CD Projekt Red, caduta e rinascita. Dopo gli ottimi risultati di Phantom Liberty, lo studio di Cyberpunk e The Witcher ha deciso di fondare un’alleanza tra gli studi polacchi che sviluppano videogiochi.
CD Projekt Red è di nuovo sulla bocca di tutti, ma stavolta per qualcosa di positivo. Ormai sappiamo quasi ogni dettaglio del lancio disastroso di Cyberpunk 2077, a seguito del quale lo studio si è ritrovato ad affrontare una crisi sia dal punto di vista economico sia da quello reputazionale. Il team dietro alla saga di The Witcher, però, non s’è perso d’animo ed è riuscito a rilanciarsi grazie al rilascio della patch 2.0, seguita poco dopo dalla 2.1, e agli ottimi risultati ottenuti con l’espansione Phantom Liberty.
Ora CDPR è impegnata su vari fronti, a partire proprio dal sequel dell’RPG futuristico, nome in codice Cyberpunk Orion, e dal remake del primo The Witcher. Ora che lo studio è di nuovo in rampa di lancio e il suo nome è stato – possiamo dire – riabilitato, tanti altri scenari si aprono, tra cui quello che riguarda un progetto molto ambizioso: riunire gli studi polacchi sotto un’unica grande allenza.
Una sorta di Avengers degli studi di sviluppo polacchi che in questi anni anni si sono ritagliati un grosso spazio nell’industria.
A parte le battute, l’iniziativa di CD Projekt Red è molto molto seria. L’azienda ha formato un sindacato, il Polish Gamedev Workers Union (PGWU), che fa parte del sindacato nazionale OZZ Inicjatywa Pracownicza ed è aperto agli sviluppatori che lavorano per altri studi in Polonia.
L’idea di un sindacato è arrivata con l’ondata di licenziamenti che sta travolgendo l’industria dall’inizio di quest’anno. “Abbiamo iniziato a parlare di sindacalizzazione dopo l’ondata di licenziamenti del 2023“, spiega il sito web del PGWU, riferendosi al licenziamento di circa 100 dipendenti, pari al 9% del personale totale, annunciato a luglio, che l’amministratore delegato Adam Kiciński ha descritto come dovuto al “processo previsto per diverse profonde trasformazioni all’interno dello studio“.
Questo evento ha creato un’enorme quantità di stress e insicurezza, influenzando la nostra salute mentale e portando alla creazione di questo sindacato come risposta. Avere un sindacato significa avere più sicurezza, trasparenza, migliore protezione e una voce più forte nei momenti di crisi.
I dati non lasciano spazio a dubbi e delineano una situazione anche futura poco rosea: è stato un anno difficile per chi lavora nel mondo dei videogiochi. Il sito Game Industry Layoffs stima che nel 2023 siano state licenziate 6.100 persone. CD Projekt ha licenziato 29 dipendenti dello studio Molasses Flood, che stava lavorando allo spin-off di The Witcher con il nome in codice di Project Sirius, e ha annunciato il licenziamento di circa 30 persone che lavoravano a Gwent.
A maggio Unity ha licenziato 600 persone e ha annunciato l’intenzione di chiudere metà dei suoi uffici, mentre a giugno Embracer Group ha annunciato importanti licenziamenti e chiusure di studi. La notizia dei licenziamenti in Telltale Games è stata diffusa solo pochi giorni fa.
Le ragioni di questi licenziamenti sono molteplici, una fra tutte l’enorme difficoltà di tenere il passo degli ingenti investimenti necessari per produrre un singolo videogioco single-player. Non è un caso che Sony, conosciuta come un’azienda focalizzata sulle esperienze cinematografiche single player, abbia iniziato a strizzare l’occhio ai GAAS, con l’acquisizione di Bungie, ad esempio.
In un clima così poco stabile, era necessario apportare un qualche cambiamento, e così CDPR ha deciso che era l’ora di creare un sindacato che riunisse sotto un unico intento – ovvero salvaguardare i diritti di chi lavora nell’industria dei videogiochi – tutti gli studi della sua area geografica, la Polonia. Questo passo ora potrebbe essere seguito da altri, allo scopo di scongiurare un grosso pericolo per l’industria.
This post was published on 10 Ottobre 2023 18:30
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