Alla fine del mese scorso, varie testate a analisti hanno scoperto un increscioso fatto legato a PlayStation 4: sembra che, una volta che la batteria dell’orologio interno della console finisce la sua carica, i giocatori non siano in grado di giocare a nessun gioco a meno che non possano connettersi a PlayStation Network. In risposta ai molti giocatori preoccupati che la loro console possa diventare nient’altro che un costoso fermaporta se un giorno PSN venisse chiuso, Sony ha riferito all’account @DoesItPlay1 (fra i protagonisti della polemica) che sta esaminando il problema.
Nello specifico, lo scopo dell’orologio interno è quello di verificare che i giochi possano essere giocati su quella console confermando la data e l’ora memorizzate tramite PlayStation Network. L’orologio è alimentato da una semplice batteria CR2032 nota come CMOS ed è utilizzato per tenere traccia del tempo se la console venisse scollegata dall’alimentazione. Se la batteria muore, i giocatori devono inserire la data e l’ora ogni volta che la console viene avviata, e questa viene poi sincronizzata con il PlayStation Network. I problemi iniziano se questi server non possono essere raggiunti, cosa che potrebbe accadere qualora un giorno i server venissero chiusi per un banale superamento di questi servizi.
Si ritiene che la ragione per la data e l’ora sia quella di impedire ai giocatori di violare il sistema dei trofei PlayStation. Le CMOS sono al momento montate su PlayStation Vita, PlayStation 3, PlayStation 4 e PlayStation 5.
Sony riuscirà a correggere questa scelta di progettazione?
Lo speriamo.