#GamersDigest 44 | I fatti della settimana

Benvenuti ad un nuovo #Gamersdigest, recap delle principali notizie della settimana videoludica appena trascorsa.

Ogni domenica alle 11.00 commentiamo il #Gamersdigest sul canale Twitch di Player.it! Passate a trovarci!

EA delle Meraviglie

loghi Marvel e EA
È nata una partnership

Gli ultimi AAA di Marvel sono stati sviluppati dagli ex studi occidentali di Square Enix (Marvel’s Avengers da Crystal Dynamics; Marvel’s Guardians of the Galaxy da Eidos-Montréal). Con la (s)vendita di questi studi ad Embracer Group, Marvel deve aver deciso che non era più aria di continuare la collaborazione con questi studi, e in settimana è stata svelata l’azienda con cui ha intrecciato una nuova relazione, che si preannuncia già focosa: il principe azzurro è stavolta interpretato da Electronic Arts, con cui Marvel ha stretto un accordo per la realizzazione di “almeno 3 titoli action-adventure da pubblicare su PC e console” (dal comunicato ufficiale).

In particolare, il primo di questi 3 titoli sarà un action game single-player avente come protagonista Iron Man. Lo sviluppo del gioco è affidato a Motive Studio, un team interno di EA noto ai più per essere artefice di Star Wars Squadron nonché il molto atteso remake di Dead Space. La narrativa di gioco sarà originale, dunque non adatterà fumetti o altri media pre-esistenti legati alla figura di Tony Stark. La squadra di Motive sarà capitanata dall’Executive Producer Olivier Proulx, il cui incarico precedente era – non certo a caso – proprio in Eidos-Montréal e proprio su Marvel’s Guardians of the Galaxy, di cui fu Senior Producer. Nonostante il cambio di studio, quindi, possiamo aspettarci una qual certa continuità tra i passati e futuri progetti videoludici Marvel.

Netflix continua a crederci

Nonostante i numeri sembrino darle torto, Netflix non è ancora pronta a dare forfait sul lato gaming, avendo anzi deciso di continuare ad investire nel settore: la compagnia ha infatti acquisito un ulteriore studio di sviluppo, Spry Fox, che va ad aggiungersi agli altri 5 che già possiede. Spry Fox è uno studio di Seattle specializzato in mobile gaming, che ha realizzato titoli a metà tra life sim e puzzle caratterizzati da grafiche pucciose, come Cozy Grove e Alphabear. Vedremo se questa strategia, che nel primo anno di vita non ha pagato, saprà dare i frutti che Amir Rahimi spera:

Il nostro viaggio nei videogiochi è appena iniziato, ma sono orgoglioso del lavoro fondamentale che abbiamo svolto per sviluppare la nostra capacità creativa interna, necessaria poter offrire ai nostri iscritti la migliore esperienza di gioco possibile, anche senza pubblicità e senza acquisti in-app, come parte integrante del loro abbonamento. Amir Rahimi, comunicato stampa Netflix – 31 ottobre 2022

Embracer invece ci crede di meno

logo di Onoma Studio
una lunga storia volge al termine

WTF?!?!?! Giusto un paio di Digest fa ho scritto del rebranding di Square Enix Montréal, uno degli studi acquisiti da Embracer di cui abbiamo accennato poco sopra, ribattezzato Onoma Studio. E ora verrà chiuso definitivamente, dopo poche settimane di vita.

E’ una mossa in controtendenza rispetto ai trend del settore: non perché non si usi fare riorganizzazioni interne degli studi, specie se appena acquisiti, bensì per la natura di questo studio specifico: Onoma Studio era infatti specializzato nel mobile gaming (sua la serie GO che ha visto giochi dedicati a Tomb Raider, Hitman e Deus Ex tra gli altri), il segmento di mercato su cui tutti i grandi player dell’industria stanno puntando con investimenti massicci (vedi anche notizia sotto). Pare invece che in questo caso sia avvenuto l’esatto opposto: team dissolto e 200 dipendenti licenziati, come riporta Kotaku riprendendo un articolo di Bloomberg. E dire che lo studio non stava certo con le mani in mano: sul sito ufficiale di Onoma (fintanto che sarà ancora accessibile) si possono vedere 3 titoli che erano in corso di sviluppo, e che a questo punto possiamo dimenticarci.

