A San Jose, California, un pubblico di oltre seimila spettatori ha assistito alla presentazione delle primissime novità dell’Apple WWDC 2018: la Worldwide Developers Conference.
Molte delle dimostrazioni sono state focalizzate sulle innovazioni nel campo della realtà aumentata, sulle novità in ambito Apple TV, e soprattutto su macOs Mojave e iOS 12.
La Worldwide Developers Conference di quest’anno si tiene nel McEnery Convention Center di San Jose, CA, dal 4 all’8 Giugno; si tratta di un evento riservato agli sviluppatori, quindi non aperto ai comuni mortali. Nel corso dell’apertura verranno presentati nuovi sistemi operativi per gran parte dei device del colosso di Cupertino, una nuova versione di Siri e tantissime nuove possibilità per sviluppatori di app di terze parti.
Le parole di Abhay Parasnis, Executive Vice President & CTO di Adobe, sono piuttosto chiare. Dal palco dell’Apple WWDC 2018, infatti, Parasnis ha ribadito che la realtà aumentata è una tecnologia incredibilmente importante per il nostro futuro, e che Apple ARKit è la piattaforma più gettonata da parte degli sviluppatori.
Nella dimostrazione live una chitarra elettrica Fender è stata presa da un annuncio e, con un semplice drag & drop, è stata trasportata nel mondo reale con dimensioni e proporzioni accurate e realistiche. Lo stesso può essere applicato alle animazioni compatibili.
Oggetti tridimensionali nella realtà aumentata? Ora si può.
Immaginate di poter vedere come starebbe una Fender in un angolo del vostro soggiorno.
Dai, possiamo quasi provarci i vestiti da acquistare senza uscire di casa.
Ci siamo quasi. Dita incrociate, cari lettori. Dita incrociate.
L’obiettivo di Apple, ora, è portare la realtà aumentata in tutta l’esperienza iOS.
Grazie a rendering ultra-realistici, face-tracking migliorato, riconoscimento di oggetti 3D e con le ultime migliorie presentate, gli utenti iOS avranno esperienze di realtà aumentate prolungate e condivise con gli amici.
Già, perché il vero target è la MUAR: multi-user augmented reality.
Immaginate di condividere un ambiente virtuale con gli amici, in tempo reale e ciascuno con la propria prospettiva. Quale miglior dimostrazione, per la realtà aumentata multi-utente, di una partita di una sorta di ping pong coloratissimo?
L’accuratezza delle misure è fondamentale per la realtà aumentata, e per questo il nuovo Apple ARKit2 è stato ideato in modo da permettere misurazioni semplici, immediate e precisissime. Grazie all’integrazione con una speciale app di iOS, sarà possibile misurare oggetti tridimensionali con un semplice tap & drag, ma non è tutto: la dimostrazione live ha mostrato la possibilità di rilevare automaticamente figure geometriche, come ad esempio dei rettangoli, e di misurarli automaticamente con grande precisione.
Altre simpatiche possibilità offerte da ARKit2 ce le illustra Martin Sanders, Director of Innovation di Lego: con ARKit2 le possibilità creative si moltiplicano oltre il mondo fisico.
Il Lego Creator Set è stato migliorato e integrato con la realtà aumentata, e sfrutta il riconoscimento degli oggetti 3D per animare le costruzioni e migliorare il creative play.
Potremo entrare dentro gli edifici costruiti, giocare con gli amici per realizzare vere e proprie città i cui abitanti che vivono le loro vite nei nostri dispositivi, con tanto di emergenze: un incendio da spegnere con gli autoveicoli e gli elicotteri dei Vigili del Fuoco, ad esempio. A incendio spento, inoltre, scatta l’achievement che sblocca altri mezzi.
Ma non è tutto: sarà possibile salvare nel set Lego il mondo virtuale così creato, e caricarlo quando si vuole per continuare a giocare, da soli o con gli amici.
I need this because of reasons.
Niente nuovo hardware, ma tante novità software per iPhone dall’Apple WWDC 2018. Un esempio? La ricerca di immagini in base a categorie, tag, persone importanti, località oppure “oggetti” riconosciuti dal software, come ad esempio auto, fiori, cani, eccetera.
