorni dopo la release ufficiale del titolo sul mercato. Tale indiscrezione arriva quindi a mesi di distanza, a riaccendere gli animi dei giocatori, proprio quando sembrava che si stessero chetando.
Secondo quanto riferito però, a prendere la decisione di scrivere un messaggio di scuse tramite intelligenza artificiale e pubblicarlo, non sarebbe stata Daedalic ma Nacon, editore del gioco che avrebbe agito all’insaputa della casa di sviluppo.
Gli sviluppatori licenziati, hanno anche riferito di altre motivazioni dietro il fallimento di Lord of the Rings Gollum, come per esempio, il basso budget impiegato nella produzione: 15 milioni di dollari. Per quelle che erano le ambizioni creative, il budget è risultato terribilmente irrisorio tanto da costringere gli sviluppatori a dover “fare economia” in fase di sviluppo e accorciando, inevitabilmente, tempi e forza lavoro.
This post was published on 14 Ottobre 2023 14:30
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