Sempre secondo la fonte di Bloomberg, l’intento di Embracer è quello di concertare le risorse nello studio di Eidos Montréal, che attualmente sta portando avanti diversi grossi progetti per cui serve personale: pare infatti che alcuni dipendenti di Onoma vi siano stati riallocati. In cantiere ci sarebbero sia un nuovo capitolo del franchise Deus Ex, sia lo sviluppo del remake di Fable, che era stato annunciato qualche anno fa ma su cui poi è calato il silenzio radio. Si tratterebbe in effetti di IP talmente importanti da richiedere tutto lo sforzo produttivo possibile, il che giustificherebbe la razionalizzazione dei costi operata da Embracer, che può comunque contare su altre divisioni totalmente focalizzate sul mobile, come DECA e Easybrain.

Microsoft Xbox Mobile Store

Oltre ad xCloud c’è un progetto di Microsoft specifico per il mobile

Mea culpa per non aver dato la notizia settimana scorsa, ma è troppo grande per non parlarne, anche se in ritardo: non è mai stato annunciato ufficialmente, ma Microsoft ha in cantiere la creazione di uno store mobile proprietario, da riempire con i titoli sviluppati dai propri studi interni ed in particolare da Activision Blizzard, sempre che ne vada in porto l’acquisizione.

Questo è quanto si legge in documenti difensivi che l’azienda di Redmond ha presentato al garante per la concorrenza inglese, che in questi mesi sta vagliando proprio l’operazione di M&A con la Grande Emme punta ad assorbire l’azienda di Diablo e World of Warcraft, giusto per non dire subito Candy Crush (c’è infatti anche King nel lotto, non dimentichiamolo). Eccone la traduzione di un passaggio, riportato da The Verge:

L’operazione porrà Microsoft nella condizione di poter creare un innovativo negozio digitale di videogiochi che operi su una gamma di dispositivi, compresi quelli mobili, grazie all’aggiunta del portfolio di Activision Blizzard. Basandosi sulle comunità già esistenti di giocatori di titoli di Activision Blizzard, Xbox cercherà di realizzare una versione di Xbox Store su misra per i dispositivi mobili, attirando i giocatori sulla nuova piattaforma. La migrazione degli utenti dal Google Play Store e dall’App Store sui dispositivi mobili richiederà tuttavia un importante cambiamento nelle loro abitudini di consumo. Microsoft spera che, offrendo contenuti appartenenti ad IP note e popolari, i giocatori saranno più propensi a provare la novità. Stralcio di un documento riportato da Tom Warren per The Verge – 19 ottobre 2022

La strategia di Microsoft, messa così nero su bianco, ha perfettamente senso: permetterebbe infatti il superamento dell’annoso problema delle royalties intascate dai proprietari degli store Google e Apple, da sempre oggetto di malcontento (utile ricordare il procedimento Apple-Epic tuttora in corso). Certo non mi è chiaro come l’ammissione di questa mira espansionistica su un ulteriore segmento di mercato possa aiutare l’ente britannico ad assumere un’opinione favorevole rispetto a questa operazione. Chiara è invece l’immagine che Microsoft cerca di dare di sé: un’azienda in procinto di entrare come “nuovo player” in un segmento in cui è stata finora poco presente, distogliendo l’attenzione dal mercato console che è quello realmente sotto le lenti d’ingrandimento dei regolatori europei (e non solo).

Basterà questo intortamento ad ovattare le grida d’allarme di un Jim Ryan in debito d’ossigeno? Ricordiamo infatti che il casus belli sollevato da Sony riguarda soprattutto il rischio di esclusività del franchise Call of Duty, che vanta numeri da capogiro sia su mobile che su console. Proprio su questo fronte Microsoft cerca di ribaltare l’accusa ed apparire come parte lesa, sottolineando il fatto che gli accordi siglati tra Sony e Activision Blizzard escludano per diversi anni la possibilità che i giochi di CoD siano pubblicati su Game Pass: questa tesi difensiva, ricorda sempre The Verge, è stata presentata all’attenzione dell’ente regolatore brasiliano, che recentemente ha dato il suo placet all’operazione di acquisizione.

Svedesi indiavolati

The Store is Closed, aspetto del negozio contestato da IKEA
Notte horror alla STYR

Un co-op survival game ambientato in un loop infinito centro commerciale infestato? Fantastico, kickstartiamolo subito! Ah no, c’è un problema: IKEA vuole fargli causa.

Questo è quanto accade nei confronti di The Store Is Closed, progetto videoludico ultra-indie sviluppato da una sola persona che risponde al nome di Jacob Shaw. Il povero Jacob si è visto recapitare un ordine di cease and desist, ovvero un intimazione di cessazione di un’attività che viene giudicata illegale. Nel concreto, IKEA accusa il programmatore di ledere l’immagine della catena di centri commerciali, di cui ha palesemente plagiato logo e colori. Le accuse sono dunque di pubblicità ingannevole e concorrenza sleale, secondo quanto raccontato dallo stesso Shaw a Kotaku.

