Ci sono voluti cinque anni per far uscire un degno seguito a uno dei titoli di punta di casa Ubisoft, anche se molte cose sono cambiate dal primo capitolo. Prima di tutto il franchise è passato totalmente nelle mani della casa francese, quindi il gioco non è sviluppato dai Crytek (che hanno scelto altre strade, vedi Crysis e Warhead) ma la sua realizzazione è passata nelle sapienti mani di Ubisoft Montreal.
Il motore grafico del gioco non è più il Cry Engine ma il nuovissimo Dunia, sviluppato interamente dalla Ubisoft stessa. In secondo luogo è cambiata l’ambientazione del gioco, diciamo addio alle belle spiagge tropicali in favore dell’arida sabbia del deserto del continente africano – in conseguenza a questo, il personaggio di Jack Carver si è meritato una bella vacanza, lasciando il posto a dei mercenari su commissione. Il giocatore viene immerso in un contesto fatto di guerra civile fra le popolazioni locali, trafficanti d’armi senza pietà e uno spietato e fantomatico criminale chiamato “lo Sciacallo”, che sarà il nostro punto fisso da inseguire all’interno del gioco.
Come detto poco sopra, appena farete partire il gioco, avrete la possibilità di scegliere fra nove mercenari a disposizione, tutte personalità poco raccomandabili e differenti sia per nazionalità che per esperienze militari e di guerriglia. La missione principale è una sola, inseguire trovare e uccidere lo Sciacallo, noto criminale di guerra che all’inizio del gioco ci ha contagiati con la malattia della malaria.
La scelta del personaggio non è fine a se stessa, visto che quelli che andremo a scartare saranno i nostri compagni d’arme e ci aiuteranno in più di una occasione.
Il mondo di gioco di Far Cry 2 è rappresentato da una mappa completamente aperta ed esplorabile da subito, senza limitazioni di schema o dei classici muri invisibili presenti nella stragrande maggioranza degli FPS e con missioni che si possono sbloccare liberamente.
Il gameplay è tutto puntato sulla scelta delle quest principali o secondarie che i personaggi non giocanti ci possono commissionarie per andare avanti con la storia, per guadagnare soldi (rappresentati da diamanti grezzi che possono essere reperiti anche tramite un led posto sul nostro GPS, che lampeggerà in prossimità di alcune valigette di diamanti nascoste).
Questi diamanti, serviranno per acquistare armi e upgrade sempre più potenti.
I posti dove trovare missioni sono sparsi per tutta l’area di gioco ma principalmente sono tre: la prima riguarda il villaggio di Pala che è situato al centro della mappa, qui troviamo le due fazioni principali in guerra, l’UFLL e l’APR che rappresentano anche la storyline principale. Sempre nella stessa città troviamo anche la chiesa dove poter accettare le missioni legate alle medicine che ci serviranno per attenuare la nostra malattia, le pillole contro la malaria sono importantissime perché senza di loro inizierebbero dei problemi non indifferenti che possono portare al game over.
Abbiamo poi il bar di Mike, che è la sede di alcuni amici che ci faremo durante il gioco ma anche di personaggi poco raccomandabili che ci daranno comunque lavoro e diamanti in cambio.
Per ultime ma non meno importanti, ci sono le antenne radio da manomettere, dove un misterioso committente ci assegnerà delle missioni più o meno importanti.
Tutte le quest spaziano dall’assassinio ai furti, dalla demolizione ai sabotaggi ma ci sono anche missioni meno brutali, soprattutto quelle date dal prete del paese.
Parliamo ora delle armi che si possono rubare dai nemici morti o su ordinazione. Nel primo caso la scelta iniziale è piuttosto limitata, si va dalle classiche pistole ai fucili mitragliatori più o meno potenti, in giro si possono trovare moltissime munizioni ma la vera fregatura è che le armi dei criminali non sono quasi mai nuove quindi tendono a surriscaldarsi e incepparsi molto spesso, cosa poco raccomandata durante gli scontri più frenetici. La seconda scelta riguarda il magazzino del venditore d’armi, qui si possono ordinare e pagare tramite i diamanti raccolti nei nostri viaggi – la differenza fra quelle trovate e quelle comprate è che queste ultime sono esenti dai difetti di usura. Attenzione però nella loro scelta perché più di quattro gingilli di morte non potremo trasportare. Nel negozio, infine, si possono anche comprare numerosi upgrade per il proprio vestiario, migliorare le capacità mimetiche e il numero di munizioni e medikit trasportabili.
