Benvenuti ad un nuovo #Gamersdigest, recap delle principali notizie della settimana videoludica appena trascorsa.
Questa settimana è stata più calda dell’intera Summer Game Fest, tra l’evento Nintendo, quello Sony (li trovate entrambi qui sotto) e il Tokyo Game Show, per il quale vi rimando invece al #Gamersdigest Speciale ad esso dedicato.
Square Enix entra ufficialmente nel mondo blockchain. Come? Diventando essa stessa un anello, o meglio un nodo, della catena Oasys, che prende il nome dall’omonima azienda che l’ha creata. Oasys si propone di essere una blockchain eco-friendly, e Square Enix ne diventa un tassello essenziale fungendo da nodo, il che significa che nei suoi server ospiterà una copia dell’intera catena ed aiuterà nelle operazioni di controllo e validazione della stessa, contrastando i tentativi di eventuali malintenzionati.
Oasys non è ancora aperta al pubblico: sarà lanciata ufficialmente entro fine anno con 21 nodi di partenza, con il chiaro obiettivo di un’espansione costante. Oltre a Square Enix ci sono altri big dell’industria del gaming a fungere da nodi, tra cui Bandai Namco, Sega, Ubisoft, le coreane Netmarble, Com2uS e WeMade, e la comunità play-to-earn Yield Guild Games.
Ma cosa può significare tutto questo? Se avete letto il mio approfondimento sul Metaverse, potreste già intuire una possibile risposta: creare un ecosistema ludico condiviso tra più compagnie, in cui sia possibile creare, ottenere e scambiare beni digitali (asset grafici, oggetti di gioco e chissà cos’altro) validati sotto forma di NFT, dunque venduti e comprati secondo leggi di domanda e offerta comuni a qualsiasi altro tipo di mercato. Un metaverso videoludico, magari reso ancor più immersivo dalle future generazioni di dispositivi VR, in cui i singoli utenti possano essere produttori oltre che consumatori, secondo le logiche USG e pay-to-earn che iniziano a fare capolino nell’industria.
Sebbene potrebbe volerci ancora qualche anno prima di veder realizzato qualcosa di così compiuto, aziende come Square Enix sembrano fare sul serio, e non risparmiarsi in impegno profuso: d’altronde il CEO Yosuke Masuda era stato molto chiaro già nella lettera pubblica di inizio anno, in cui aveva sottolineato la propensione dell’azienda ad esplorare sempre più questo ambito nei prossimi anni. La (s)vendita degli studi occidentali a Embracer Group sembra proprio rientrare nell’ottica di una riallocazione delle risorse in questo senso, così come la creazione di una divisione ad hoc all’interno della compagnia (la Blockchain Entertainment Business Division, inaugurata a inizio anno).
Che tutto ciò porti allo sviluppo di videogiochi belli e divertenti da giocare, è tutta un’altra questione…
Showcase corposo quello di Nintendo, che in settimana ha rilasciato una succosa sfilza di annunci, vediamoli:
Lo sviluppatore BlackMill Games, creatore della serie WWI, è stato acquisito da Focus Entertainment. In questo modo lo sviluppatore francese introduce in scuderia uno specialista dello shooter a sfondo storico, che costruisce ogni suo gioco a partire da una meticolosa ricostruzione ambientale in grado di riprodurre fedelmente tanto i paesaggi quanto gli elementi umani, specialmente la dotazione militare degli eserciti impegnati sui vari fronti della prima guerra mondiale. Attualmente la serie è composta da Verdun (2014), Tannenberg (2017) e Isonzo (2022), l’ultimo dei quali è appena uscito e permette di rivivere le principali fasi del conflitto sul fronte italiano.
Il distributore francese, che negli ultimi anni ha fatto molto shopping di aziende, si trova ora con un portfolio di sviluppatori piuttosto diversificato, che comprende Deck 13 (Lords of the Fallen), Streum On (Necromunda: Hired Gun) e Dotemu (Windjammers 2) passando per Leikir Studio da cui si attende con impazienza Metal Slug Tactics. L’intenzione della compagnia, nelle parole del suo chief content officer Yves Le Yaouanq, è di costituire un collettivo di studi di competenze varie, che possano fornirsi supporto a vicenda e collaborare a produzioni innovative:
Stiamo cercando di creare qualcosa di simile ad una Federazione di studi e talenti, con particolare attenzione ad istituire importanti sinergie: ad esempio uno studio specializzato in RPG potenziato da un altro con grande esperienza sulla narrativa; uno studio specializzato in FPS che usufruisce dell’esperienza di un altro fissato col roguelike, uno studio che usa il motore progettato da un altro e, perché no, un gruppo di studi interni che collabora alla creazione di un progetto folle. (…) Prediamo in considerazione solamente studi e talenti che pensiamo possano rimanere a lavorare con noi sul lungo periodo.
