Lo studio legale Joseph Saveri, specializzato in casi di antitrust e concorrenza, ha presentato una class action contro Sony Interactive Entertainment LLC il 7 marzo, accusando la società di monopolio della vendita online dei suoi videogiochi (qui l’annuncio sul sito ufficiale dello studio). Si tratta di “una causa proposta di più di un milione di individui in tutti gli Stati Uniti che sono stati sovraccaricati di miliardi di dollari sui loro acquisti di copie digitali di videogiochi attraverso il PlayStation Store”.
Questa è almeno la seconda causa intentata per conto dei fan della PlayStation per sostenere che Sony ha stabilito un monopolio sulla vendita di copie digitali di giochi per console PlayStation. Poiché i consumatori non possono più acquistare chiavi digitali per giochi PlayStation da rivenditori esterni, Sony può effettivamente fissare i propri prezzi sui titoli venduti attraverso il PlayStation Store senza alcuna concorrenza.
Proprio per questo, secondo la causa i consumatori che preferiscono acquistare copie digitali del loro gioco (come è sempre più comune oggi) sono stati “costretti a pagare un prezzo più alto per i giochi digitali PlayStation rispetto a quello che avrebbero in un libero e sfrenato mercato competitivo al dettaglio”.
Le cause citano specificamente una decisione del 2019 di Sony di fermare la vendita di codici di download digitali da parte dei rivenditori per i giochi PlayStation, che è stata riportata per la prima volta su Twitter tramite un memo trapelato da GameStop.
Prima di questo cambiamento, i consumatori potevano confrontare i prezzi sul PlayStation Store con quelli dei rivenditori come GameStop o Amazon e acquistare quello che aveva un prezzo migliore. Ora, i giocatori che cercano di acquistare una copia digitale di un titolo hanno una sola opzione, e Sony non ha alcun incentivo a corrispondere gli sconti offerti dai rivenditori terzi.
Questa pratica è diventata particolarmente impattante per i giocatori che possiedono una PlayStation 5 Digital Edition, poiché ora hanno solo una singola opzione per l’acquisto di giochi: il PlayStation Store.
Essenzialmente, entrambe le cause affermano che Sony ha danneggiato la concorrenza e tentato di imporre un controllo assoluto sul prezzario. Con più di una class action presentata contro di essa, Sony dovrà probabilmente rispondere presto delle sue politiche.
This post was published on 15 Maggio 2021 9:55
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