Ovviamente il programmatore ha tutta l’intenzione di modificare gli elementi di gioco ritenuti sgraditi da IKEA: l’unico problema è che ha solamente 10 giorni di tempo per farlo prima che i perfidi svedesi intraprendano azioni legali nei suoi confronti. In una corsa contro il tempo, Shaw dovrà impiegare l’ultima settimana di kickstarter non per offrire migliorie ed aggiornamenti ai suoi backers, bensì per accontentare i capricci della multinazionale di turno. Che Shaw abbia palesemente attinto alla brand identity di IKEA è pacifico: come questo possa ledere gli affari di IKEA o danneggiarla economicamente, è qualcosa che i dirigenti dell’azienda dovrebbero spiegare; speriamo solo che scelgano di non infierire sul malcapitato…

VRooom VRooom!

Non spendete troppo a Natale, che poi non avete soldi per comprarlo

Sony ha finalmente svelato data di vendita al pubblico e prezzo di lancio del nuovo PlayStation VR2, il dispositivo di realtà virtuale di nuova generazione che soppianterà il suo predecessore, la cui libreria di giochi sarà peraltro incompatibile.

Come dichiarato sul PlayStation Blog da Isabelle Tomatis, Vice Presidente della divisione Brand, Hardware and Peripherals di SIE, il nuovo visore debutterà ufficialmente il prossimo 22 febbraio 2023. Oltre al bundle che comprende l’headset con cuffie stereo e i due Sense controller, a partire dallo stesso giorno sarà messa in vendita anche la stazione di ricarica per questi ultimi, venduta però separatamente. Infine, sarà disponibile un bundle che comprende l’headset, i Sense controller ed un voucher per scaricare la copia digitale di Horizon Call of the Mountain. Di seguito il listino prezzi dei 3 prodotti:

  • PlayStation VR 2 (headset + cuffie stereo + Sense controller): $549.99 / €599.99 / £529.99 / ¥74,980
  • PlayStation VR2 Horizon Call of the Mountain bundle (setup come sopra + voucher per scaricare il gioco): $599.99 / €649.99 / £569.99 / ¥79,980
  • Stazione di ricarica Sense controller: $49.99 / €49.99 / £39.99 / ¥5,480

In alcuni paesi si potrà preordinare il proprio visore direttamente dal sito PlayStation, ma fra questi non c’è l’Italia: da noi i 3 prodotti saranno disponibili tramite i consueti rivenditori autorizzati. Per festeggiare la notizia, Sony si è sbottonata anche sul fronte software, annunciando 11 nuovi titoli in sviluppo, che per comodità di riepilogo di seguito (cliccando sul titolo sarete portati al relativo trailer). Val la pena sottolineare che non si tratta di titoli di lancio:

