Un fraintendimento, questo accade quando si traducono virgolettati da una lingua non esattamente ‘mainstream’. Si può incappare in errori grossolani che creano disagio sia in chi ha rilasciato l’intervista sia negli utenti quando si traducono le interviste con Google Translate.
Parliamoci chiaro, è una prassi comune tradurre con Google Translate (sebbene esistano ormai strumenti più precisi, come DeepL) i virgolettati delle interviste in altre lingue. Si fa per fare prima, perché per interpretare il succo del discorso si pensa che un traduttore online sia più sufficiente. Ed è qui che spesso cade l’asino. Finché si tratta di inglese, è difficile prendere degli sfondoni, ma se l’intervista è stata rilasciata in un idioma non particolarmente ‘mainstream’, cioè poco parlato in altri paesi, si può incappare in fraintendimenti imbarazzanti.
Questo è ciò che è successo in molti siti che hanno riportato in inglese e in italiano le parole di un membro di Bloober Team, lo studio che sta lavorando al remake di Silent Hill 2. Bloober è uno studio polacco, pertanto le loro interviste su riviste nazionali sono in quella lingua. Non tutti parlano polacco, è necessaria dunque una passata su Google Translate con annesso copia-incolla successivo. Chi ha eseguito questa operazione, però, non ha tenuto conto del fatto che le parole non hanno lo stesso significato in tutte le culture.
Cosa è successo di preciso? Il CEO di Bloober Team, Piotr Babieno, ha rilasciato qualche giorno fa un’intervista a Bankier.pl, un portale polacco, durante la quale ha parlato dello stato dei lavori di Silent Hill 2 Remake. Il rifacimento dell’iconico horror di Konami è stato annunciato a ottobre senza una data di uscita, pertanto dopo il successo di Dead Space e Resident Evil 4, i fan non riescono più a stare nella pelle e vogliono sapere sempre più spesso come stia andando lo sviluppo.
Babieno non si è tirato indietro e ha dichiarato che il remake è “praticamente pronto”. Tutte le testate americane e, di riflesso, quelle italiane hanno riportato la notizia mettendo in risalto proprio il fatto che il remake fosse pronto a uscire. In realtà, non è così. Lo stesso Babieno ha sentito il dovere di riprendere la parola giorni dopo quell’intervista per fare dei chiarimenti: quella traduzione è sbagliata. Bloober non ha mai detto che il remake fosse pronto.
Nell’intervista originale, Babieno infatti dichiara che il gioco è “technicznie gotowy”, inserendo queste due parole su Google Translate esce fuori la traduzione letterale “tecnicamente pronto”. La parola tecnicamente, in moltissime lingue, tra cui l’inglese e l’italiano, può essere parafrasata con “praticamente”, quindi per i media Babieno ha detto che il remake è praticamente pronto.
In polacco, però, technicznie significa proprio “dal punto di vista tecnico”, ovvero il remake di Silent Hill 2 non è pronto a uscire, semplicemente si sta adattando bene alle nuove tecnologie. Ricordiamo, infatti, che il secondo capitolo della serie Konami verrà ricostruito in Unreal Engine 5, il motore grafico a oggi potenzialmente più all’avanguardia sul mercato.
Non è l’unica frase tradotta male, a quanto pare. Sempre Babieno ha voluto specificare che un’altra frase è stata estrapolata e tradotta in modo non fedele dalla lingua polacca. Nell’intervista, sembra che il CEO dichiari di avere avuto il compito di portare le vendite del remake a cifre esorbitanti, si parla infatti di 10 milioni di copie.
Per quanto sia molto amato, Silent Hill 2 potrà raggiungere questo traguardo nella sua veste di remake? Non ci è dato saperlo, Bloober sicuramente ci spera, ma non ha mai fatto previsioni di questo tipo. Lo studio ha dichiarato di aver sentito il bisogno di “prendere la parola” e commentare pubblicamente la questione, anche se, come la maggior parte delle aziende, preferisce generalmente non “commentare le voci“, chiarendo che la cifra di 10 milioni si riferiva al “potenziale successo del tipo di giochi su cui Bloober si concentrerà in futuro“.
In questo caso, non sappiamo quanto maniavantismo ci sia, ma effettivamente è molto più probabile che quelle stime fossero un modo per auspicarsi un enorme successo dei progetti futuri, come è normale che sia. In tutti i casi, noi non vediamo l’ora di mettere le mani su Silent Hill 2 Remake, che non è l’unico progetto legato alla serie horror di Konami.
Silent hill tornerà anche con nuovi capitoli, come Townfall, curato da No Code, studio che ha sviluppato Observation e Stories Untold, e SH: F, misterioso gioco dai toni più orientali sviluppato da NeoBards Entertainment Limited.
In aggiunta, potete leggere la nostra intervista esclusiva che Bloober Team ci rilasciò in occasione dell’uscita di The Medium.
Silent Hill 2 è stato sviluppato dal team di sviluppo giapponese Konami Computer Entertainment Tokyo (KCET) e pubblicato da Konami nel 2001.
Il gioco è stato diretto da Masashi Tsuboyama, mentre il design del personaggio è stato realizzato da Takayoshi Sato.
La colonna sonora del gioco è stata composta da Akira Yamaoka, che ha anche lavorato alle colonne sonore di altri titoli della serie Silent Hill.
Silent Hill 2 è stato uno dei primi giochi a utilizzare la tecnologia di motion capture per creare animazioni realistiche dei personaggi.
Il gioco ha una vasta gamma di finali diversi, tra cui quello “del cane” ormai diventato iconico in cui il protagonista scopre che tutta l’avventura è opera di un akita inu alla regia, con tanto di studio di montaggio.
This post was published on 1 Aprile 2023 12:30
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