ChatGPT sta spopolando negli ultimi giorni, tanto da indurre il governo a vietarlo nelle scuole pubbliche: il motivo è assurdo!
Se siete persone che utilizzano spesso i social o in generale il mondo dell’internet almeno una volta negli ultimi giorni avrete sicuramente sentito parlare di ChatGPT. Si tratta di un prototipo di chatbot gestito da un’intelligenza artificiale in grado di imparare e immagazzinare tantissime informazioni ed esaudire le più disparate richieste degli utenti grazie a un sistema di machine learning. Nelle ultime settimane è diventato talmente frequente e utilizzato che addirittura il suo utilizzo è stato vietato nelle scuole pubbliche e il motivo è presto detto.
ChatGPT, come detto, è un chatbot, ovvero un’intelligenza artificiale in grado di conversare con gli utenti come se fosse una vera persona e le sue risposte vengono date in base alle informazioni che ha acquisito dalle chat con gli utenti o in base alle conoscenze generali del web. OpenAI, gli sviluppatori del chatbot, stanno ancora perfezionando il sistema ma già adesso la sua struttura è davvero incredibile, apparentemente superiore a qualsiasi altra intelligenza artificiale.
Attualmente ChatGPT è utilizzato da numerosi utenti semplicemente per divertimento, ma in realtà il sistema è usato per numerose applicazioni: generazione e completamento dei testi, traduzione linguistica, analisi del sentiment (quindi analizzare se un testo è positivo, negativo o neutro), riassunto, creazione di contenuti per i social media da zero, classificare testi in base a categorie (per esempio se si tratta di spam o non spam) e perfino text-to-speech, ovvero quella funzione di lettura vocale dei testi. Insomma le funzioni sono davvero tantissime e potrebbero aumentare in futuro, quindi questo ha preoccupato seriamente i funzionari delle scuole pubbliche che lo hanno severamente vietato.
Il divieto deriva, secondo le parole dei funzionari governativi, al fatto che ChatGPT possa limitare di molto l’apprendimento e la ricerca degli studenti che quindi farebbero a meno di studiare e analizzare i testi affidandosi completamente alle intelligenze artificiali. In secondo luogo potrebbe addirittura essere usato a scuola per barare durante le verifiche o gli esami, per questo motivo nelle scuole pubbliche di New York non è ammesso l’utilizzo di ChatGPT.
Ovviamente la colpa non è di ChatGPT, ma il problema sta nel modo in cui questo viene usato: potenzialmente il sistema è una delle invenzioni più incredibili e sofisticate degli ultimi anni e OpenAI non sembra voler tornare indietro sui propri passi, anzi l’obiettivo degli sviluppatori è quello di rendere ChatGPT ancora più sicuro da usare e soprattutto fare in modo che venga usato soltanto per qualcosa di veramente utile (e non barare durante la verifica di matematica).
Per questo motivo OpenAI ha risposto al divieto messo dal governo di New York dichiarandosi comunque contraria all’eliminazione definitiva dell’applicazione da tutti i sistemi scolastici, ma ha comunque voluto mettere in chiaro che stanno cercando di perfezionare ChatGPT per evitare che venga utilizzato in maniera fuorviante nelle scuole o in altri contesti, mettendo a punto delle mitigazioni per aiutare chiunque a capire se un determinato testo proviene o meno dal chatbot.
This post was published on 10 Gennaio 2023 11:30
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