Benvenuti ad un nuovo #Gamersdigest, recap delle principali notizie della settimana videoludica appena trascorsa. Oggi il digest sarà scritto dal caporedattore Graziano, quindi non aspettatevi il livello di qualità a cui Alessandro vi ha abituati nè i titoli perfetti 🙂
Ogni domenica alle 11.00 commentiamo il #Gamersdigest sul canale Twitch di Player.it! Passate a trovarci!
La notizia frizzantina della settimana è senza dubbio quella relativa alle nomination dei TGA/The Game Awards.
L’evento, considerato un po’ come il momento oscar del mondo videoludico, è l’ultimo grande evento dell’anno dove si annunciano videogiochi, si guarda a ciò che è uscito nei mesi e si premiano i titoli più meritevoli in diverse categorie.
La lista completa delle nomination si possono trovare a questo link e tra le più chiacchierate troviamo sicuramente Stray candidato al GOTY, COD MW 2 al best Action, Overwatch 2 al best multiplayer e altre follie del genere.
Rispetto al passato sembra che ci saranno delle lievi differenze: Geoff Keighley, patron della manifestazione, ha dichiarato a VideoGames.si che l’evento sarà più breve, così da soddisfare tutti gli spettatori che negli anni passati si sono lamentati per la natura annacquata della cosa.
I giochi che verranno mostrati durante il corso dell’evento saranno più di 50 e ci saranno diversi titoli completamente inediti: tutto il necessario per potersi aspettare un evento al di sopra delle aspettative e con un ritmo più serrato rispetto agli anni passati.
Tra previsioni e speranze inutile dire che gli occhi sono puntati su From Software per l’annuncio di un qualche tipo di DLC relativo ad Elden Ring, il titolo che più di tutti urla a gran voce GOTY tra quelli presenti in loco.
Hideo Kojima non ha mai nascosto di avere una certa passione per il mondo cinematografico, anzi; diverse sue produzioni prendono grande ispirazione dalla settima arte e il suo ultimo gioco, Death Stranding, prevede un cast di personaggio proveniente esattamente da quell’universo lì.
Quest’anno, durante il ritiro di un premio dedicato all’importanza del suo lascito culturale agli Anan Awards in Giappone, Hideo Kojima ha annunciato di essere interessato ad entrare direttamente tanto nel mondo della produzione cinematografica quanto nel mondo della produzione musicale.
Durante il corso degli anni il game design giapponese non ha di certo nascosto i suoi contatti con il mondo della cinematografia: registi di caratura internazionale come Guillermo del Toro o Nicholas Winding Refn hanno fatto capolino all’interno di Death Stranding mentre è noto il rapporto di fiducia e amicizia tra il designer e Jordan Vogt-Roberts, regista dell’ancora in produzione film di Metal Gear Solid.
Durante la cerimonia di premiazione Kojima, dopo aver scherzato sull’essere la figura più anziana all’interno della premiazione, ha pubblicamente reiterato il suo desiderio di voler espandere i propri progetti anche all’interno dell’universo filmico e musicale.
Sebbene quest’ultimo campo possa cogliere impreparati i più, gli appassionati saranno ben consci dell’attenzione con il quale l’autore ha sempre cercato di scegliere tappeti musicali adatti alle sue opere: dalla moltitudine di musicassette di Metal Gear Soldi V: The Phantom Pain alla colonna sonora dei Low Roar (il cui frontman ci ha recentemente lasciati) per le desolate avventure di Sam Porter Bridges.
La dichiarazione prosegue sul solco tracciato quando, a novembre dello scorso anno, Kojima Productions annunciò di aver aperto una divisione Losangelina dell’azienda dedicata al mondo di serie televisive, film e musica.
Purtroppo per i giocatori di vecchia data tecnologie come blockchain e NFT continueranno ad aleggiare sul mondo dei videogiochi ancora per un po’.
A maggio 2021 il colosso videoludico nipponico ha depositato un brevetto chiamato tracking unique in-game digital assets using tokens on a distributed ledger: un nome complicato per indicare un sistema che permette la tracciabilità dei beni digitali all’interno dei videogiochi playstation.
Nonostante il brevetto abbia più di un anno sulle spalle solo recentemente Gamesual ha indagato nella faccenda in seguito alla pubblicazione di un brevetto relativo proprio a questo sistema. L’analisi di Gamesual ha cercato di descrivere quello che sembra essere il primo approccio alle tecnologie blockchain da parte di una major dell’industria.
Di che parla nello specifico questo brevetto?
Il sistema di Sony vuole introdurre all’interno del futuro videoludico un sistema per tracciare la distribuzione degli asset in gioco.
