Secondo quanto riferito da Puck News, è in lavorazione un reboot dell’amatissima The Office e sarà curato dal co-creatore della versione statunitense e produttore esecutivo Greg Daniels.
Secondo le indiscrezioni, il reboot di The Office verrà annunciato ufficialmente quando lo sciopero indetto dalla Writers Guild of America sarà finito: cosa che potrebbe accadere prima di quanto si pensi, infatti è proprio di recente che la WGA e l’AMPTP hanno raggiunto un accordo provvisorio che potrebbe porre fine allo sciopero.
Il sequel di The Office
Adattamento dell’omonima sitcom britannica co-creata dall’irriverente Ricky Gervais, la serie americana di The Office è andata in onda sulla NBC dal 2005 al 2013 ed è incentrata su degli impiegati che lavorano negli uffici di un’azienda che si occupa principalmente di forniture di carta, la Dunder Mifflin, precisamente presso la filiale di Scranton. Steve Carell ha interpretato l’iconico ed esilarante Michael Scott, il direttore della filiale, particolarmente inetto in ogni aspetto del suo lavoro.
Il personaggio costantemente inopportuno di Carell, soprattutto per quanto riguarda le dinamiche sociali, ha conquistato prima il pubblico e poi il mondo del web: grazie a una quantità spropositata di meme, che ripropongono alcune delle scene più divertenti dello show, la serie è diventata ormai una sorta di icona.
L’eredita di The Office
The Office è stato un trampolino di lancio anche per altri numerosi autori e attori, oltre al noto Carell impossibile non citare il talentuoso John Krasinski, che nella serie interpreta il simpatico Jim. Oggi Krasinski è il regista e creatore di titoli dal grande successo come A Quiet Place e ha partecipato come attore protagonista nella serie tv dedicata a Jack Ryan, adattamento televisivo del romanzo di Tom Clancy.
La lista di figure che hanno trovato la propria strada grazie a The Office potrebbe continuare per diversi paragrafi, ma tornando sul possibile reboot viene subito da chiedersi quali saranno gli attori che potrebbero far parte del cast di questa nuova presunta serie.
Purtroppo, però, le informazioni al riguardo sono ancora pochissime. Attualmente non possiamo far altro che pazientare, nella speranza che arrivino nuove informazioni ufficiali una volta che lo sciopero degli sceneggiatori sarà concluso.
L’ultima volta che sono emerse novità riguardo una continuazione di The Office in lavorazione era intorno il 2018. Ai tempi le notizie sul revival avevano escluso la partecipazione di Carell, ma all’epoca TVLine aveva riportato in esclusiva che sarebbe stato ambientato ancora una volta nella filiale di Scranton della Dunder Mifflin e che avrebbe visto la partecipazione di un mix di nuovi e vecchi membri del cast. Alla fine il progetto non si è realizzato, ma le cose potrebbero presto cambiare.
L’assenza di Carell e il futuro della serie
Greg Daniels, che ha co-creato la versione americana di The Office, è “pronto a fare un reboot di The Office”, hanno detto Belloni e Handel, parlando dei prossimi progetti che potrebbero venire alla luce ora che lo sciopero della WGA sta per finire.
“Arriveranno una tonnellata di sceneggiature di film di alto profilo. L’industria tornerà alla normalità”, hanno detto ai microfoni di The Independent. Nel 2022, Daniels aveva dichiarato a Collider che la realizzazione di The Office è stata “un’esperienza meravigliosa e rara” e che non voleva deludere le persone con un reboot poco brillante, soprattutto ora che lo show ha ancora un’enorme base di fan che guardano le repliche.
A sostenere l’assenza di Carell ci sono alcune sue personali dichiarazioni, in cui affermava che The Office semplicemente non funzionerebbe nella televisione di oggi, soprattutto a causa delle battute inappropriate del suo personaggio, spesso sessiste e razziste, presenti in quasi ogni episodio.
“Potrebbe essere impossibile fare quello show oggi e far sì che la gente lo accetti come lo accettava 10 anni fa”, ha detto Carell: “Michel era basato su un comportamento inappropriato. Voglio dire, non è certo un capo modello. Molto di ciò che viene rappresentato in quello show è completamente sbagliato. È questo il punto, sapete? Ma non so come potrebbe funzionare ora. Oggi c’è un’elevata consapevolezza delle cose offensive, il che è sicuramente positivo. Ma allo stesso tempo, quando si prende un personaggio del genere troppo alla lettera, non funziona davvero”.