Yves Le Yaouanq intervistato da Christopher Dring per Gamesindustry – 19 maggio 2022
In questo nuovo showcase, succinto come al solito, Sony ha mostrato alcune novità in sviluppo per PS5, compresi un paio di giochi per il VR 2 in uscita il prossimo marzo. Di seguito l’elenco completo degli annunci:
Il giorno successivo allo State of Play, nell’imminenza del TGS è andato in scena l’RGG Summit 2022, evento dedicato per l’appunto al franchise Yakuza, nome internazionale di Ryu Ga Gotoku (“Like a Dragon”, letteralmente. A tal proposito vedi la notizia successiva). Nel lungo panel, tra una chiacchiera e l’altra (qui il video completo se vi interessa) gli sviluppatori dell’omonima divisione Sega hanno fatto un paio di annunci in aggiunta a quel Like a Dragon: Ishin! già svelato nel corso dell’evento Sony.
Il primo annuncio riguarda Like a Dragon Gaiden: The Man Who Erased His Name, un episodio collaterale alla serie principale che vede protagonista Kiryu, eroe dei primi due titoli e da sempre tra i personaggi principali. Nel gioco Kiryu sarà impegnato a cercare di crearsi una nuova vita nel più completo anonimato, ricorrendo all’identità fittizia di Joryu. Qual è lo scopo delle sue azioni? Per saperlo non resta che aspettare l’uscita del gioco, che si preannuncia un ritorno alle meccaniche più propriamente action dei primi capitoli della serie. Il gioco arriverà nel corso del 2023.
Il secondo annuncio riguarda Like a Dragon 8, nuovo capitolo della serie principale e seguito diretto del precedente Yakuza: Like a Dragon. Proprio come il settimo capitolo, anche questo sarà un RPG dalla profonda componente narrativa, e permetterà di vestire i panni sia di Kiryu che di Kazuga, i due protagonisti della serie. Per questo gioco dovremo aspettare un po’: arriverà nel 2024 su PC (Steam e Windows Store), PS4/PS5, Xbox Series X|S e One.
Al di fuori del summit Sega ha inoltre annunciato l’arrivo su Steam di Judgment e Lost Judgment, i due spin-off investigativi sviluppati sempre da RGG. Entrambi sono disponibili già da questa settimana. Si possono acquistare separatamente o in bundle nella Judgment Collection, che comprende anche il DLC The Kaito Files.
E c’è un ultimo annuncio che merita un paragrafo a parte.
… ma d’ora in poi saranno solo Like a Dragon. Del resto è proprio questa la traduzione di Ryū ga Gotoku, nome della serie action-RPG di Sega, sviluppata dal team omonimo. Al tempo della distribuzione in occidente del primo capitolo della serie, si preferì esportare il gioco con un titolo internazionale che facesse più presa all’estero: fu così che nacque Yakuza, uscito nel 2005 su PlayStation 2. Da allora la serie ha continuato a mantenere questa doppia nomenclatura a seconda del mercato di riferimento.
Un passo avanti si è compiuto con l’a pubblicazione del settimo capitolo principale della serie, intitolato in occidente Yakuza: Like a Dragon (2020). Ora, a corredo degli annunci dei nuovi giochi esposti qui sopra, Sega ha annunciato che il nome della serie sarà finalmente unificato a partire dal prossimo Like a Dragon 8.
Triste epilogo per Babylon’s Fall, che dopo un lancio fallimentare è arrivato al capolinea in meno di un anno: lanciato il 3 marzo 2022, sarà ufficialmente dismesso il prossimo 27 febbraio 2023, dopo aver sofferto 9 mesi di recensioni pessime e server di gioco deserti.
Clamoroso buco nell’acqua dello sviluppatore Platinum Games, il gioco sarebbe dovuto essere un action-RPG online all’insegna del combat system tecnico, che avrebbe fatto la gioia di qualunque appassionato di hack’n’slash virtuosistici. Invece il progetto è stato pesantemente ridimensionato, fino a presentarsi il giorno dell’uscita in uno stato ben lontano da quello che era stato pubblicizzato. Nonostante il supporto post-lancio costituito dal rilascio di 2 stagioni di eventi e contenuti aggiuntivi, il titolo non è riuscito a recuperare il terreno perduto ed ha subito un’inarrestabile emorragia di giocatori (a maggio si è registrato il picco negativo con un solo utente collegato).
