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Addio giocatori tossici, Riot e Ubisoft prendono provvedimenti, l’era delle AI

Dopo la mossa di Microsoft che ha portato la sospensione di quasi 4,8 milioni di account dai servizi di Xbox, Ubisoft e Riot Games annunciano la loro campagna di moderazione preventiva riguardo le interazioni online.

Per migliorare l’esperienza di gioco online dei propri utenti, prevenendo il più possibile interazioni tossiche tra i giocatori, Ubisoft e Riot Games uniscono le forze grazie all’iniziativa incentrata sull’intelligenza artificiale denominata Zero Harm in Comms.

In cosa consiste la Zero Harm in Comms?

Ubisoft e Riot Games fanno parte della Fair Play Alliance, una coalizione globale di professionisti e aziende del settore videoludico impegnati nello sviluppo e nella condivisione delle migliori pratiche per incoraggiare la nascita di comunità sane e interazioni piacevoli tra i giocatori nei vari titoli online.

Per inseguire il sogno di un mondo virtuale libero da molestie, discriminazioni e abusi, nasce la Zero Harm in Comms: una ricerca finalizzata alla creazione di un database e un ecosistema di identificazione, condivisi e trasversali al settore dei videogiochi, per raccogliere tutti i dati necessari all’addestramento delle IA. Grazie a questi database sarà possibile svolgere una moderazione preventiva con lo scopo di abbattere sul nascere la diffusione di comportamenti tossici tra le varie comunità online.

L’alleanza di Ubisoft e Riot Games

Grazie ai numerosi e diversificati titoli di successo di entrambe le case di sviluppo, il numero di utenti online sotto gli occhi di Ubisof e Riot Games è davvero enorme. Un potenziale assolutamente indispensabile per dare vita ad un database variegato in grado di catalogare ogni tipologia di giocatore e di comportamento, al fine di addestrare meglio i sistemi preventivi sfruttati dalle nuove IA.

Questo progetto è solo un esempio dell’impegno perpetrato ultimamente da svariate aziende legate all’industria dei videogiochi, oggi impegnate come non mai nell’assicurare interazione positive e inclusive tra i loro giocatori. Il progetto Zero Harm in Comms è ancora alle prime fasi di sviluppo, ma è sicuramente un’iniziativa che dimostra come il mondo del gaming stia velocemente cambiando.

This post was published on 19 Novembre 2022 15:41

Stefano Sergente

Nato nel 1993 tra le rive radioattive del Fiume Pescara, dopo aver studiato le antiche arti della sceneggiatura presso la Scuola Internazionale di Comics, decide inconsciamente di dedicare la sua vita alla scrittura. Tra le tante avventure intraprese ci sono diversi progetti cinematografici e fumetti brevi, tra i quali alcuni pubblicati con il collettivo Spaghetti Comics. Grazie all'educazione spartana impartita dai suoi fratelli maggiori, può vantare la fortuna di avere avuto un joypad del NES tra i suoi primi giocattoli, passione che ha portato avanti tutta la vita consumando pad di varie console, mouse, tastiere, occhi e mani.

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