Magic Legends e Magic Arena, i loro problemi sono facce della stessa medaglia

Lo scorso 23 marzo Magic: Legends è stato lanciato in open beta sull’Epic Games Store, eppure è notizia di questi giorni la sua chiusura prematura, prevista per il 31 ottobre. Tutto questo accade mentre Magic The Gathering: Arena continua a macinare numeri e Wizards of the Coast sta per lanciare un’espansione cartacea e online ambientata in Dungeons & Dragons.

Eppure, anche MTGA sembra avere problemi sostanziali sul fronte della comunicazione e delle meccaniche, tanto da aver ridimensionato la sua prerogativa eSportiva. La domanda che ci siamo fatti oggi in redazione è la seguente: complessivamente, Magic se la sta passando bene nei suoi formati videoludici?

La fine prematura di Magic Legends

Magic: Legends era in sviluppo dal 2017 in casa Cryptic Studios, per il publisher Perfect World Entertainment in collaborazione con Wizards of the Coast. Il gioco è un action RPG online alla Diablo ambientato nel multiverso del famoso gioco di carte Magic: The Gathering. Il titolo sarebbe dovuto uscire prossimamente anche su PS4, Xbox One e altre piattaforme, ma si è arrivati alla drastica decisione di chiudere i server a fine ottobre 2021.

La decisione, arrivata all’improvviso, è stata diffusa su tutti i canali social con un comunicato di Steve Riscossa, leader di Cryptic. Lo sviluppatore fa sapere anche che tutti i contenuti acquistati in gioco dai partecipanti ai beta-test saranno rimborsati, mentre lo shop interno del gioco chiude già i battenti. Ci vorrà una settimana circa per iniziare i rimborsi, mentre nel frattempo la valuta di gioco verrà sostituita da una sua variante gratis.

https://twitter.com/BeAMagicLegend/status/1409934792074932226

La nostra visione per Magic: Legends ha mancato il bersaglio, ma siamo orgogliosi di ciò che abbiamo raggiunto. Grazie a Wizards of the Coast, abbiamo portato il Multiverso di Magic: The Gathering a un pubblico ampio e abbiamo esplorato nuovi angoli all’interno del classico genere action RPG. Abbiamo imparato diverse lezioni importanti lungo il nostro cammino, e le useremo per migliorare i futuri sforzi di sviluppo di Cryptic. Steve Riscossa

Il sentiment che si può leggere in giro su internet da parte dei giocatori sembra mettere in evidenza come l’azienda non abbia davvero mai ascoltato le richieste dell’utenza. Sulla carta un gioco in stile Diablo di Magic ha tantissimo potenziale, ma la visione di Cryptic si è scontrata fin dalla sua versione alpha con le aspettative dei giocatori, mai rispettate.

Nello specifico le maggiori richieste riguardavano uno schema di controlli più soddisfacente e più da action RPG, una presenza più folta di mob e una modalità di avanzamento nelle abilità meno legato al grinding e alla monetizzazione. Eppure, essendo il gioco in beta, Cryptic poteva incontrare le richieste dei giocatori e modificare la sua visione di gioco invece di chiudere tutto per sempre.

Resta da capire se la decisione terminare lo sviluppo del gioco arrivi da Cryptic, da Perfect World o da Wizards. C’è chi addirittura che ipotizza un fallimento nel raggiungere certi obiettivi qualitativi fissati da Hasbro, proprietaria di Wizards, ma si tratta di voci. A noi resta solo il rammarico di una buona idea sprecata.

MTGA fa fatica a essere un eSport

Magic The Gathering: Arena è il corrispettivo online del gioco di carte. Qui il formato Standard ruota come nel mondo reale e i piani di Wizards of the Coast erano proprio quelli di entrare a gamba tesa nel mercato degli eSport. Se da un lato MTGA sta continuando a convincere dal punto di vista di un gioco casual, dall’altro invece la sua dimensione eSportiva fatica a decollare.

