Nel mondo del gaming esiste il lieto fine: chiuso il caso Disco Elysium

ZA/UM, la casa che ha prodotto Disco Elysium, sta per tornare operativa dopo i problemi legali che l’avevano bloccata per mesi

Disco Elysium è stato, sicuramente, uno dei migliori GDR dell’ultimo decennio. La riabilitazione del detective alcolizzato e le sue battaglie interiori hanno reso celebre lo studio inglese ZA/UM in tutto il mondo, con una forte attesa per nuovi titoli, in particolare un nuovo gioco di ruolo ambientato nello spazio.

Purtroppo, però, le vicende legali della casa di produzione hanno fatto tremare i fan per mesi.

Fine dei problemi?

L’intricata saga dello studio Disco Elysium ZA/UM – che è stato coinvolto in una serie di controversie legali relative all’allontanamento involontario di membri chiave del team nel 2021 – ha raggiunto una nuova pietra miliare, con l’annuncio da parte della società che molte di queste cause sono state risolte.

La vicenda ha fatto notizia lo scorso ottobre, quando il fondatore di ZA/UM Martin Luiga ha affermato che il designer di Disco Elysium Robert Kurvitz, la scrittrice Helen Hindpere e il direttore artistico Aleksander Rostov erano stati licenziati in seguito all’acquisizione della società da parte degli imprenditori estoni Ilmar Kompus (ora amministratore delegato di ZA/UM) e Tõnis Haavel, precedentemente condannato per frode in materia di investimenti.

Non molto tempo dopo aver confermato la notizia della loro partenza, Kurvitz e Rostov hanno condiviso una lettera aperta in cui sostengono che l’acquisizione di ZA/UM da parte di Kompus e Haavel è stata fraudolenta e che sono stati cacciati dallo studio mentre cercavano di saperne di più. Kompus e Haavel hanno quindi risposto al fuoco, insistendo sul fatto che gli ex dipendenti erano stati licenziati per aver “sminuito le donne e i colleghi”, aver creato un “ambiente tossico” e aver “voluto rubare la proprietà intellettuale”.

Nel frattempo, Kurvitz e Rostov hanno avviato quelle che ZA/UM ha definito cause di “licenziamento ingiustificato” contro lo studio, mentre un terzo ex dipendente – il produttore esecutivo e marketing manager Kaur Kender – ha iniziato la propria battaglia legale, sostenendo di essere stato licenziato da ZA/UM per aver fatto domande alla nuova dirigenza.

Lieto fine per ZA/UM?

A distanza di tre mesi, ZA/UM ha rilasciato un comunicato stampa in cui annuncia che tutti e tre i casi sono stati risolti. Kurvitz e Rostov avrebbero abbandonato le loro controversie legali per mancanza di prove, mentre Kender ha ora “ceduto tutte le sue azioni dello studio, rimborsato tutti i suoi debiti allo studio” e, come da un ordine del tribunale, rimborsato Kompus per le spese legali associate alla sua causa, ritirata a dicembre. Ulteriori dettagli dell’accordo rimangono “confidenziali”.

In una dichiarazione inclusa nel comunicato stampa di ZA/UM, Kender ha affermato:

Dopo aver lasciato il mio ruolo a tempo pieno, ho intentato una causa che, dopo aver visto i fatti, ho capito essere sbagliata. Come dimostra questa transazione, le discussioni aperte sono il modo migliore per chiarire le incomprensioni e le differenze, soprattutto quando si tratta di un vantaggio per la squadra. Abbiamo affrontato la questione pensando all’interesse collettivo di ZA/UM e del nostro incredibile team e siamo lieti di aver raggiunto una soluzione completa

ZA/UM afferma che “continua ad affrontare una serie di accuse infondate da parte di ex dipendenti che hanno organizzato una campagna legale e di pubbliche relazioni contro [lo studio]”, e che “si aspetta che altre loro affermazioni crollino sotto un esame legale e fattuale”.

“Nel frattempo, lo ZA/UM Studio continua a prosperare”, insiste. “La centrale creativa e collaborativa ha accolto una cascata di nuovi e incredibili talenti che si divertono a liberare i loro cuori e le loro menti”.

Resta da vedere se i tentativi dello studio di “costruire sulla popolarità e sul successo di Disco Elysium” riusciranno a catturare nuovamente la magia del suo lancio.