Dopo la veloce installazione, il primo impatto con il gioco ha del sublime e sarà difficile staccare gli occhi dal monitor. A livello storico ci troveremo a cavallo fra il 1939 e il 1945 e la narrazione del gioco (arricchita da veri filmati storici) si dipanerà in svariate missioni che comprenderanno le truppe tedesche, quelle russe e per ultime, quelle degli alleati. La seconda guerra mondiale continua dunque a suscitare il suo fascino e risulta ormai difficile dire con esattezza quanti siano i titoli (e quanti generi) raccontino quel periodo storico.
Come dicevo poco sopra, il genere scelto per rappresentare Men of War è quello degli strategici in tempo reale: avremo dunque la possibilità di ruotare, avvicinare o allontanare la telecamera a nostro piacimento ma potremo anche mantenere una visuale prettamente isometrica della mappa e scorrere lo schermo solamente sull’asse orizzontale. Potremo controllare più unità per volta ma non potremo crearne di nuove come invece accadeva in altri prodotti del genere. Questa scelta si rende piuttosto obbligata sia per quanto riguarda la componente tattica che quella storica: preparatevi dunque ad avere la massima cura di ogni uomo al vostro comando, soprattutto per quanto riguarda i due personaggi principali presenti in ogni campagna (e che se muoiono, porteranno direttamente al game over del titolo). A questo proposito, una delle caratteristiche più carismatiche del gioco è la gestione completa di qualsiasi unità al nostro comando – ogni soldato può affrontare e risolvere determinate azioni e, cosa ancora più importante, ogni uomo avrà un suo inventario dove poter mettere o togliere oggetti che si trovano sul campo di battaglia o nelle tasche dei nemici uccisi. Si, avete letto proprio bene, questa è una trovata che farà felice non solo gli amanti degli RTS ma anche quelli degli RPG visto che gli uomini sotto il nostro comando, saranno tutti una sorta di protagonista a se stante della storia raccontata anche se difficilmente potrete usare un solo uomo per sbaragliare le forze nemiche.
Parliamo delle missioni vere e proprie che saremo chiamati a gestire: principalmente le campagne sono molto lunghe, varie e ben caratterizzate. All’inizio di ogni battaglia ci sarà una voce narrante che racconterà, anche con grande perizia di particolari storici, quello che dovremo affrontare. Sul piano di vista della varietà, credo che lamentarsi sia un verbo che non useremo praticamente mai visto che in Men of War non mi è quasi mai capitato di gestire due situazioni una uguale all’altra. Se consideriamo la presa di posizione di alcune unità, assalti in forze di determinate zone, difese estenuanti del territorio conquistato, infiltrazione nelle basi nemiche (anche in notturna), possibilità di usare mezzi nemici, di creare imboscate o di azioni in modalità furtiva, capirete che di carne al fuoco ne abbiamo veramente in abbondanza. Oltre a questo, sappiate che l’intelligenza artificiale dei nemici è una delle migliori che mi sia capitato di vedere negli RTS recenti. Prima di tutto si potrà scegliere il livello di difficoltà (facile, normale, difficile) e a differenza di altri giochi, la modalità scelta e la tattica con cui i nemici ci affrontano, varia moltissimo – nel livello minimo di difficoltà, difficilmente perderete qualche soldato e anche l’intelligenza dei soldati nemici è scarsa (per fare un esempio, si lasciano crivellare di colpi con troppa facilità e la soddisfazione è minima). Dal livello normale a quello difficile si vede già un miglioramento enorme e sappiate che gestire alcune situazioni più concitate come assalti o demolizione di postazioni anti carro e anti aereo, sarà veramente difficile e i nemici vi renderanno la vita un vero inferno ma anche le soddisfazioni saranno maggiori una volta finita la missione. Altro elemento da tenere a mente sarà la possibilità di visualizzare il campo visivo delle unità, questo non è nuovo per il genere e qui risulta del tutto simile a quello visto in Commandos ma è comunque un opzione necessaria per aggirare alcune truppe o mezzi che ci sbarrano la strada per poi beccarli letteralmente alle spalle.
A livello tattico, sappiate che tutti gli elementi presenti nella mappa si potranno usare a nostro piacimento (ma lo faranno anche le truppe nemiche), quindi preparatevi a usare al 100% quello che vi circonda sia esso riguardi un cespuglio, una staccionata, un mezzo distrutto o una casa diroccata. Nella gestione delle coperture si ha poi un senso totale dell’ambiente di gioco anche grazie alla visualizzazione grafica di come si schiereranno le truppe prima ancora di posizionarle – c’è chi utilizzerà un muretto della casa per stare chinato e sparare, chi si metterà completamente a terra oppure chi sparerà in posizione eretta, semplicemente perfetto. Se qualcuno poi si chiede se il paesaggio, oltre che alla sua fruibilità come riparo, può anche essere distrutto, sappiate che la risposta è positiva. Sia le case che i mezzi possono andare distrutti quindi si ha un ulteriore piano a livello tattico. Per fare un rapido esempio, mi è capitato di schierare qualche uomo dentro una casa per assaltare un convoglio armato, peccato che un blindato mi abbia sparato contro un missile che ha portato alla distruzione dell’edificio e alla morte quasi immediata dei miei uomini. La distruzione viene poi gestita a più livelli, per essere chiari, sappiate che se si tira una bomba a mano contro un carro armato, prima lo vedremo fermarsi con i cingoli distrutti poi noteremo la sua scocca annerirsi e infine saltare in aria e rimanere praticamente solo come carcassa fumante. Questa scelta aggiunge un tocco ulteriore al realismo del gioco ma sappiate che tutti i mezzi potranno anche essere riparati se subiranno troppi danni, ovviamente una volta che sono distrutti ci sarà poco da fare ma è comunque bello sapere che se si danneggia leggermente un carro armato o un mezzo che ci serve a qualche scopo, lo si potrà anche riportare alla vita in qualche minuto di riparazione (azione che potrà essere eseguita solamente da uno dei due personaggi principali quindi difendetelo a dovere o avrete la sua morte sulla coscienza).
Per ultimo (in verità di cose da dire ne avrei ancora ma lascio anche la scoperta al giocatore), sappiate che quasi ogni mezzo disporrà anche di più armi da usare sul campo di battaglia e non mi riferisco solamente all’uso della mitragliatrice o del cannone per il carro armato, semi cingolato, jeep e altri mezzi presenti nelle mappe ma proprio alla scelta delle munizioni per affrontare i nemici a medio o a corto raggio. Se da una parte potremo avere a disposizione un mezzo veloce per sferrare un attacco lampo a qualche unità, cambiando semplicemente le munizioni della torretta, potremo considerare anche l’opzione di rimanere fermi (di modo da evitare che ci venga distrutto il mezzo) per sferrare un attacco dalla distanza ma falciando comunque le unità nemiche.
Eccezionale anche il sonoro, specie nei rumori dei mezzi e delle armi, che paiono campionati da oggetti reali. Se disponete di un impianto surround 5.1, preparatevi alle lamentele del vicino di casa perché il fischio delle pallottole o l’esplosione delle granate o dei mezzi, potrebbe dar fastidio a qualcuno e far credere che ci sia una guerra vera e propria nella vostra stanza. Scherzi a parte, sentire la differenza del motore di un corazzato 223 o di un carro armato pesante kv-1 ( se non mi credete, andate su youtube, ascoltate il loro suono e poi tornate a giocare) non è da tutti e per questi particolari il gioco si innalza verso l’olimpo del genere strategico. Le musiche sono incalzanti, epiche e orchestrate divinamente…
This post was published on 16 Marzo 2009 22:47
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