  • The Dark Pictures: Switchback VR: Sviluppato da Supermassive Games, è uno spinoff – in salsa sparatutto su binari – della serie antologica horror The Dark Pictures: il gioco ci vedrà impegnati nell’esplorazione di mondi ispirati ai vari capitoli della serie, che visiteremo a bordo di una specie di otto volante infernale (vedere il trailer per credere).
  • Crossfire: Sierra Squad: si tratta di un FPS sviluppo da Smilegate, caratterizzato dalla sofisticata IA nemica e da un roster di ben 39 diverse armi.
  • The Light Brigade: è descritto come uno sparatutto tattico, con caratteristiche roguelike ed un ambientazione fantasy con tinte steampunk. È sviluppato da Funktronic Labs.
  • Cities VR – Enhanced Edition: i ragazzi di Fast Travel Games hanno adattato il loro celebre city builder per la realtà virtuale, che renderà ancora più immersive le nostre speculazioni edilizie.
  • Cosmonious High: Un po’ puzzle game, un po’ sandbox, condito da un mood umoristico ed una psichedelica ambientazione aliena, il gioco di Owlchemy Labs promette quel pizzico di follia che l’immersione del VR potrebbe rendere esponenziale.
  • Hello Neighbor: Search and Rescue: altro adattamento, stavolta con un capitolo ad hoc, del gioco di tinyBuild Games che vede impegnati ad investigare sul nostro minaccioso vicino con un’avventura stealth a tinte spooky, ma mai troppo seriosa.
  • Jurassic World Aftermath Collection: come il titolo suggerisce, si tratta dina riedizione del titolo survival horror sviluppato da Coatsink e pubblicato originariamente su Oculus Quest, comprensivo del capitolo-sequel rilasciato in origine sotto forma di DLC. Narrativamente il gioco si inserisce tra gli eventi dei film Jurassic World e Fallen Kingdom, e a livello di gameplay si configura come uno stealth con meccaniche hide-and-seek (non è stato pubblicato un nuovo trailer; quello linkato riguarda la recente versione Switch).
  • Pistol Whip VR: Si tratta di un titolo già rilasciato per la prima generazione di PS VR, ma che si presenterà in una versione potenziata in grado di sfruttare tutte le migliorie del nuovo hardware, dai feedback aptici dei controller al 3D audio. Quanto al titolo in sé, si tratta di uno shooter con meccaniche rhythm game, sviluppato da Cloudhead Games. Di questo si sa già che arriverà nel 2023.
  • Zenith: anche in questo caso si tratta di una versione potenziata di un titolo già uscito. Il gioco sviluppato da Ramen VR è forse il più noto (e che io sappia unico) esempio di MMORPG in VR, e su PS VR2 si preannuncia ancora più ricco di contenuti e rifinito a livello grafico. Sarà inoltre già disponibile al lancio del visore.
  • After the Fall: lo shooter cooperativo di Vertigo Games uscito a dicembre 2021 arriverà su VR 2 nel corso del 2023; il titolo ci offre un ambientazione postapocalittica, atmosfere horror e azione frenetica da condividere in sessioni di gioco fino a 32 giocatori, divisi in squadre da massimo 4.
  • Tentacular: se avete sempre sognato di essere una piovra gigante, ora potrete vivere questo sogno. Firepunchd Games porta su VR 2 la sua simpatica avventura oceanica usufruiremo dei nostri enormi tentacoli per aiutare (o disturbare) delle piccole comunità umane che vivono in un arcipelago in mezzo al mare. Tramite brevi missioni a meccaniche puzzle, dovremo risolvere rompicapi legati alla fisica o divertirci a creare scompiglio con sommo sconcerto degli abitanti del villaggio.

Bacheca annunci

Flash news su trailer e annunci della settimana:

  • Bodeville: è il nome di un nuovo studio creato da Alexia Mandeville e Bo Boghosian, entrambi fuoriusciti di Niantic. Il team ha dichiarato di essere al lavoro su due titoli che dovrebbero arrivare già nel 2023: saranno entrambi connotati da una forte componente narrativa, ma ancor non si hanno informazioni precise a riguardo. Qui il sito ufficiale, per ora a dir poco essenziale.
  • Marvel’s Midnight Suns: nuovo video per lo strategico di Firaxis, che introduce il personaggio giocabile di Ghost Rider, di cui sono mostrate le feat principali.
  • M&A: lo sviluppatore e publisher Frontier (noto per la serie di combattimenti spaziali Elite) ha acquisito Complex Games (sviluppatore del recente Warhammer 40,000: Chaos Gate – Daemonhunters, distribuito appunto da Frontier) scucendo sull’unghia 8.3 milioni di sterline, con la prospettiva di aggiungerne altri 3 al raggiungimento di determinati obiettivi.
  • Evil West: il TPS di Flying Wild Hog è in dirittura d’arrivo, uscirà il prossimo 22 novembre. Nell’attesa è stato pubblicato un nuovo video di presentazione della modalità cooperativa, che permetterà a due giocatori di portare avanti una campagna caratterizzata da opportuni bilanciamenti del livello di difficoltà. Insomma, possiamo aspettarci più nemici, e più agguerriti.
  • FromSoftware: da un documento finanziario di Kadowaka, parent company di FromSoftware, apprendiamo come quest’ultima abbia nella propria strategia commerciale quella di creare una divisione interna focalizzata sul publishing, divenendo in tal modo autosufficiente dal punto di vista della pubblicazione dei propri giochi. Una conquista che contribuirebbe a farle mantenere quel grado indipendenza economica che fa sempre il paio con la massima libertà creativa, componente alla quale sappiamo essere imprescindibile per il suo presidente Hidetaka Miyazaki.
  • God of War Ragnarök: un negozio ha rotto il day one vendendo copie del gioco con 2 settimane di anticipo. Santa Monica a ha twittato pregando i possessori di queste copie di astenersi dal rovinare la festa a tutti postando spolier sul web. Speranza probabilmente vana.
  • Harvestella: Il JRPG di Square Enix è disponibile da questa settimana. Per l’occasione è stato pubblicato un trailer di lancio.
  • Starfield: è uscita una piccola novità sul periodo di uscita del titolo. Matt Booty, responsabile di Xbox Game Studios, ha dichiarato che l’attesissimo gioco di Bethesda uscirà solamente dopo Redfall. Di quest’ultimo si sa che uscirà nel corso del 2023, ma non ancora quando precisamente. Ergo, possiamo aspettarci che Starfield per la fine dell’anno prossimo, o magari direttamente nel 2024.
  • Wo Long: Fallen Dynasty: pubblicato un nuovo video gameplay di 8 minuti che mostrano tutta la magnificenza del combat system del nuovo gioco di team Ninja, chiudendo in bellezza con un’accanita boss fight.

