Nel recente PDXCON, un evento digitale di Paradox Interactive, è stato annunciato l’arrivo di Victoria 3, un grand strategy game ambientato in epoca vittoriana che non si presentava sugli schermi dei giocatori da circa 10 anni. Non abbiamo ancora date ufficiali, ma nel frattempo gli sviluppatori hanno avviato un Dev Diary che illustrerà nel tempo le numerose componenti di gioco.
Il primo Dev Diary di Victoria 3 si concentra sui Pop, un abbreviazione di population (popolazione) che rappresenta un archetipo di una fetta di popolazione, o un personaggio vero e proprio. I Pop sono sempre stati il perno su cui ruotava tutto il franchise di Victoria, in passato Paradox aveva provato a trasporlo anche in Stellaris e Imperator: Rome. Anche in Victoria 3 i Pop sono la caratteristica principale del titolo, e stavolta faranno parte di un sistema di gioco molto più approfondito.
Per dirla nei termini di Mikael Andersson, Lead Game Designer di Victoria 3, i Pop sono il vero e proprio motore del Paese: lavorano nelle industrie, pagano le tasse, gestiscono le istituzioni e combattono le guerre. Nascono, muoiono, cambiano occupazione, emigrano. O, peggio… si organizzano, si arrabbiano e danno vita a rivoluzioni infruttuose per le proprie mire coloniali e industriali.
Victoria 3 utilizza lo stesso sistema di modelli dei personaggi di Crusader Kings III, permettendo di visualizzare i differenti tipi di Pop in tutta la loro tridimensionalità. Ma come funziona la gestione dei Pop con quella della nazione? Il giocatore è una singola persona a carico del governo della nazione, ma non può assolutamente intervenire direttamente sulla vita dei Pop. Ogni decisione presa dal giocatore sul suo Paese ha effetto su tutti i Pop che lo abitano, ed essi reagiranno in base ai loro interessi. La strategia del giocatore, dunque, oltre che nella politica estera, si concentra soprattutto in casa, nella gestione dei diversi appetiti della popolazione.
Ogni Pop ha una Professione, un aspetto che riflette i tipi di lavori svolti dalla fetta demografica. Le professioni determinano la classe sociale dei Pop e influenza i suoi salari, la sua forza politica all’interno del quadro del paese, e i gruppi politici che è più incline nel sostenere. Alcune delle professioni di Victoria 3 rivelate da Paradox Interactive sono i Capitalisti, gli Aristocratici, i Burocrati, i Funzionari, i Negozianti, i Macchinisti, i Lavoratori e i Contadini.
Un Pop è composto dalla combinazione tra la sua Professione, della sua Cultura, della sua Religione e del suo Posto di lavoro. In aggiunta, ogni Pop si distingue in Forza lavoro e Dipendente. I membri della forza lavoro mantengono operativi gli edifici e ricevono in cambio un salario, quelli che invece non possono essere ufficialmente assunti compiono lavori saltuari che garantiscono un piccolo reddito.
Le leggi promulgate dal giocatore possono influenzare entrambe le categorie di Pop, e a seconda delle diverse situazioni di gioco sarà più utile investire in questo o in quell’aspetto della società. Per esempio, abolendo il lavoro minorile la quantità di reddito dei Pop dipendenti diminuirà, ma aumenterà l’alfabetizzazione complessiva di tutti i Pop che potranno accedere in questa maniera a lavori più altisonanti. Oppure, dopo una guerra, ci potrebbero essere molti dipendenti tra i soldati senza un reddito sufficiente e potrebbe essere utile istituire delle pensioni per i veterani in modo da aiutarli a riprendersi economicamente.
Non abbiamo ancora una data certa per Victoria 3, ma siamo sicuri che sarà un’esclusiva per PC come quasi ogni altro videogioco strategico di Paradox Interactive.