Un progetto ambizioso punta a ricostruire un classico del World of Darkness con l’engine del capolavoro di Bethesda.
La storia dei giochi di ruolo per PC passa attraverso alcune pietre miliari, una di queste è Vampire the Masquerade: Redemption. Sviluppato da Nihilistic Software e pubblicato da Activision nel 2000, si trattava di un gioco di ruolo ambiziosissimo che seguiva le gesta di Christof Romuald, crociato vampirizzato, attraverso 8 secoli di storia, dalla Praga e Vienna del XII secolo alla Londra e New York del XX. Dotato di una visuale in prima e terza persona, il gioco offriva una narrativa intricata con finali multipli, scenari suggestivi e variegati in virtù dell’amplissimo spettro temporale occupato dalla storia, 3 compagni di squadra da gestire in battaglia, una moltitudine di abilità che permettevano approcci diretti o evasivi all’azione e molto altro. L’estetica ricercata e la grafica curatissima ne decretarono il successo di pubblico e critica, anche se non mancarono giudizi più severi focalizzati su problemi tecnici al lancio ed eccessiva linearità della struttura di gioco.
Certamente Vampire the Masquerade: Redemption è rimasto nel cuore di molti giocatori dell’epoca, ed ora un progetto amatoriale si propone di resuscitarlo in una nuova forma, che prende le mosse nientemeno che da un altro classico del genere: The Elder Scrolls V: Skyrim.
Qualsiasi parola di presentazione a proposito di Skyrim sarebbe superflua: che dire infatti di uno degli RPG più famosi della storia? Uscito per la prima volta nel 2011, e dopo oltre un decennio la sua reputazione è quella di uno dei migliori esponenti del genere. Fra le sue varie riedizioni si possono citare la Legendary Edition del 2013, la Special Edition del 2016, la versione VR del 2017, la parodistica Very Special Edition del 2018 e la Anniversary Edition pubblicata su varie piattaforme tra il 2021 e il 2022. Già da questo elenco appare chiaro quanto la voglia di giocarlo non si sia mai sopita nel pubblico, anzi sia andata aumentando negli anni, contribuendo a circondare il gioco di quell’aura di sacralità che contraddistingue solo pochi titoli della storia videoludica, come il sempiterno DOOM o l’immarcescibile Super Mario 64.
Solo nella prima settimana di uscita, Skyrim piazzò 7 milioni di copie, e lo scorso giugno Todd Howard ha dichiarato che il titolo ha venduto complessivamente circa 60 milioni di unità: insomma più che un gioco è un evento di massa, un fenomeno di costume, un prodotto culturale che ha segnato l’immaginario di una o forse più generazioni.
Di sicuro ha scatenato la creatività dei modder, e proprio le mod sono una delle ragioni della sua lunga vita. Nel corso degli anni ne sono state sviluppate a centinaia, alcune aventi lo scopo di correggere bug e migliorare la stabilità generale, altre dedicate all’aggiornamento e miglioramento degli asset grafici, degli shaders e dell’effettistica generale, e molte altre incentrate sullo sviluppo di contenuti originali come vere e proprie espansioni narrative amatoriali o addirittura esperienze di gioco radicalmente differenti: è il caso, ad esempio di The Forgotten City, nato come mod interna al gioco ed in seguito sviluppatosi come videogioco autonomo, permettendo di vivere un’epica avventura investigativa in un’antica città romana. Insomma, la popolarità di Skyrim è tale che viene utilizzato come base per creare nuovi videogiochi!
Ed è proprio questa la filosofia che anima lo spirito di Galejro, un modder che sta utilizzando Skyrim per dar vita ad un gioco diverso, solo che in questo caso non è un titolo originale bensì il remake in chiave moderna proprio di Vampire the Masquerade: Redemption.
…si chiamarebbe Vampire: The Masquerade Redemption – Reawakened. Proprio così si chiama il progetto di remake del classico Redemption a cui Galejro sta lavorando da ormai un paio d’anni. Il lavoro fin qui fatto testimonia il grande livello di dettaglio profuso nel progetto, che di recente si è mostrato con un lungo video gameplay che mostra alcune sezioni di gioco a Praga e nelle Silver Mines, una sezione abbastanza preliminare del titolo originale.
Dal video è evidente la filiazione del progetto dal Creation Engine, il motore di gioco di Skyrim, che rassomiglia negli asset utilizzati e nelle animazioni del combat system. Tuttavia è anche evidente il lavoro di fino degli modder che hanno contribuito a conferire all’ambientazione una sua propria identità, fedele allo spirito del gioco originale.
L’interfaccia di gioco è stata completamente rivista rispetto al gioco Bethesda per andare incontro ad esigenze pratiche e di fedeltà rispetto a Redemption, così come il design ed il nome dei mostri affrontati, nonché le abilità del personaggio. Ovviamente il sistema di combattimento non può replicare fedelmente quello del titolo originale, ma questo non è per forza un male: giudicato da molti eccessivamente macchinoso, sarebbe oggigiorno troppo vetusto per costituire un’esperienza piacevole in termini di gameplay. L’approccio più diretto del combat system di Syrim, per quanto anch’esso non particolarmente raffinato, è senz’altro un ammodernamento di Redemption che non risulterà sgradito anche agli estimatori del gioco originale.
Ovviamente rimangono molte incognite relative a quelle componenti di gioco inalienabili ma che non sono presenti in Skyrim, e dovranno quindi esse reintrodotte in toto dal team dei modder, una su tutte le armi da fuoco. Sicuramente sarà necessario ancora molto lavoro per confezionare un prodotto giocabile dall’inizio alla fine e che sia la migliore approssimazione moderna possibile di questo classico del passato. Al momento, infatti, Vampire: The Masquerade Redemption – Reawa non ha ancora una data di rilascio ufficiale, ma potete seguirne gli aggiornamenti tramite l’account X ufficiale.
This post was published on 30 Settembre 2023 18:00
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