Basti pensare che ci sono voluti secoli, agli inizi, per implementare una lista amici e una chat, come se la socialità non facesse parte di un circuito di gioco come Magic, un elemento fondamentale anche per qualsiasi altro tipo di videogioco che voglia funzionare online. Un altro problema che hanno esternato in molti, come approfondito da questo articolo di Powned, è l’inspiegabile mancanza di una modalità spettatore. Perfino Pokémon, ormai entrato in una dimensione competitiva da diversi anni anche se il suo design originale non prevedeva di diventare un eSport, ha implementato al suo interno la possibilità di vedere partite altrui.

Strano che in periodo di pandemia, con tutte le persone che hanno aumentato il loro tempo online, Wizards of the Coast non abbia concentrato i suoi sforzi nel rifinire gli aspetti di MTGA che l’avrebbero fatto diventare l’eSport che hanno sempre voluto creare.

A ciò si accompagnano poi evidenti problemi di comunicazione, come nel caso di un Qualifier Weekend di qualche mese fa: l’evento andava giocato in formato Standard ma nel secondo giorno alcuni giocatori si sono accorti che venivano accettati anche mazzi Historic. Wizards of the Coast ha cercato di ovviare al problema in maniera goffa e lenta, prima comunicando di “conoscere il problema“, poi intimando alle persone di non giocare con un mazzo Historic, e poi cancellando completamente l’evento e ogni risultato ottenuto anche ai giocatori che giocavano in maniera leale.

Tutte queste problematiche sono sfociate in un annuncio nefasto lo scorso 13 maggio: in vista del ritorno ai tornei cartacei, Wizards of the Coast ha ridotto gli eventi competitivi di Magic Arena come i Rivals e, di conseguenza, anche il montepremi. Le intenzioni dichiarate sono quelle di creare un nuovo circuito competitivo che allinei ancora di più le carte e la dimensione digitale a partire dal 2022, ma nei fatti, con tutte queste mancanze, si fa davvero fatica a considerare MTGA un eSport di qualità in questo momento.

I piani di Wizards of the Coast in questo caso sono assolutamente quelli di continuare a supportare MTGA, e ciò si evince anche dal ruolo di “pre-pre-release” che gli viene affidato con il lancio di nuove espansioni, e con i tanti eventi e tornei di gioco che vengono rivelati mensilmente. La decisione di lasciar perdere il circuito eSportivo attuale tuttavia è stata maldigerita dai giocatori di ogni estrazione sociale, e si spera che nel 2022 Wizards abbia pensato a qualcosa di più sostenibile, supportata magari da una comunicazione migliore e implementazioni legate al migliorare la dimensione eSportiva.

Altri progetti?

Wizards of the Coast ultimamente sta espandendo i medium su cui spalmare l’altra sua grande IP fantasy, Dungeons & Dragons, data la crescente e inarrestabile popolarità che il gioco di ruolo ha avuto nell’ultima decina di anni. La strategia serve anche ad aumentare i punti di accesso e il pubblico giocante e non si può dire che non si stia svolgendo un ottimo lavoro in questo senso in campo videoludico: pensiamo a Baldur’s Gate 3 o a Dark Alliance per citare le ultime uscite.

Per quanto riguarda Magic, da quanto abbiamo evinto sembra proprio che si faccia fatica a portare videogiochi che siano pienamente soddisfacenti legati al multiverso. MTGA funziona, ma ha problematiche importanti sul fronte eSport che andrebbero risolte subito, mentre le altre idee faticano a decollare o muoiono prima del previsto, proprio come Magic: Legends.

Forse è anche per questo motivo che Wizards ha deciso di affiancare sempre più le produzioni di D&D a quelle di Magic, prima con i moduli Planeshift e i Manuali, e ora con il set di carte Adventures in the Forgotten Realms. Ci sembra impossibile che le due idee convergano anche sul piano videoludico visto che già su quello narrativo non c’è alcun collegamento, come già dichiarato da Wizards of the Coast. Tuttavia ci auguriamo che sul piano comunicativo e della pianificazione chi si occupa di Magic possa apprendere qualcosa di utile per consegnare al mondo videogiochi degni dell’importanza che ha il gioco di carte che tutti amiamo.