Sony con le console portatili ha avuto fortune alterne. La PSP è stata tutto sommato un buon investimento, anche se le sue riedizioni spesso hanno fatto un buco nell’acqua, basti pensare al flop della PSP Go. Playstation Portable è stata una buona console portatile, anche se si portava dietro alcune grosse lacune, come l’assenza del secondo stick analogico. A livello di parco giochi, possiamo affermare che di ottimi titoli ne sono stati sfornati, ad esempio God of War: Chains of Olympus, God of War: Ghost of Sparta, Metal Gear Solid: Peace Walker, Patapon, Kingdom Hearts: Birth by Sleep. Certo, si sarebbe potuto fare meglio, ma almeno la PSP non ha subito la sorte della PS Vita.
La PS Vita è stata un totale fallimento, e non è riuscita a decollare quasi ovunque nel mondo. La piattaforma è stata relegata nel 2015 allo stato di “legacy device”, come spiegato ai tempi dal dirigente Sony, Andrew House. Un legacy device è, fondamentalmente, un dispositivo di supporto, non una console con una sua autonomia. All’inizio di quest’anno, è andata ancora peggio. Sony ha infatti confermato che la produzione delle cartucce finirà in Nord America e in Europa. Insomma, in linea generale, Sony ottiene risultati migliori con le console casalinghe, quindi, perché impelagarsi in progetti del genere? L’azienda non farà più console portatili? La risposta non è così scontata.
Il fallimento di PS Vita ha dato un colpo di mannaia alle aspirazioni di Sony nel campo delle console portatili? Va rimarcato che il 3DS ha ottenuto e continua ad avere un grande successo e ora lo Switch ha davvero un gran bel mercato, decretando la supremazia di Nintendo. Sony invece controbatte riscuotendo molto successo con le sue console domestiche. Perché, quindi, cercare di conquistare quella fetta di mercato per una terza volta, rischiando nuovamente grosso? Forse perché adesso c’è il modo di far convivere console casalinghe e portatili.
Il boss di PlayStation, John Kodera, ha accennato in un’intervista rilasciata a Bloomberg che la convivenza tra le due realtà potrebbe essere esattamente la soluzione. Kodera ha detto che la prossima console di Sony potrebbe essere “strettamente integrata” con i dispositivi portatili, anche se ha anche affermato che per ora è troppo presto per discutere delle specifiche a priori.
A mio parere, piuttosto che separare i giochi portatili dalle console, è necessario continuare a pensarci come un metodo per offrire più esperienze di gioco ed esplorare ciò che i nostri clienti vogliono dal portatile. Vogliamo pensare a molte opzioni.
Parlando di Ps Vita, Kodera ha anche affermato che Sony probabilmente continuerà a mantenerla “viva” fino al 2020 circa, almeno per il Giappone e i territori asiatici.
Mentre le vendite (spedizioni) di PS Vita per Europa e America sono finite, stiamo ancora continuando (le vendite) per Asia e Giappone. Ma alla fine, abbiamo deciso di andare in una certa direzione, concludere le vendite entro 2 anni (2020).
È chiaro dunque che per PS Vita ci sia poco altro da fare, ma è altrettanto chiaro che Sony abbia intenzione di rivedere i suoi piani in ambito console portatili. I programmi futuri non sono stati esplicitati, ma le dichiarazioni portano a una soluzione: una console ibrida come Nintendo Switch. D’altronde, una console “strettamente integrata” con i dispositivi portatili lascia spazio a poche altre elucubrazioni.
Voi lettori cosa ne pensate? Vi farebbe piacere vedere, un giorno, nei negozi una Playstation ibrida?
This post was published on 24 Maggio 2018 12:30
Shade Yellow porta il noir, il mistero, il giallo e il thriller nel sistema di…
Per il 24 dicembre 2024, giorno della Vigilia, la RAI ha rivoluzionato il suo palinsesto:…
Se hai la necessità di prelevare presso uno sportello bancomat con la Postepay, allora andiamo…
Fortnite annuncia la collaborazione del secolo: nel gioco di Epic Games arriva il fenomeno culturale…
Skype sta cambiando e il cambiamento più grande è la cancellazione di parte dei servizi…
La seconda stagione della serie tv dedicata al mondo dei videogiochi si farà: l'annuncio arriva…