Se dico Gals Panic, cosa vi viene in mente?
Nel caso in cui non aveste reminiscenze del nome, e basandovi solo su questo, potreste ipotizzare si tratti di una roba horror, magari.
Non potreste essere più lontani dalla realtà. Trattasi di un titolo coin-up anni 90, una roba semplice semplice. Consisteva nel muovere un cursore sui bordi di una schermata e ritagliare dei pezzi di questa, penetrando il rettangolo e evitando i mostri che vi aleggiavano all’interno, per rivelare infine porzioni dell’immagine offuscata al di sotto.
Madness/Endless, invece, è un dungeon crawler top down che horror lo è, e con alcuni punti in comune, rullo di tamburi, proprio con Gals Panic.
Crawling qualcosa
Innanzitutto, il personaggio principale di questo gioco a tinte stealth, si muove accarezzando i bordi delle pareti, attraversando stanze che collegano raccapriccianti orrori, in un mondo devastato. All’interno di queste, empi abomini vi aleggiano in agguato, e non aspettano altro che incrociare il nostro sguardo per condurci alla follia.
I punti di contatto in verità finiscono qui, dato che non vi sono porzioni offuscate di schermo da rivelare, Solo una intricata, quanto confusa e oscura trama da ricostruire parlando con npc sparsi, in in un modo che ricorda molto quello visto in Hotine Miami, di un simile pulp.
Per la maggior parte del tempo di gioco, avanzeremo nelle stanze cercando di eliminare i nemici per aprirci la strada. Un controller virtuale ci consente di strisciare lungo le pareti, studiando i pattern di movimento dei nemici. Una volta pronti, facendo swipe nella direzione desiderata potremo fiondarci all’attacco cercando di colpire in un punto cieco.
Tenendo la pressione col dito prima del rilascio, una linea di mira indicherà la direzione del tuffo. Inoltre, premendo di nuovo a tuffo iniziato, il tempo rallenterà e avremo modo di mirare nuovamente e effettuare un cambio di direzione in corsa. L’uccisione di un nemico ci premierà con un cambio di direzione bonus, dando l’opportunità di formare potenzialmente catene di combo in grado di eliminare tutti i mostri nella stanza prima di riattaccarci alla parete.
Il gioco è parecchio hardcore. La difficoltà è elevata anche dalla presenza di un meter che si svuota in prossimità degli abomini, che rende il tempo di valutazione delle mosse limitato. Allo scadere del meter o se si entra nel raggio visivo dei nemici si perde e bisogna ricominciare il livello da capo, rifronteggiando le stanze già superate. La dinamica di gioco delle combo risulta ad ogni modo veramente soddisfacente, e il fatto acquista ancora più valore se si realizza come il tutto possa essere giocato con una sola mano tenendo il telefono in verticale.
Il gameplay annovera anche la raccolta e l’utilizzo di consumabili, la possibilità di usare una utile abilità che rende invisibili, diversi e ostici boss con cui confrontarsi. Gode tra l’altro di due diversi finali raggiungibili.
L’atmosfera cupa è realizzata in maniera sublime dalla composizione macabra dei pixel e soprattutto dal comparto degli effetti sonori. Gli amanti del genere riusciranno a godere particolarmente di suoni extra saturati di colpi e carne che si maciulla dritti all’altezza dello stomaco. Anche le transizioni di game over sono di ottima fattura.
E’ presente anche una modalità endless, che permette di confrontarsi con livelli proceduralmente generati di difficoltà crescente, cosa che aggiunge replay value e già da sola avrebbe potuto fare gioco a sè.
Ci sarebbe davvero tanto da dire su questa hidden gem degli store realizzata dagli studi Poke the Ant. Dalle atmosfere da incubo, al gameplay finemente calibrato e super divertente, tutto in Madness/Endless sembra funzionare. Per una manciata di euro potrete togliervi tante soddisfazioni
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