In iOS 12 la ricerca inizia ancora prima di iniziare a digitare: non mancano i suggerimenti per le chiavi di ricerca e la possibilità di effettuare ricerche incrociate, e tanti altri modi per catalogare le nostre foto in base all’occasione (escursioni, vacanze, concerti, eventi sportivi), al luogo (musei, locali, eccetera) e alle persone -per noi- importanti inquadrate nello scatto.
La nuova tab “For you”, inoltre, ci suggerirà di condividere le nostre foto migliori con gli amici presenti alla serata in un locale, al concerto a cui abbiamo assistito, all’evento a cui abbiamo partecipato, e così via. Questi reciproci suggerimenti ci permetteranno di completare il nostro album della serata con le foto migliori scattate da tutti i partecipanti. La stessa tab ci farà vedere anche alcune delle nostre foto-memorie e le fotografie scattate in quello stesso giorno degli anni precedenti. Carino, no?
Quando il machine learning incontra Siri, nasce una nuova feature: Siri Shortcuts.
Semplici comandi vocali per avviare una serie di azioni preimpostate o addirittura automatizzate dall’assistente vocale, che impara le nostre abitudini e ci suggerisce autonomamente le azioni che è più probabile che vorremo effettuare, ancor prima di richiederle tramite comando vocale.
Uscendo di casa potremo avvisare Siri che ci stiamo recando al lavoro, e lei ordinerà il nostro caffè preferito direttamente dal lock screen, poi attiverà il Tile per farci trovare subito le chiavi dell’auto poggiate chissà dove, in seguito ci informerà sul traffico, imposterà la nostra adorata stazione radio e attiverà la navigazione.
Gli utenti potranno creare le proprie Shortcut personalizzate con un semplice drag & drop. Un’altra chicca: l’integrazione delle shortcut con le altre app.
Qualche esempio?
“Siri, surf time!“. Vedremo le previsioni meteo e il surf report, verrà impostato un reminder per la crema solare e partirà il navigatore per la spiaggia.
“Siri, piano di viaggio“, e l’integrazione con Kayak ci darà subito i dettagli dei voli di cui abbiamo acquistato i biglietti, la prenotazione nell’hotel, gli indirizzi, eccetera.
“Siri, torno a casa“, e lei ci mostrerà il percorso più breve e l’ETA, avviserà chi di dovere, imposterà la temperatura del riscaldamento o dell’aria condizionata, e metterà la musica giusta per accoglierci a casa dolce casa. Magari su uno smart speaker.
Altre novità, stavolta nel campo dell’informazione e della dis-informazione.
Apple News riporterà notizie personalizzate e proveniente solo da fonti fidate e autorevoli, e ci sarà una selezione delle Top stories scelte da team editoriali Apple.
Per il settore finanziario, invece, è stata ideata la nuova app Stocks, che riporta un ventaglio di dati più ampio della versione precedente, come ad esempio l’andamento e la performance di tutta la giornata; Stocks sarà integrata con News, ovviamente con notizie pertinenti all’ambito business.
iOS 12, inoltre, porta Stocks anche sul più ampio display dell’iPad.
Nel corso della conferenza dell’Apple WWDC 2018è stato ribadito più volte che Mac rimane il nucleo di tutti i prodotti Apple, ed è stata sganciata la bomba: il nuovo macOS Mojave. Che no, non c’entra nulla con l’annuncio del nuovo capitolo della saga di Fallout.
Non è QUEL Mojave.
Oltre all’arrivo anche su Mac delle app News e Stock di cui si parlava poc’anzi, le novità principali includono i Desktop Stacks, che permettono di organizzare automaticamente il contenuto del desktop, per tipologia, data o tag. Niente più maelstrom di icone.
Altra aggiunta: il Finder avrà una modalità di visualizzazione gallery: una grande anteprima di immagini e file, e sotto le thumbnail del resto dei file. Una particolarità: ci sarà una barra laterale con la visualizzazione completa dei metadata delle foto.
Nella live sono stati mostrati anche il nuovo QuickLook con MarkUp integrato, che permette anche di apporre la propria firma digitale direttamente dall’anteprima, e una nuova modalità di content capture veloce e pratica: dallo screenshot alla registrazione video, facilmente integrabile in documenti e app di vario tipo.