Per asset, a quanto pare, Sony intende tanto gli oggetti digitali presenti nei videogiochi (i cosmetici per intenderci) quanto oggetti digitali creabili dai giocatori (come registrazioni dei filmati di gameplay).
Il sistema di tracciamento in questione riesce nel suo intendo associando ad ogni cambio di stato dell’oggetto nuove informazioni, registrate poi all’interno di una blockchain che funge da registro.
Il brevetto parla anche della possibilità, per gli sviluppatori per creare licenze di scambio per permettere il commercio degli asset all’interno dei videogiochi, in maniera non distante da quanto fa già Steam con il suo mercato interno.
Ovviamente non ci sono annunci di alcun tipo da parte di Sony, che probabilmente sottotraccia sta già lavorando per poter includere questo genere di strutture digitali all’interno dei suoi prossimi games as a service; non è una novità che la compagnia nipponica abbia il desiderio di entrare nel settore dei GAAS con un titolo in grado di offrire revenue costanti e ROI importanti, un po’ come accade in tutto il mondo con prodotti come Fortnite, Genshin Impact e simili.
Il 16 Novembre è un giorno molto importante per il mondo dei videogiochi poiché corrisponde con il compleanno di Shigeru Miyamoto, leggendario game design nipponico che durante il corso della sua carriera ha contribuito a creare alcune delle più importante proprietà intellettuali di Nintendo e diversi dei titoli migliori della storia.
Ad oggi Shigeru Miyamoto ricopre il ruolo di Producer ed è di gran lunga l’elemento umano che più ha caratterizzato la crescita di Nintendo come azienda.
Partito come dipendente di R&D1 (una delle software house interne dell’azienda), nel giro di dieci hanno è diventato prima il boss di R&D4 e poi capo di EAD, team di sviluppo che ha inglobato tutta la forza lavoro dell’azienda per poi ri-frammentarsi in altri dieci team più piccoli.
Durante il corso della sua carriera Miyamoto salta avanti e indietro tra il lavoro di producer e quello di game director, arrivando a sviluppare titoli diventati oggi elementi fondamentali del tessuto videoludico moderno come Super Mario 64 o The Legend Of Zelda: Ocarina of Time o, nelle generazioni successive The Legend Of Zelda: Twilight Princess o Super Mario Galaxy.
Nel mentre non smette mai di seminare il suo genio in giro, lavorando ai concept e alle prime versioni di Nintendogs, Wii Fit o Wii Music.
Dopo la morte del compianto Satoru Iwata Nintendo mette Shigeru a capo del comparto creativo dell’azienda, allontanandolo (purtroppo per noi) da posizioni di carattere creativo. Al giorno d’oggi Shigeru lavora per portare i brand della grande N in altri universi come parchi tematici o film cinematografici, il tutto con un livello qualitativo degno dei videogiochi precedentemente citati.
Yuji Naka, co-creatore di Sonic e autore del mal ricevuto Balan Wonderworld, è stato arrestato poiché legato ad un caso di insider trading insieme a diversi altri ex dipendenti di Square Enix, il tutto in relazione al lancio del nuovo videogioco mobile di Dragon Quest.
I fatti in questione sono avvenuti tra Dicembre 2019 e Febbraio 2020, quando un gruppo di dipendenti al soldo di Square Enix approfittando delle informazioni riservate in loro possesso grazie al posto di lavoro, hanno acquistato un grande numero di azioni di Aiming, una piccola software house che da lì a poco avrebbe sviluppato Dragon Quest Tact.
Con il termine insider trading si va a definire la compravendita di asset finanziaria da parte di soggetti con accesso a informazioni riservate: un caso perfettamente ascrivibile al comportamento di Naka e soci.
Yuji Naka, dopo aver lavorato una vita in casa SEGA, è entrato all’interno di Square Enix durante il corso del 2018 in seguito all’annuncio di Balan Wonderworld.
La release di quest’ultimo, disastrosa sia in termini di ricezione critica e di successo al pubblico, ha poi incrinato i rapporti con lo sviluppatore.
Male male per l’aspetto visivo di Pokémon Scarlatto e Violetto.
Il nuovo capitolo di Pokémon è uscito da pochi giorni ma già l’internet si è riempito di video, GIF e immagini che ne mostrano lo sgangherato comparto tecnico tra bug, pop-in degli elementi a schermo e altre masnaderie.
Ecco un altro esempio, molto più esplicativo e diretto sulle performance pessime del gioco sia in handheld che in docked.
Le recensioni sembrano riflettere in massa le problematiche riscontrate lato tecnico, lasciando il metacritic del gioco sotto gli ottanta punti.
