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Diablo IV, Blizzard è costretta a fare dietro front | Accusata di Dark Design e Dark UX

Diablo IV è diventato uno dei titoli Blizzard di maggior successo degli ultimi anni, aspetto coadiuvato dalle vendite stellari registrate nella prima settimana di lancio. A riguardo basti pensare alle unità vendute del videogioco in Europa, che ha letteralmente dominato il mercato e che è diventato uno dei più venduti su PlayStation 5 e PC tra giugno e luglio. Grazie a questo incredibile successo, il numero di utenti attivi sul gioco è aumentato di molto, specie con l’arrivo della prima stagione e del relativo battle pass con cui sarà possibile ottenere e riscattare diverse tipologie di oggetti estetici molto interessanti. Tuttavia nell’ultimo periodo si è assistito all’individuazione di una grave problematica in Diablo IV, relativa proprio al suddetto elemento.

La problematiche del battle pass di Diablo IV, facciamo chiarezza

Come di consueto ogni volta che viene pubblicato un gioco vengono rilasciate diverse edizioni, che sono solitamente tre: standard edition, deluxe e ultimate. Le ultime due in particolare contengono al loro interno contenuti aggiuntivi, come skin, armi, valute in-game e anche il battle pass. Infatti acquistando una delle due edizioni di Diablo IV ai giocatori veniva dato un riscatto del pass battaglia gratuito, da poter spendere quando lo si voleva e dunque anche dopo la stagione uno nel caso in cui gli elementi presenti non soddisfino i gusti del giocatore.

Tuttavia questa libertà era evidentemente del tutto apparente, siccome molti giocatori sono stati letteralmente obbligati a riscattare il pass a causa di problematiche relative ai pulsanti presenti nell’interfaccia utente. Infatti una volta aperta la schermata per il riscatto, il cursore veniva direttamente centrato su di esso e molti utenti inavvertitamente lo hanno premuto. Dunque è stato sollevato un polverone contro Blizzard, la quale è stata accusata da un utente di “Dark Design”.

Blizzard accusata di “Dark Design”, che cos’è?

A sollevare questa problematica è stato, in primis, il content creator e streamer chiamato Rurikhan, avente un canale YouTube con ben 205 mila iscritti. Costui ha pubblicato su Twitter una clip – che potete visionare al seguente link diretto – dove si può ben vedere che aprendo la schermata relativa al battle pass è stato costretto a riscattarlo, senza avere possibilità di scelta. Lo stesso disagio è stato descritto da molti altri utenti, che hanno commentato in massa sotto la clip incriminata, che è un esempio concreto di “Dark Design” in base a quanto detto dal creator Rhykker dopo aver visionato il breve video.

Con il suddetto termine e con il termine analogo di “Dark Ux” si intende quando delle icone o delle parti specifiche dell’interfaccia utente sono state create in maniera tale da ingannare il giocatore, facendogli commettere delle azione che non vorrebbe fare. Poco dopo l’accusa del suddetto creator, è intervenuto il community development director di Blizzard chiamato Adam Fletcher, affermando che la softwarehouse è al corrente della problematica e ha in serbo una correzione per questo errore con cui si posizionerà il cursore in un’altra parte del’interfaccia. Tuttavia questo fix è stato definito come temporaneo e appunto per questo non si sa se sarà sempre presente in futuro.

Di conseguenza nel caso in cui abbiate comprato la deluxe o la ultimate edition di Diablo IV vi raccomandiamo di fare molta attenzione, quando vi trovate nella schermata dedicata. In conclusione, vi è dire che è un vero peccato che sia sorta questa problematica all’interno del capolavoro di Blizzard dopo il lancio più che di successo, che si va a sommare alla altre sorte dopo la pubblicazione della patch 1.1.0 che ha letteralmente stravolto il gameplay e le classi presenti riducendo sensibilmente la loro potenza e depotenziando alcune abilità.

This post was published on 26 Luglio 2023 12:30

Matteo Perini

Mi sono avvicinato al mondo dei videogiochi nel 2003, quando mi venne regalato il GameBoy Color assieme a Pokémon Cristallo e al gioco di Alien. Nel corso degli anni mi sono appassionato a moltissime saghe, in primis Pokémon seguito da Gears of War, COD, Halo, Metal Gear Solid, The Elder Scrolls, Fallout e Dark Souls. Parallelamente alla mia ossessione per i videogiochi, ho coltivato anche quella per la lettura di libri e di manga, avvicinandomi progressivamente alla scrittura: iniziai così a scrivere prima per Pokémon Millennium - aprendo allo stesso tempo dei blog personali chiamati "Historia Italiae" e "Genshin Odyssey" - per poi approdare su Player.it. Spinto da questa mia passione per la scrittura e la letteratura - oltre ovviamente alla storia - decido così di iscrivermi alla facoltà di lettere moderne dell'Università degli Studi di Verona, percorso che sta quasi per giungere alla sua conclusione.

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