In sostanza: si parla di un altro decennio (almeno) di Call of Duty su PlayStation.
Mentre l’imminente vendita di Activision Blizzard a Microsoft continua ad essere esaminata dalle autorità di regolamentazione di tutto il mondo (ve ne parliamo qui), un nuovo rapporto del New York Times ha rivelato un tentativo di Microsoft di risolvere uno dei maggiori problemi della rivale Sony con l’acquisizione, uno dei giochi più giocati al mondo, ovvero: Call of Duty.
Il rapporto uscito l’11 Novembre per la precisione parla di Microsoft e dell’offerta a Sony, in sostanza un accordo che prevede che le nuove versioni del franchise fps continui ad apparire nello Store di PlayStation per il prossimo decennio.
Secondo il rapporto, inoltre, Sony non sembra aver commentato l’offerta.
Le accuse
Il rapporto arriva dopo che Microsoft ha accusato Sony di aver sopravvalutato l’impatto del franchise sui bilanci complessivi di Sony, il che ha giocato un ruolo nella decisione della commissione di regolamentazione britannica (l’Antitrust) d’inviare un ulteriore giro di controlli.
“La decisione di rinvio è falsamente basata su dichiarazioni egoistiche di Sony che esagerano significativamente l’importanza di Call of Duty”
Così cita il portavoce di Microsoft dopo la decisione della commissione britannica. Aggiungono: “Anche se Sony non vede di buon occhio la concorrenza, ha l’opportunità di adattarsi e competere”.
L’articolo del York Times include i commenti dell’amministratore delegato di Sony Interactive Entertainment Jim Ryan, che parla di falsità e che “è molto probabile che le scelte disponibili per i giocatori di oggi spariranno se… questo accordo andrà a buon fine”.
Altri dettagli
L’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft è stata annunciata per la prima volta a gennaio, quando la casa madre Xbox ha dichiarato che avrebbe pagato 69,8 miliardi di dollari per acquisire il noto publisher.
La vendita arriva dopo mesi di tumulti all’interno di Activision Blizzard, tra cui le denunce di molestie da parte dei dipendenti e le accuse all’amministratore delegato Bobby Kotick di essere a conoscenza e di aver ignorato le accuse.