Noi di Player abbiamo cominciato a portare Pokémon solo a partire da venerdì sul nostro Twitch, complice anche la nostra Gaia intenzionata a catturare quanti più animaletti possibili.
Speriamo soltanto non incappare in troppe problematiche astruse come quelle che è possibile osservare dando un’occhiata alla grande quantità di video presenti in rete.
Le speranze per gli appassionati della saga sono legate all’arrivo di qualche patch in grado di migliorare come il gioco viene percepito (e fatto girare dalle console).
Flash news su trailer e annunci della settimana:
La settimana di Player.it è partita in maniera frizzantina, facendoci stringere il cuore in seguito alla lettura dell’intervista che Stefano Sergente ha fatto ad Andrea Gatopoulous, regista arrivato a Cannes con un cortometraggio legato a doppia mandata con Red Dead Redemption 2. A farci non-rincuorare ha pensato poi Domenico Ascione che ha scritto su The Bindind of Isaac uno speciale legato alla narrativa non esattamente alla portata dei cuori più teneri.
Fortunatamente poi le cose si sono alleggerite, in parte perché il buon vecchio Claudio Albero ci ha aiutato a trovare tutti i fiori nascosti dentro God Of War Ragnarok come frammento del suo lavoro di guida turistica videoludica, in parte perché Pietro Falzone ci ha fatto vedere come si comporta sul campo Bravery and Greed: un beat em up roguelite dalla grafica deludente ma dal gameplay che può riservare qualche soddisfazione.
In seguito agli annunci del TGA l’aria tra chi mastica videogiochi si è fatta pesante e, per quanto abbiamo provato con le unghie e con i denti a tenere il nostro Michele Longobardi calmo, alla fine ha sbottato e se n’è uscito con uno speciale sul tema: cosa vogliono fare da grandi sti’ TGA? Qualcuno riesce a capirlo?
Per rilassarci abbiamo pensato bene di leggere la recensione che Gaia Tornitore, la nostra piccola stella di Twitch e Tiktok, ha scritto dopo aver giocato l’ibrido JRPG/Farming sim di Square Enix ovvero Harvestella. Il risultato a quanto pare non è malvagio ma non è nemmeno un capolavoro; sicuramente il gioco avrà più riscontro di quello che ha avuto il battle royale su Final Fantasy VII ovvero The First Soldier, recentemente condannato a morte dall’azienda stessa. Il nostro Luigi Cianciulli, per l’occasione, ha deciso di scrivere un pezzo piuttosto emotivo sul tema che vi consigliamo di leggere.
Finalmente c’è anche qualcosa scritto dal nostro caporedattore (che sarei io), imbarcatomi nella bellissima missione di anteprimare Deadlink, un roguelite difficilissimo che è come Doom Eternal ma Cyberpunk. Rimaniamo sempre in tema di sparatutto in prima persona per parlare, però, dell’elefante nella stanza: Michele Giannini, eroe in corsia e non solo, ha recensito per noi la campagna single player di Call Of Duty Modern Warfare 2 (2022) e iniziando poi a lavorare su qualcosa che riguardi l’altro elefante nella stanza (ma di questo parleremo settimana prossima).
Questa settimana abbiamo anche avuto un gradito ritorno, sia in termini di redattori che di contenuti: Diego Del Buono, forte dell’assenza dal lavoro dovuta alla mai troppo chiacchierata pandemia, ne ha approfittato per recensire il set introduttivo di Pathfinder rimanendone piacevolmente stupito.
È andata un po’ peggio a Demetrio Scira che, invece, ha avuto la malsana idea di riguardarsi il leggendario film di Street Fighter uscendone vincitore per un pelo. Vi consigliamo il suo speciale sul film, assolutamente in grado di raccontare come a volte il mondo cinematografico faccia scelte assolutamente senza senso nel rappresentare i giochi di botte.
Andando avanti troviamo la splendida recensione di The Dark Pictures Anthology: The Devil In Me scritta dalla bravissima Alessandra Borgonovo, ottimo esempio di come scomporre un gioco per capirne i particolari più reconditi. Se invece i particolari sono riferiti alla narrativa in Enrica De Mauro alias Grumpydemma abbiamo trovato una specialista, specie per opere come Five Night At Freddy’s con i suoi inquietantissimi animatronics.
Mentre non guardavamo, comunque, Pietro Falzone ha preso ed intervistato gli sviluppatori di Umbral Core: un picchiaduro tutto italiano che sembra portare le atmosfere dark fantasy di titoli come Dark Souls all’interno del genere.
Per questa settimana è tutto.
Appuntamento a domenica prossima con il #Gamersdigest 47.
This post was published on 20 Novembre 2022 11:00
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