Da qui la decisione inevitabile di chiudere i battenti, come annunciato dal publisher Square Enix in un comunicato ufficiale, che assicura il rilascio di tutti i contenuti della seconda stagione, ma nessun nuovo update:
…con profondo rammarico vi annunciamo che termineremo il servizio di gioco il prossimo 27 febbraio 2023. Di conseguenza cancelleremo anche gli update maggior che erano stati programmati. (…) la Stagione 2 durerà fino a martedì 29 novembre 2022, com’era previsto, e inizierà la stagione finale (…) il periodo in cui potrete riscattare le ricompense ottenute nella Stagione 2.
Square Enix, comunicato di chiusura di Babylon’s Fall – 13 settembre 2022
Partiamo come sempre dai nuovi giochi arrivati in redazione.
Simone Mauro si è divertito a scorrazzare con i trenini di Railbound, o quantomeno si è ingegnato a mettere insieme i convogli per farli partire! Se volete sapere quanto ha da offrire questo puzzle game leggetevi la sua recensione.
Alessandro Colantonio ha messo le mani su Sunday Gold, un sorprendente ibrido tra RPG e punta-e-clicca con un’estetica da fumetto. Scoprite di più nella sua recensione.
Luca Di Bari ha provato per voi Two Point Campus, lo university builder erede spirituale di Two Point Hospital. Quanto ha da offrire questo nuovo simulatore agli appassionati dei gestionali? Lo scoprirete leggendo la sua recensione, ovviamente!
Infine, Diego Del Buono ha imbracciato il fucile spara-vernice e si è gettato a capofitto nella prova di Splatoon 3, uscendone più… colorato che mai. A sentir lui si tratta di un titolo da avere assolutamente. Non ci credete? Allora leggete la sua recensione, malfidenti che non siete altro!
Ma basta con queste recensioni, parliamo degli articoli che rendono noi di Player i migliori redattori dell’universo conosciuto. Nonché i più modesti.
Alessandro Colantonio ha preparato una dettagliatissima anteprima di Warlander, il nuovo MOBA in salsa medievale sviluppato da Toylogic e distribuito da Koch… pardon, volevo dire PLAION (non mi abituerò mai). Leggetela se volete scoprire tutto su questo battle royale che mischia strategia a caciaronaggine.
Con la mania di protagonismo che lo contraddistingue, il Colantonio ha anche sfornato una guida su tutti i codici spogliatoio di NBA 2K23. Cosa voglia dire non lo so, ma sembra una cosa sporca.
Ma non è finita! Non avendo nulla di lontanamente simile ad una vita sociale, il Cola ne ha approfittato per farsi mandare a Salerno a spese della redazione, e scrivere un bel report sul FantaExpo 2022, convention per nerd e affini giunta al decennale della sua esistenza.
Ed eccoci al mio momento preferito del Digest, quello in cui posso scrivere Simone Alvaro “Guybrush89” Segatori, e posso pure metterlo in grassetto: l’esimio, come si può intuire dal nickname, è una groupie di Ron Gilbert, e non ne fa mistero nella suo recap della storia di Monkey Island 1 e 2, per prepararci nel corpo e nello spirito all’uscita ormai prossima del nuovo episodio, Return to Monkey Island.
Salvatore Montagnolo vi offre invece una riflessione sulle difficoltà del mestiere di redattore, inaugurando la rubrica #BehindTheDesk con un articolo in cui sostiene che anche un casualone come lui ha le carte in regola per fare il redattore. Ma non insultatelo a priori, prima andate a leggere il suo pezzo!
Michele Longobardi è rimasto così male per la pietosa conferenza Konami durante il TGS che ha voluto gridarlo al mondo intero… o quantomeno a voi lettori di Player che ora potete leggere il suo sfogo e offrirgli una spalla su cui piangere.
Per fortuna il Longo non è tipo da abbattersi troppo, soprattutto se si fa una partita a qualcuno dei suoi amati indie. Gli piacciono tanto da aver scritto una articolo per la rubrica #Indie, in cui vi parla di cinque autori che non ne sbagliano uno.
Ma non è tutto perché…
Forse lo avrete già visto comparire embeddato qua e là nel sito, ma nel caso vi foste persi la notizia vi annunciamo con gioia che siamo sbarcati sulla piattaforma di streaming più famosa al mondo, almeno per quanto riguarda il gaming. Veniteci a trovare, followateci, subbateci, donateci i vostri averi e anche quelli dei vostri genitori, che tanto non ne hanno bisogno. Non quanto noi, almeno.
Per questa settimana è tutto.
Appuntamento a domenica prossima con il #Gamersdigest 38.
This post was published on 19 Settembre 2022 12:00
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