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Starfield è solo per maggiorenni | Il motivo non è quello che pensi

Starfield, il nuovo gioco attesissimo di Bethesda, è stato classificato come non adatto ai minori, ma allo stesso tempo dice no a contenuti sessuali!

Tra i videogiochi che dovrebbero arrivare nel corso di quest’anno, Starfield è sicuramente uno dei più attesi da parte dei videogiocatori.
Il nuovo titolo di esplorazione spaziale sviluppato da Bethesda ha sicuramente suscitato una grandissima curiosità da parte degli utenti che non vedono l’ora di provarlo.
Il titolo è stato mostrato per la prima volta durante l’E3 del 2018, ma annunciato ufficialmente soltanto nel 2021; inizialmente doveva essere pubblicato nel 2022 ma la sua uscita è stata poi posticipata al 6 settembre 2023.

Starfield, come detto anche dallo stesso direttore Todd Howard, sarà come uno “Skyrim nello spazio”: una definizione che ha suscitato ancor più curiosità nei videogiocatori.
Il titolo, come prevedibile, sarà esclusivo per console Xbox Series X|S e PC Windows, ma nonostante questo si prospetta essere un grande protagonista del 2023 videoludico.
Mentre gran parte dei videogiocatori si stanno chiedendo quali saranno le meccaniche del gioco e la trama, un’altra fetta invece si sta chiedendo se ci saranno o meno contenuti a sfondo sessuale all’interno del videogioco di Bethesda.

La risposta arriva direttamente dall’Australia: i contenuti di Starfield

Ovviamente non è una prerogativa delle software house quella di inserire contenuti non adatti ai minori all’interno del proprio videogioco, ma il dubbio ad alcuni utenti è venuto quando hanno visto la classificazione da parte dell’Australia’s Classification Board, la società che si occupa di classificare i contenuti di un videogioco nel paese australiano, ovvero l’equivalente del PEGI europeo.
La classificazione australiana ha dato a Starfield un rating “R +18”, ovvero un videogioco con contenuti non adatti a minorenni.
Una classificazione che ha fatto chiedere a molti utenti quali fossero questi contenuti vietati ai minori di 18 anni.

Prima di saltare subito a conclusioni affrettate, dobbiamo specificare che il sistema di classificazione australiano (ACB) ha dei criteri un po’ diversi e molto più duri rispetto a quello europeo, il PEGI che tutti conosciamo.
Molti titoli classificati per maggiorenni in Australia, come ad esempio RimWorld, hanno ricevuto addirttura un ban nel paese oceanico, mentre sono disponibili tranquillamente nel resto del mondo.
Lo stesso Starfield, classificato comunque PEGI 18 in Europa, potrebbe avere grossi problemi in Australia, ma a quanto pare non per la presenza di contenuti sessuali.

Starfield vietato ai minori? Ecco il reale motivo!

Quando si decide di classificare un videogioco come vietato ai minori, ovviamente non ci si basa soltanto sui contenuti a sfondo sessuale.
La classificazione PEGI 18, infatti, viene decisa anche in base a contenuti di natura violenta, linguaggio verbale non adatto a tutti e anche uso di droghe da parte dei personaggi.
Il governo australiano ha voluto specificare che la classificazione per Starfield è stata decisa proprio perché all’interno del videogioco si vedranno personaggi fare uso di droghe, il che potrebbe essere un contenuto sensibile per un pubblico vulnerabile come quello dei minori di 18 anni.

Niente sesso e niente contenuti di questo tipo all’interno di Starfield, ma ascoltando le comunicazioni da parte della società di classificazione australiana pare che in realtà un minimo di nudità ci sarà.
Non è dato sapere ovviamente che tipo di nudità sarà finché non uscirà il videogioco, ma a quanto pare saranno contenuti abbastanza lievi e non espliciti.
Sicuramente questo non avrà spinto le società di classificazione australiane a categorizzare Starfield come vietato ai minori, ma più che altro l’uso prepotente di armi, violenza, linguaggio scurile e soprattutto sostanze stupefacenti.

This post was published on 19 Marzo 2023 18:00

Salvatore Montagnolo

Nasce il 21 maggio 1996 a Napoli e cresce con la passione per i videogiochi e per tutto ciò che c'è di tecnologico nel mondo. Preme il suo primo tasto "START" all'età di 6 anni con Crash Bandicoot per l'inizio di una grande avventura all'insegna di console, comandi e schermi.

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