Ci sono quattro tipi di unità presenti in Dawn of War 2: gli Space Marine, gli Orki, gli Eldar e per ultimi, i Tyranid. Gli Space Marine vengono direttamente dal mondo del gioco da tavolo originale: sono una delle razze più importanti dal punto di vista tattico e bellico anche se il numero delle unità presenti su schermo non è quasi mai superiore a quelle del nemico. Riuscire a utilizzare gli Space Marine al massimo del loro profitto, vi porta alla goduria assoluta e la loro potenza di fuoco, anche per quanto riguarda i mezzi, è senza pari.
In secondo luogo troviamo gli Orki, brutti sporchi e cattivi, come si usa dire di solito: le loro unità sono grezze e mal equipaggiate, il numero delle unità è abbastanza numeroso per gestire le battaglie e hanno a disposizione un buon numero di statistiche per accrescere armature, velocità e potenza di fuoco.
Gli Eldar sono una delle razze che provengono anche dal primo Dawn of War, sono molto potenti sia per quanto riguarda gli attacchi a corto e lungo raggio e funzionano bene anche per quanto riguarda gli assalti furtivi. Come le unità degli Space Marine, anche gli Eldar si pongono come unità dall’aspetto più qualitativo che di numero, tant’è che al massimo della loro produttività, saranno totalmente letali.
Una delle loro caratteristiche principali è quella di teletrasportare le proprie unità da una parte all’altra della mappa – un vantaggio tattico non indifferente, per alcune campagne di gioco.
Per ultimi troviamo i Tyranid, vera e propria novità di questo seguito. Personalmente trovo delle affinità (anche a livello grafico) con gli Zerg del famoso Starcraft. La loro forza principale è data dal numero delle unità presenti sui campi di battaglia, anche se le loro tattiche strategiche e, soprattutto, la difesa delle armature, è alquanto bassa. La cosa certa è che nel loro massimo utilizzo, il loro elevato numero di unità, è capace di far sfiancare e indebolire notevolmente qualsiasi altra unità presente.
Sappiate che nel gioco non dovrete assolutamente preoccuparvi della costruzione di edifici o della racconta di risorse, scordatevi dunque i canoni classici del genere degli RTS. In secondo luogo, durante gli scontri, dovrete tenere sotto controllo quasi tutte le unità presenti, questo perché il gioco non permette un afflusso continuo di carne da cannone. Durante la missione questi soldati possono venire uccisi sul campo e l’unico modo per ottenerli nuovamente è di trovarsi vicino a dei radiofari disseminati sulla mappa, ancora, si possono ottenere conquistando una delle tre strutture bonus a lungo raggio.
La tipologie delle missioni proposte, principalmente, ci vede nello sterminio indistinto di tutto quello che si muove a schermo, questo serve sia per conquistare numerosi punti di controllo ma anche per aumentare le skill (punti di vita, armature, potenza di fuoco) delle truppe – siamo dunque su un genere di RTS che si fonde con quello degli RPG. Dopo la descrizione delle unità presenti nel gioco, parliamo della vera novità di Dawn of War 2 e cioè quella degli eroi, veri e propri Leader delle unità presenti nel campo di battaglia. Il gioco vi darà la possibilità di usare sei eroi differenti, disponibili nelle varie fasi del gioco e ognuno dotato di specialità nel combattimento ravvicinato o in quello a distanza (mischia, fuoco di sbarramento, assassinio, difesa etc). Ricordatevi anche che il leader di ogni fazione non potrà mai morire ma solo rimanere stordito per qualche attimo, in questo frangente, potrà essere rianimato solamente da un altro eroe: nelle fasi più difficili del gioco, sappiate che si potrà arrivare anche al famoso game over con la morte di ogni eroe che tanto nei giochi (soprattutto in quelli recenti) manca da tempo. La campagna principale è suddivisa in giornate che a sua volta sono suddivise in missioni singole, che troverete all’interno della campagna dei tre pianeti disponibili. La caratteristica principale da tenere sempre a mente è la strategia, detto questo sappiate che alcune missioni sono più importante di altre, queste vi verranno fornite tramite alcuni dettagli di testo o grazie al parlato delle unità. Ci saranno campagne obbligatorie e altre non essenziali, le prime serviranno per continuare con la storia principale, le seconde serviranno soprattutto per migliorare le truppe, sappiate dunque scegliere al meglio che cosa giocare e che cosa scartare.
Le partite, quando le unità riempiono lo schermo, diventano frenetiche e coinvolgenti come non mai, costringendo il giocatore a muovere il mouse da una parte all’altra dello schermo per tenere sotto controllo ogni particolare tattico. Oltre alle unità normali e agli eroi, sottolineo anche la possibilità di sfruttare lo scenario come un arma a nostro vantaggio, disponendo le unità a copertura durante gli scontri più concitati. Questa opzione però deve essere comunque tenuta ben in conto perché quasi tutti gli edifici o le strutture presenti, potranno essere distrutte dal fuoco nemico, quindi, attenzione alle vostre scelte.
Anche per quanto riguarda la controparte audio, i Relic hanno dato il massimo di loro. In questo genere di produzioni ci sono delle musiche e dei rumori ben definiti (altamente riconoscibili dagli utenti appassionati dal genere fantascientifico), in Dawn of War 2, l’audio è ben focalizzato sul sapore puramente epico è non risultano quasi mai pezzi ripetitivi o sbagliati nel parallelo dell’azione a video.
I dialoghi sono ben recitati, purtroppo l’audio è totalmente in inglese con sottotitoli e testi in italiano, magari questo potrebbe risultare un punto in meno per la valutazione del gioco ma sappiate che sentire alcune voci dure in lingua originale, è molto appagante.
Requisiti di sistema
CPU core 2 duo da 3GHz
RAM 2GB
SCHEDA VIDEO da 512MB
HD 7 GB
This post was published on 3 Marzo 2009 12:39
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