Tutte le armi che sbloccheremo, saranno sempre presenti anche all’interno dei nostri rifugi (sbloccabili dopo aver fatto piazza pulita di eventuali nemici nelle vicinanze), questi si trovano rapidamente dando un occhiata alla mappa e serviranno anche per salvare la partita in corso come avveniva in GTA.
Quello che stupisce da subito al termine del filmato iniziale è la straordinaria cura grafica e libertà di movimento: tutto la mappa di gioco può essere visitata senza alcuna limitazione di caricamento, un vero paradiso per gli occhi composto da giungla, savana e deserto ma anche da fiumi e cascate e ancora da scorci naturali da mozzare il fiato. Il tutto è formato dalla bellezza di ben cinquanta chilometri quadrati di mappa e si può esplorare a piedi ma anche tramite l’uso di mezzi a motore quali jeep, vecchie utilitarie (sempre uguali purtroppo), buggy e anche alianti o barconi attraccati ai moli dei fiumi. Ma se il giocatore vuole spostarsi a piedi per ammirare le bellezze del motore grafico, oltre alle nostre gambe virtuali, possiamo anche spostarci tramite dei pullman che ci trasporteranno da una parte all’altra della mappa senza spese e lunghe attese.
Ogni luogo che andremo a visitare è diverso dagli altri, personalmente non mi sono mai trovato in una ambientazione cosi varia come quella proposto da Far Cry 2 dove ogni minimo scorcio è un piccolo capolavoro visivo. Oltre alle bellezze naturali ci capiterà di imbatterci in villaggi, porti, stazioni e fabbriche, tutte realizzate molto bene e ricche di dettagli, sia per quanto riguarda i modelli poligonali che le texture (non sempre al massimo ma passabili), in ultimo si aggiunge anche un sistema di illuminazione quasi perfetto nel dover ricreare anche il ciclo del giorno e della notte.
Stare ai margini di una foresta e vedere il sole nascere e tutti i raggi illuminare piano la vegetazione, regala una sensazione di rara bellezza.
Senza contare gli effetti speciali che comprendono delle esplosioni stupefacenti e una propagazione delle fiamme, anche dovuta alla forza del vento (si, avete letto bene), che ha dell’eccellente – vi assicuro che lanciare una molotov nella foresta e vedere le fiamme prendere letteralmente vita davanti ai nostri occhi è una delle esperienze virtuali più belle che si possa giocare.
Delle armi presenti avremo modo anche di imbracciare un lanciafiamme e vi lascio immaginare gli scopi o le situazioni dove utilizzarlo, magari per incendiare una zona boschiva piena di guerriglieri, ed ecco che l’effetto scaturito diventa spettacolare e tattico allo stesso tempo.
La gestione delle ombre è accurata e sempre presente ma in alcuni momenti, soprattutto nella fitta vegetazione, si notano fastidiosi effetti di flickering anche con l’anti aliasing attivato al massimo.
Un’altra freccia presente nell’arco del gioco sono le animazioni del protagonista e dei mercenari ma anche i modelli poligonali, non siamo di certo vicini alle raffinatezze viste in Crysis o nel recente Warhead ma anche qui ci si difende piuttosto bene.
Per chiudere la parte grafica, nelle zone boschive e nella savana, sono presenti alcuni animali quali Gazzelle, Zebre e Gnu. Purtroppo non sono stati previsti animali di grossa taglia come leoni o tigri, questo per una scelta dei programmatori di non complicare ulteriormente il gioco anche se per la verità, essere attaccati da uno di questi due carnivori, poteva essere un elemento in più per il realismo del gioco.
Uno dei punti chiave in un gioco del genere è l’intelligenza artificiale. Devo dire che Ubisoft ha fatto davvero un gran lavoro di programmazione ma non tutto è esente dai soliti difetti del genere. Principalmente il gioco soffre di un continuo respawning dei nemici durante le missioni, queste sono casualmente sempre divise in blocchi ma nel ritornare in una determinata zona o posto di guardia già ripulito, troveremo di nuovo le pattuglie di perlustrazione a spararci contro e molto spesso risulta davvero frustrante dover combattere con decine di guerriglieri ogni volta che si passa in una zona già largamente esplorata. Detto questo, passiamo ora a parlare delle delizie del gioco.
