Il mercato dei videogiochi è attualmente dominato da tre colossi: Nintendo, Microsoft e Sony. Ognuna di esse è stata in grado di creare un proprio ecosistema, ritagliandosi più o meno una fetta parecchio grossa al suo interno e attirando schiere di giocatori da tutto il mondo. Negli ultimi giorni si è parecchio parlato di Microsoft e dei recenti leak che l’hanno riguardata, tuttavia a salire alla ribalta negli ultimi giorni è stata in questo caso Sony, la quale ha avuto parecchi problemi riguardanti la sicurezza informatica non da poco e che hanno anche portato a molti disagi per tutti coloro che usano i suoi servizi.
Come già detto nel paragrafo introduttivo dell’articolo, ha far parlare parecchio di sé Microsoft a causa di una mastodontica fuga di informazioni. Molte di esse erano inerenti ai futuri piani dell’azienda per quanto concerne il futuro di Xbox. Una di quelle più importanti, e alquanto inquietanti, riguarda il fatto che in caso di assenza di effettivi guadagni entro il 2028 il colosso di Redmond potrebbe uscire dal mercato dei videogiochi (anche se si tratta solo di una semplice ipotesi presa in considerazione dai piani alti). Non solo, nello stesso periodo verrà anche pubblicata la nuova console che succederà a Xbox Series X|S.
Tuttavia l’informazione sicuramente più importante è quella riguardante l’acquisizione di alcune aziende, tra cui spicca su tutte Nintendo. Ciò è trapelato a seguito della pubblicazione in rete di alcune e-mail di Phil Spencer, il quale ha affermato di essere pesantemente interessato ad acquistare la grande N per quanto sia estremamente difficile. Tuttavia per poterlo fare ha auspicato l’uso di una strategia non aggressiva e volta alla creazione di un rapporto proficuo tra le due aziende. Non a caso Microsoft e Nintendo hanno stretto parecchi mesi fa un accordo con cui portare sulle future console nipponiche la saga di Call of Duty. Insomma, tanta carne è stata messa al fuoco (anzi, in una pila infernale).
Non è la prima volta che l’azienda giapponese subisce un attacco del genere. A riguardo basti pensare al 2011 quando il PlayStation Network su PS3 venne compromesso da un gruppo di hacker, cosa che portò alla chiusura del servizio per circa un mese e a dei gravi danni economici con la perdita di 77 milioni di dollari. Lo stesso avvenne dopo tre anni nel 2014 quando uscì PS4. Di fatto il pericolo di un hackeraggio dei sistemi online e dei server di Sony stessa sono stati per molto tempo una costante a causa della scarsa gestione in termini di sicurezza informatica. Non a caso è successo di nuovo.
Nello specifico tra il 24 e il 25 settembre un nuovo gruppo di hacker chiamato “Ransomed.vc” è riuscita a penetrare nei sistemi interni di Sony, riuscendo a trafugare un numero esorbitante di dati tra cui abbiamo lo screen-shot della pagina di accesso ai sistemi interni di Sony, una presentazione in PowerPoint delineante alcuni progetti del colosso, alcuni file Java e ben 6000 file contenenti informazioni sensibili assai variegate (potrebbero infatti contenere stringhe di codice in HTML e così via). Al momento pare che il suddetto gruppo di hacker sia intenzionato a mettere in vendita al miglior offerente quanto trafugato dai server di Sony. Insomma, non proprio una buona notizia per la software-house nipponica che ha dimostrato nuovamente come abbia problemi di sicurezza informatica, nonostante i gravi fatti avvenuti svariati anni fa.
This post was published on 28 Settembre 2023 13:30
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