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Altre sei persone hanno lasciato lo staff di Google Stadia

Era solo notizia di ieri l’abbandono di John Justice, vicepresidente di Google Stadia e responsabile del reparto sviluppo prodotti dell’azienda. Pare che abbiano seguito il suo addio anche altri sei membri dello staff.

Google Stadia, dopo solo un anno di vita, ha ridimensionato il progetto a semplice fornitura di servizi per terze parti, chiudendo i suoi studi di sviluppo di videogiochi. Ne sono derivati tanti problemi come il licenziamento di molti dipendenti. Sembrerebbe ne sia scaturita anche la fuga di membri dello staff che a quanto si dice sono stati scontenti riguardo all’operato dell’azienda, a partire dal suo vicepresidente negli scorsi giorni.

Tale indiscrezione arriverebbe dal forum di Resetera, dove un utente ha notato che alcuni membri del personale di Stadia hanno preso posizioni agli Haven Studios di Montreal, in Canada, tra aprile e maggio. Tra questi figurano Corey May, ex capo dei servizi creativi e dell’editoria di Google Stadia, e Sebastien Puel, ex direttore generale di Stadia e ora co-fondatore di Haven Studios.

Jade Raymond

Perché proprio Haven Studios? Lo studio di sviluppo sarebbe stato creato proprio da Jade Raymond, ex dirigente responsabile di Stadia Games e veterana di Ubisoft (ha lavorato ad Assassin’s Creed, Watch Dogs e Splinter Cell). La famosa autrice di videogiochi aveva lasciato Stadia lo scorso febbraio in seguito alla chiusura dello sviluppo interno di videogiochi di Google. Secondo le recenti indiscrezioni Haven Studios starebbe lavorando per Sony, e i suoi ex dipendenti di Stadia sarebbero arrivati di recente a darle man forte.

Google nel frattempo sta proseguendo il suo supporto alla piattaforma di cloud gaming con buoni risultati. Al momento è ancora attiva un’offerta su Resident Evil Village, la stessa che ebbe un buon successo con Cyberpunk 2077, e sempre più videogiochi arrivano per gli abbonati di Stadia Pro.

This post was published on 5 Maggio 2021 19:04

Alessandro Colantonio

Game designer in erba e chitarrista a tempo perso. Nasce all'ombra del Vesuvio nel 1991, muove i suoi primi passi nel mondo dei videogiochi su un Windows 95 all'età di 5 anni, e diventa presto un Allenatore di Pokémon. Bazzica tra radio web e band durante i suoi studi universitari tra Napoli, Roma e Milano, si parcheggia nella fan-community di Pokémon Milennium dove instaura il suo regime dittatoriale da caporedattore, costruendo una macchina da recensioni e contatti e diventando inconsapevolmente PR. Oggi, oltre a prestare le sue dita a Player.it per articoli, recensioni e approfondimenti, figura anche come streamer di Twtich, content creator di TikTok e PR abusivo. I suoi generi preferiti sono i gestionali, gli strategici, i tattici e i GDR. Ma essendo un accumulatore seriale di videogiochi, cerca sempre di giocare ogni titolo che gli capita sotto mano. Ha una perversione per le pratiche fandom, i cani e la birra artigianale. Adora D&D, va in ira e carica.

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