La settimana di Player

Non credo che questa settimana l’umanità abbia scritto qualcosa di più importante della recensione di God of War Ragnarök ad opera del titanico Claudio Albero? Io credo di no, infatti ci siamo ben guardati da scriverne altre.

In compenso vi abbiamo soffocato di così tante rubriche che avrete avuto a malapena tempo di leggerle tutte!
Apre le danze Domenico Ascione, che vi racconta come giocare a “L’Ombra di Mordor” dopo “Gli Anelli del Potere” vi permetterà di trovare numerosi punti di contatto tra le due produzioni, nonostante la distanza temporale (per non dire produttiva) che le separa; nel caso non siate ancora sazi di Halloween, è sempre il buon Domenico a suggerirvi 5 titoli per trasformarsi in un vero vampiro e, per rimanere in tema, anche 3 saghe storiche che nessun amante dei vampiri può perdere; infine, out of nowhere, ha analizzato anche il rapporto ventennale tra Harry Potter e i videogiochi.
Il tema horror è stato toccato anche da Michele Longobardi, che ci ha offerto interessanti di spunti di riflessione su Saturnalia e il folk horror italiano; da Alessandra Borgonovo, che ha sviscerato (tanto per usare vocaboli truculenti) la fantamedicina di Resident Evil Village offrendoci un identikit dell’infezione; e da Demetrio Scira, che ci porta in ambito crossmediale propinandoci una terrificante anatomia dei jumpscare.
Il qui presente vostro affezionatissimo ha messo insieme un po’ di dati numerici sul fatturato del mercato videoludico di quest’anno, che non è smagliante come quelli appena trascorsi: si può parlare di recessione in arrivo? Leggete e saprete!
Luigi Cianciulli, il nostro fido scrutatore degli abissi del mobile gaming, vi propone 2 strategici esagonali per cellulari che meritano di essere recuperati.
Il già citato (ma non lo è mai troppo) Michele Longobardi ha concluso la sua dissertazione iniziata la scorsa settimana con la seconda parte del suo approfondimento sulle 5 meccaniche che hanno rivoluzionato il videogioco.
Salvatore Montagnolo invece ci offre la prima parte di quella che si preannuncia essere una corposa retrospettiva storica su Insomniac Games: l’ammiraglia di casa Sony, raccontandone la nascita e la consacrazione ottenuta grazie al lancio di Spyro: The Dragon.
Pietro Falzone invece è andato a scambiare quattro chiacchiere con Dannol0 del collettivo di Spaghetti Showdown, per realizzare un’intervista a tema anime fighters, tra passione e community; ma il buon Pietro ha anche sfoggiato il suo lato più masochistico analizzando il sentimento di tanatofobia attraverso Dark Souls e Outward.
Nel frattempo Claudio Albero non è riuscito a riprendersi dalla sbornia di God of War, ed anzi ha continuato a battere il ferro pur di raccontarvi un simpatico aneddoto: quella volta in cui Ben Stiller è diventato Kratos.
Stefano Sergente invece preferisce le atmosfere del vecchio west, e infatti si è gettato a capofitto nella narrativa di Red Dead Redemption 2, invitandovi a compiere con lui un viaggio indietro nel tempo.
Il neoborbonico Pasquale Monniello ci spiega invece come, rendendo Napoli capitale del Regno, è riuscito a risolvere i problemi dell’Italia in Victoria 3.


Infine un po’ di mondanità. Quando ci sono occasioni pubbliche, Player.it non perde occasione di sfoggiare il suo miglior volto: parlo ovviamente di Gaia Tornitore, che ha redatto un bellissimo ed esaustivo reportage dal Lucca Comics 2022.

Per questa settimana è tutto.
Appuntamento a domenica prossima con il #Gam
ersdigest 45.