Per chi preferisce il Mojave in versione notturna, con night stalker e cazadores un maggior contrasto rispetto a fotografie, presentazioni e documenti, è stata creata la Dark Mode.
Oltre a far riposare gli occhi e a rendere più gradevole il desktop dal punto di vista estetico, la Mojave Dark Mode è una manna dal cielo per i programmatori. Il codice sorgente su sfondo scuro è gorgeous, baby.
A proposito di roba cool: sul maxi-schermo dell’Apple WWDC 2018 abbiamo potuto apprezzare anche la funzione Dynamic desktop, che muterà leggermente lo sfondo e l’illuminazione del desktop in base all’ora del giorno o delle notte.
Uno dei maggiori punti di forza di Apple è la continuità tra i suoi dispositivi.
Per rafforzare ancora di più questo aspetto, ora c’è la Continuity camera: si potrà scattare foto o effettuare scansioni con l’iPhone, attivando la fotocamera dall’editor di documenti sul Mac e acquisendo l’immagine direttamente all’interno del documento.
In seguito verranno svelate altre novità nell’ambito dell’editing audio, video e foto.
Non è tutto Apple quel che luccica: è stato accolto con un applauso l’annuncio dell’arrivo su Mac, a breve, di Microsoft Office 365, Adobe Lightroom CC, Panic Transmit e Bare Bones BBEdit. App di terze parti andranno ad affiancare anche Home, l’app di Apple focalizzata sulla domotica, anch’essa in arrivo su Mac grazie a macOS Mojave.
Con i tempi che corrono, signora mia (Cit.), molto si è parlato di privacy e sicurezza: ora si dovranno concedere alle app le autorizzazioni anche per camera e microfono, che di default saranno negate così come per e-mail, backup, chat e cookie.
Qualche novità anche per Safari: oltre all’arrivo delle favicon sulle tab, durante la navigazione verranno disattivati i componenti aggiuntivi e i plugin relativi a commenti e like sui social, che facilitano il tracking del dispositivo. Potranno essere attivabili a parte, su richiesta da parte dell’utente.
Ma lo sforzo di Apple contro il fingerprinting non si ferma qua: con macOS Mojave per i tracker sarà molto più difficile identificare e tracciare i dispositivi sulla base di configurazione, font e plugin, come invece accade ora.
L’Apple WWDC 2018 ha portato tante modifiche e aggiornamenti per le app di casa Apple.
Voice Memo è stata semplificata e sarà disponibile anche su iPad, con supporto per iCloud.
iBooks diventa Books, perdendo la “i” nel redesign.
CarPlay, l’app per l’uso sicuro e responsabile dello smartphone in auto, supporterà anche app di terze parti per la navigazione.
E ancora: modalità non disturbare durante le ore dedicate al riposo notturno, per evitare di essere sommersi da una valanga di notifiche nel caso in cui ci si dovesse svegliare durante la notte; le notifiche arriveranno, ben raggruppate, quando suonerà la sveglia.
ScreenTime: un’app per tenere sotto controllo la nostra attività settimanale sull’iPhone. Ci dirà come è stato usato il dispositivo, in modo molto dettagliato: quali app abbiamo usato di più e a che ora, ma anche quale app invia più notifiche.
ScreenTime ben si sposa con AppLimits, pensata soprattutto per i bambini: potremo concedere un certo numero di tempo di utilizzo per ciascuna app, e impostare un intervallo di tempo, come ad esempio le ore notturne o quelle dedicate ai compiti, in cui magari sarà possibile utilizzare soltanto il telefono e le app educative. Potremo, inoltre, gestire meglio contenuti e privacy, e permettere l’accesso soltanto ad alcuni siti.
La novità principale per Apple Watch riguarda la funzione Walkie Talkie, con cui potremo scambiare messaggi vocali -con tanto di bip vintage- con alcuni contatti selezionati. Ci sarà anche la possibilità di indire gare e competizioni con amici che condividono le loro attività sportive, ad esempio.
