Deathloop sta arrivando, finalmente: a due anni dall’annuncio ufficiale all’E3 2019, la nuova creatura di Arkane Studios si prepara a sbarcare su PS5 e PC portando nel panorama videoludico 2021 un teso thriller basato su uno dei plot più affascinanti della fantascienza, il paradosso temporale.
Nei panni di Colt, eroe del gioco, dovremo infatti spezzare il vorticoso loop temporale che ci blocca sull’isola di Blackreef.
Per farlo potremo fare solo due cose: uccidere otto obiettivi sparsi nel mondo del gioco e, al contempo, tentare di evitare che la killer professionista Juliana ci uccida al fine di far ricominciare il loop.
Si tratta di un escamotage narrativo potente e affascinante, che più volte abbiamo trovato in romanzi e pellicole di genere, in grado di coinvolgere e portare a riflettere su molti spunti filosofici.
Oggi vi presentiamo quindi cinque film che, come Deathloop, mettono in discussione l’ordine dello spazio e soprattutto del tempo.
Pronti?
Iniziamo!
Uscito nel 1984, costruito sul tema dei viaggi nel tempo (e delle loro conseguenze) e sorretto da un tono rigoroso che solo James Cameron avrebbe potuto dare a una storia sulla carta banale, Terminator è uno dei più famosi fra i film che trattano il tema del paradosso temporale attraverso una vicenda d’azione serrata e brutale.
La trama è risaputa: in una notte come tante altre, a Los Angeles si sfidano un cyborg assassino incaricato di uccidere una giovane di nome Sarah Connor (Arnold Schwarzenegger) e un coraggioso soldato umano pronto a salvare la vita della ragazza(Michael Biehn).
Lo scontro sarà a colpi di fucile e di strani intrecci di epoche, e porterà a esiti straordinari: a essere in gioco infatti è la salvezza dell’umanità da una schiavitù crudele e spietata.
Uscito nel settembre 2020 dopo una lunga fase di limbo dovuta al Covid-19, Tenet, ultimo film di Christopher Nolan (Inception, la trilogia de Il Cavaliere Oscuro) è una pellicola che rielabora il tema dei viaggi del tempo in modo tanto originale quanto labirintico.
Inseguendo da lontano la struttura del film più famoso del suo regista, Memento, Tenet si propone come un thriller dai contorni fantascientifici in cui un manipolo di agenti segreti deve eliminare un’invenzione che, agendo sul tempo, rischia di alterare per sempre il suo ordine e, dunque, di compromettere l’esistenza del mondo.
Per quanto non legato al principio del “giorno che ricomincia da capo” proprio di Deathloop, Tenet è uno spettacolare esempio di come un racconto teso e improntato sull’action possa giocare sulla trovata delle linee temporali attraverso una sceneggiatura visionaria e costruita con cura.
Non il miglior Nolan, soprattutto rispetto ad altri suoi film degli ultimi dieci anni, ma un blockbuster godibilissimo con un cast corale che include John David Washington (figlio di Denzel), Robert Pattinson e Kenneth Brannagh.
Sebbene anche la trama di Looper, film del 2012 per la regia di Rian Johnson (Star Wars-Episodio VIII) sia lontana dallo schema da “giorno della marmotta”, in esso la presenza dei paradossi ha una funzione necessaria alla trama.
Joe è un killer professionista che ha un metodo di omicidio molto particolare: grazie a macchine del tempo illegali, criminali del futuro possono inviare indietro negli anni persone da uccidere per far sì che sicari come Joe facciano il lavoro sporco senza insospettire nessuno nel presente.
C’è solo un problema: con l’avvicinarsi del “futuro“, ogni killer deve prepararsi ad eliminare la versione matura di sé stesso, per cancellare ogni traccia della sua attività criminale.
Nel caso di Joe, la questione si farà rovente e rischierà di compromettere l’intero sistema.
A rendere il film ancor più interessante, due attori d’eccezione nel ruolo dei due Joe: Joseph Gordon-Lewit (Inception) e Bruce Willis (che non ha bisogno di presentazioni).
Classico film di fantascienza costruito con un budget esiguo e un’idea forte, Looper non è un film perfetto, ma dà un’idea della potenza del paradosso temporale come ingranaggio narrativo ancor oggi, dopo molti altri film sulla stessa lunghezza d’onda.
Cosa succede quando la formula da “Ricomincio da Capo” viene applicata a un film di Tom Cruise?
Semplice: nasce The Edge of Tomorrow, gigantesco kolossal miliardario del 2014 con il protagonista di Top Gun e con Emily Blunt.
Pianeta Terra, futuro (ancora una volta): i mimic, popolazione aliena extradimensionale, minacciano di conquistare il mondo, trasformando le città in campi di battaglia. Il maggiore Cage (Cruise) al suo primo scontro, viene ucciso da un nemico, ma si ritrova a vivere di nuovo le ventiquattro ore prima della sua morte, intrappolato all’interno di un misterioso loop temporale.
Bizzarro, dite voi? Tranquilli, è solo il plot di un gigantesco film di guerra che mette assieme trovate fantascientifiche, buoni sentimenti, eventi che si ripetono all’infinito e la faccia da eterno giovane di Tom Cruise. Non siamo ai livelli di grande cinema di fantascienza, certo, ma funziona, diverte e regala bei pezzi di cinema di intrattenimento.
Uscito nel 2010 per la regia di Duncan Jones (figlio di David Bowie e autore di altri fortunati film sci-fi), Source Code è una intrigante variazione sul tema del loop temporale, applicato a uno scenario action/thriller ben articolato.
Colter Stevens, militare statunitense, si ritrova a rivivere di continuo la sua morte a bordo di un treno nei pressi di Chicago, vittima di un attentato terroristico.
La sua è una vera e propria missione: l’esplosione che lo coinvolge è già avvenuta giorni prima, e Colter, per conto del governo, si ritrova a vivere nel corpo di uno dei passeggeri al fine di indagare sull’attentato. Il tutto grazie a una tecnologia avveniristica (il source code, appunto).
Per raggiungere il suo scopo Colter ha però solo pochi minuti, prima che l’esplosione avvenga e il loop ricominci da capo.
Sulla carta, le premesse di Source Code sono simili a quelle viste in The Edge of Tomorrow con Tom Cruise, ma sfruttate all’interno di una cornice thriller in una dimensione più umana, coinvolgente e per questo emozionante, grazie anche alle belle prove attoriali di Jake Gyllenhaal e Michelle Monhagan.
Il tema dei viaggi temporali e dei loro paradossi ha da sempre affascinato il cinema, la letteratura e, ovviamente, il videogioco.
Grazie al suo innovativo gameplay e alla potenza della next-gen, Deathloop promette di farci vivere una storia adrenalinica e spettacolare. Se però questo tipo di storie fanno per voi, e se non vedete l’ora di immergervi nel mood del nuovo gioco Arkane, allora potete iniziare con cinque film che fanno della tensione e dell’intrigo i loro tratti fondamentali.
Li avete visti tutti?
This post was published on 9 Luglio 2021 16:00
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