Starfield è un gioco enorme e non è difficile perdersi alcune chicche disseminate nel mondo di gioco. Ecco 10 cose che non devi mancare!
Questo autunno caldo videoludico è senza dubbio dominato dal più recente titolo di Bethesda: Starfield è il gioco del momento, progetto ventennale pazientemente coltivato da Todd Howard e soci, è finalmente uscito attirando l’interesse di buona parte del pubblico di videogiocatori e di tutti gli entusiasti della fantascienza. Persi tra un viaggio interplanetario e l’altro, le attività da intraprendere e i luoghi da esplorare in questo gioco sono sterminati e la varietà non manca di certo. La gioia della scoperta e il brivido dell’ignoto sono sensazioni che questa epopea RPG Sci-Fi è in grado di regalare ai giocatori in virtù della vastità delle mappe esplorabili che celano molti segreti e chicche nascoste.
Molti di questi particolari e piccoli tocchi di classe potrebbero sfuggire nell’enormità degli ambienti, o ad un gameplay frettoloso che potrebbe perdersi questi dettagli. Ecco perché Gamingbolt ha pubblicato un video che vi raccomanda 10 cose da vedere assolutamente durante i vostri viaggi interstellari in Starfield. Ovviamente i prossimi paragrafi contengono spoiler visivi che potreste voler evitare se dovete ancora iniziare il gioco e cercate un’esperienza completamente vergine. Da notare poi che queste sono location segrete, la cui ubicazione sarà possibile rintracciare solo ritrovando oggetti particolari: se volete sapere quali guardate il video, altrimenti passate sotto.
La narrativa di Starfield parte dal presupposto che la Terra sia diventata un pianeta inospitale e da lungo abbandonato dalla civiltà, che ha proliferato altrove nella galassia in cerca di nuovi pianeti da colonizzare. Ciò non significa, tuttavia, che il nostro caro vecchio pianeta non sia esplorabile: possiamo in effetti visitare la Terra, sulla cui superficie ormai desertificata non mancano alcune preziose testimonianze dell’antica storia del mondo.
Come detto, sebbene il nostro pianeta sia sostanzialmente uno scatolone di sabbia abbandonato, preziose testimonianze delle costruzioni umane sono ancora in piedi, anche se magari ridotte a ruderi. In questo contesto non poteva mancare una delle sette meraviglie del mondo antico, ovvero le piramidi della piana di Giza in Egitto. Certo, ne è passata di… sabbia sotto i ponti, perciò le strutture sono molto malmesse rispetto a come appaiono oggi, tuttavia la base della grande piramide di Cheope è ben visibile e trasmette efficacemente il senso delle ere passate.
Cambiando continente ed epoca storica, possiamo ammirare uno degli edifici più rappresentativi dello skyline di New York, ovvero l’Empire State Building. Nell’epoca del gioco lo vedremo come vera e propria cattedrale nel deserto: la città attorno ad esso è infatti completamente scomparsa sotto le dune, ma l’iconico grattacielo ha retto sorprendentemente bene al passare del tempo e si erge maestoso in mezzo al nulla. La struttura è tutto sommato intera, sebbene abbia perso qualche pezzo qua e là.
Per noi questa è struttura forse poco conosciuta, eppure il Gateway Arch è uno degli elementi architettonici simbolo della città di St. Louis, in Missouri. Situato nell’ominoso parco nazionale, è un arco monumentale che raggiunge l’altezza massima di 192 metri. Nel gioco lo si può trovare in mezzo al… deserto, tanto per cambiare. La geografia della zona infatti è stata completamente stravolta dalla desertificazione che ha fatto sparire il fiume e l’intera città di St. Louis, di cui l’arco rimane come unica testimonianza.
Un ultimo monumento all’ingegno umano ancora visibile sulla Terra è The Shard, il famoso grattacielo di Londra inaugurato nel 2012. Essendo il più alto edificio della città, forte dei suoi 309 metri di altezza, non sorprende che Bethesda abbia deciso di renderlo l’unico elemento superstite dell’antica capitale inglese, ormai completamente obliata dalla povere del tempo. Ma se sulla Terra queste antiche testimonianze umane appaiono ormai come monoliti isolati, altrove nella galassia non mancano i particolari degni di nota. Vediamone qualcuno.
Ad imperitura testimonianza delle prime esplorazioni marziane da parte dell’uomo, sul pianeta rosso è possibile localizzare il rover Opportunity, atterrato su Marte nell’ormai lontano 2004 e che ha cessato ufficialmente le sue attività nel 2019. Potremo ritrovarlo lì dove ha cessato la sua lunga attività esplorativa, un po’ malmesso ma tutto sommato integro, peccato solo che non sia più funzionante…
Non poteva certo mancare uno dei luoghi più iconici della storia delle esplorazioni spaziali, ovvero il sito dell’allunaggio del programma Apollo, grazie a cui i primi astronauti umani calcarono una superficie extraterrestre il 20 luglio 1969. Ci sono tuti gli elementi più famosi dell’operazione, compresa la bandiera americana piantata sulla superficie del nostro satellite. Una location sicuramente emozionante per chi ha vissuto l’evento all’epoca o per chi sia appassionato di storia delle missioni spaziali.
A volte le cose più sorprendenti non riguardano location ma gli incontri, specie se casuali. Nelle nostre esplorazioni orbitali potremmo incappare causalmente in navicelle di veri e propri truffatori spaziali, che ci inviteranno a considerare un’estensione della vostra polizza assicurativa per l’astronave, solitamente a prezzi da usura. Ciò non toglie che possiamo sentirci particolarmente generosi ed acquistare il prodotto, ottenendo in cambio della carta straccia, oppure decidere di dare una bella lezione a questi criminali interstellari facendoli a pezzi. Che mood vi sentite?
Ok, sarebbe troppo bello per essere vero e in effetti Batman non è presente in Starfield, ma un suo surrogato sì! Il gioco è pieno di missioni opzionali e una queste, intitolata Mantis, vi porterà a seguire le tracce di un antico cacciatore di taglie ormai defunto di potrete ereditare mantello e nascondiglio, che ricorda in tutto e per tutto una Bat-caverna! Tutti gli amanti del supereroe della DC Comics ameranno il citazionismo contenuto in questa missione, che è rapidamente diventata una delle più apprezzate dalla community.
Infine un paio di chicche di gameplay. Starfield comprende sessioni a gravità zero, nelle quali il combattimento assume connotati divertenti ma anche problematici in virtù dell’effetto propulsivo della spinta dei proiettili, il cui sparo tenderà a spingerci all’indietro. Per ovviare a questo problema, basta utilizzare le armi laser, che non sono soggette a rinculo. Questo è un esempio di attenzione ai dettagli di cui il team di sviluppo si è curato in modo particolare.
Un altro è l’autocitazionismo. La battuta della “freccia nel ginocchio” pronunciata dagli NPC di Skyrim è divenuta celebre, tanto da essere stata omaggiata in Starfield dall’icona dell’abilità Crippling, che aumenta le probabilità di infliggere menomazioni agli avversari. L’icona in questione è appunto la rappresentazione di una freccia che spezza un ginocchio, iconico omaggio ad uno dei meme più famosi della storia recente dei videogiochi.
This post was published on 30 Settembre 2023 16:00
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