Nel gioco sono presenti diversi tipi di nemici, armati anche di diverse armi e capaci di seguirci e stanarci con diverse tattiche: ci sono quelli che preferiscono arrivarci davanti e spararci come dei pazzi o quelli che ci accerchiano ai lati della nostra posizione difensiva. Purtroppo, come ogni routine artificiale, non tutti i nemici sono sempre così intelligenti, alle volte sembrano una massa di “persone” pronte al massacro. Sembra anche che le situazioni di ingaggio siano determinate più o meno bene da dove avverranno gli scontri, mi spiego meglio: nella giungla e negli spazi aperti mi è capitato di morire perché i guerriglieri si erano organizzati in gruppo e mi cacciavano sia da una parte della mia copertura che dall’altra, accerchiandomi in maniera molto selvaggia. Nei luoghi più coperti come case e fabbriche, l’intelligenza dei nemici sembra cessare di colpo e mostrare il fianco, facendoci diventare dei veri e propri terminator viventi.
Lo scorrere del tempo, per di più, diventa indispensabile per tentare ingaggi differenti. Tutte le quest possono essere affrontate sia di giorno che di notte (azioni stealth) e anche in questo caso, l’intelligenza nemica, varia moltissimo: se di giorno i nemici mantengono un basso profilo, di notte, diventano molto più minuziosi e attenti ai nostri movimenti e ai rumori che li circondano.
Riguardo le missioni, per orientarci meglio, avremo modo di visionare la mappa anzi, guardarla è d’obbligo non solo per orientarci ma anche per quanto riguarda le informazioni che contiene, come la posizione di elementi pericolosi quali le postazioni delle mitragliatrici o relativi cechini.
Il prodotto Ubisoft si merita anche una menzione speciale per quanto riguarda il comparto sonoro.
Far Cry 2 è completamente doppiato nella nostra lingua madre, il lavoro fatto è certosino e viene rivolto ad un pubblico maturo, visto che sono presenti dialoghi accesi fra i personaggi degni di un film pulp del miglior genere – tendere l’orecchio quando si passa dal paesino di Pala, ci strapperà più di un sorriso per i discorsi dei guerriglieri, mai scontati o banali. Anche la riproduzione delle armi e dei mezzi è ottima, i proiettili che ci sfiorano le orecchie, ci faranno muovere la testa in posizione di copertura e i motori sono perfettamente riproposti come nella realtà. Per non parlare della bellezza dei rumori della foresta o della savana, nelle situazioni di calma, sembrerà di vivere un bel safari (soprattutto chi è munito di impianto 5.1).
Oltre al buon dettaglio audio, parliamo ora anche della longevità del titolo.
Il single player è lungo, corposo e vario, ci regalerà una trentina di ore di emozioni forse anche più se ci dedichiamo a tutte le missioni secondarie. Oltre a questo, il multiplayer regala altre emozioni, se già non bastassero quelle fin ora elencate. Ci sono le classiche modalità di ogni gioco, deathmatch singolo e in team, cattura il diamante e domination, quello che si differenzia con altri FPS è la possibilità di scegliere la propria specializzazione come l’esperto di armi o esplosivi.
Per ultimo, mamma Ubisoft, ci ha fatto dono anche del potente editor presente nella confezione, di modo che la comunità multiplayer possa creare nuove mappe o mod, tramite il suo facile utilizzo – potente e flessibile come pochi motori grafici di ultima generazione.
Riassumendo brevemente quanto scritto nella recensione, Far Cry 2 è il degno successore del primo capitolo, visto che ci troviamo per la mani un piccolo capolavoro.
Ci sono pochi elementi negativi, come i numerosi respawn dei nemici e una intelligenza artificiale non sempre al massimo ma sono vere e proprie frivolezze se le accostiamo all’impianto non lineare delle missioni, al sontuoso comparto grafico/tecnico e all’incredibile attenzione di tutti i particolari del gameplay. Far Cry 2 è impegnativo e immersivo, vario e longevo, se si calcola anche l’opzione multiplayer – un gioco che segna un altro punto di paragone al genere degli FPS che sempre più spesso si stanno unendo con il genere del free-roming che è stato grande appannaggio e merito della serie di GTA e altri pochi titoli.
Scheda video: NVIDIA 6800 o ATI X1650 o superiore Compatibile Shader Model 3
256 Mb di memoria video
RAM: 1 Gb
Lettore: DVD-ROM
Processore: Intel® Core 2 Duo Family, AMD®64 X2 5200+, AMD® Phenom o superiore
Scheda video: NVIDIA 8600 GTS o superiore, ATI X1900 o superiore 512 Mb di memoria video
RAM: 2 Gb
Scheda audio: scheda audio 5.1 consigliata
Lettore: DVD-ROM
This post was published on 9 Dicembre 2008 16:02
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