Le app di terze parti arrivano anche su Apple Watch, e grazie a WebKit si potrà anche navigare in rete su questi device; altre novità riguardano l’arrivo di Apple PodCast su Apple Watch, e infine la possibilità di integrare la Student Card ID sul device.
Ampio spazio è stato dedicato a emoji e animoji, rese ancora più espressive grazie alla tecnologia Tongue Detection: in sintesi potremo trasformarci in animali che fanno le linguacce. Già, perché ora ci sono anche i Memoji: no, purtroppo non c’entrano i meme, ma si tratta di animoji personalizzate con le proprie fattezze -o quelle di altri-.
In quest’ottica sono state aggiunte nuove animoji, tra cui fantasma, koala, tigre e T-Rex, e questo simpatico (?) strumento è stato integrato praticamente ovunque. Ovunque.
Good news, everyone! Con iOS 12 sarà possibile creare FaceTime di gruppo con un numero spropositato di partecipanti: fino a 32, con buona pace delle connessioni mobili italiane. FaceTime, inoltre, è stato integrato con Messages: sarà semplice trasformare una conversazione di gruppo in un FaceTime di gruppo.
Facetime di gruppo con effetti e animoji personalizzate. Oh, gioia. Oh, gaudio.
Un dettaglio degno di nota: quando uno degli interlocutori parla, il relativo riquadro si sposta in primo piano e si ingrandisce automaticamente. Si potrà anche mettere manualmente in primo piano un interlocutore, qualora si desideri farlo.
Con tvOS 12 arrivano grandi novità su Apple TV 4K, con tanti contenuti sia 4K sia HDR su iTunes, che viene definita la più grande collezione di film 4K HDR. Degno di nota è l’upgrade gratuito a 4K HDR per tutti i contenuti idonei.
Grande scalpore ha suscitato l’arrivo di Dolby Atmos, in grado di avvolgere lo spettatore con suoni tridimensionali che riempiono tutta la stanza. Atmos si abbina perfettamente ai contenuti in 4K, e infatti Apple TV 4K risulta essere l’unico streaming player certificato per Dolby Vision e Dolby Atmos.
Le novità relative ad Apple TV includono anche la trasformazione di Sigle Sign-On, che già aveva ridotto a una le volte in cui è necessario effettuare il login per accedere ai contenuti disponibili, in Zero Sign-On: basterà essere sulla rete a banda larga del provider per sbloccare automaticamente, e in modo sicuro, tutti i contenuti e le app supportante, senza dover effettuare manualmente il login.
Dobbiamo ricordare che l’Apple WWDC 2018 è, fondamentalmente, un evento per sviluppatori. Se da una parte è stato ribadito che macOS e iOS NON verranno fusi, è stato anche annunciato un progetto che faciliterà l’utilizzo su Mac delle app native di iOS, tramite l’integrazione di parte di UIKit, framework di iOS, in AppKit, framework di macOS.
Dal 2019, quindi, gli sviluppatori potranno importare su Mac le app di iOS in un modo molto più semplice e agevole.
Si è parlato molto anche di Core ML 2, una suite di app per il machine learning che velocizzerà il processo di apprendimento del 30%, e di Metal, la collezione di API grafiche che permette di raggiungere le massime performance sulle moderne GPU.
A proposito di schede grafiche, grazie a Metal è stato introdotto il supporto per GPU esterne su Mac, particolarmente indicate per il rendering 3D, che permetterà di spostare gradualmente il carico di lavoro dalla CPU alla GPU esterna.
Speriamo bene e, tra le altre cose, attendiamo un’inversione di tendenza di quello che, ultimamente, è stato un costante aumento del prezzo delle schede video.
Last but not least, nel corso dell’Apple WWDC 2018 è stata presentata un’esperienza di immersive design all’interno del Creative Cloud: sarà possibile, ad esempio, utilizzare Photoshop anche per la realtà aumentata. L’editing in AR, insomma, è già qui.
Si potranno, infine, importare immagini, video e testi da Creative Cloud direttamente in un ambiente nativo di realtà aumentata. E questo è stato soltanto l’inizio dell’evento.
Sicuramente non abbiamo ancora visto l’ultima animoji del Mojave.
This post was published on 5 Giugno 2018 12:25
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