Il terremoto Hardsuit Labs continua: dopo che l’altra settimana ha annunciato di non essere più al lavoro su Vampire: The Masquerade-Bloodlines 2 (qui la news completa), in queste ore diversi membri del team di sviluppo stanno testimoniando un’ondata di licenziamenti da parte della dirigenza.
In particolare, l’annuncio arriva dall’ormai ex-narrative designer Anna Webster, che ha affermato che i licenziamenti di Hardsuit avrebbero colpito in particolare il comparto narrativo, del tutto decimato.
Come già affermato nella nostra ricostruzione della travagliata vicenda di Bloodlines 2 (qui il link), il settore narrativo di Hardsuit era già stato duramente colpito l’estate scorsa attraverso l’allontanamento dal progetto di Brian Mitsoda e Cara Ellison, due delle figure che avevano già lavorato al primo Bloodlines (2004).
Non conosciamo ovviamente le ragioni di questi licenziamenti. Da una parte, la spiegazione potrebbe essere abbastanza semplice: appare infatti evidente come per Hardsuit la chiusura del progetto Bloodlines 2 implichi anche una riformulazione delle risorse interne, e che una ristrutturazione dell’apparato creativo (centrale in un action-rpg, ma non all’interno di altre produzioni) possa essere necessaria.
D’altro canto, il caso di Mitsoda ed Ellison suggerirebbe che i vertici del team di sviluppo di Seattle non fossero soddisfatti per il rendimento di questo settore, e che dunque i licenziamenti di massa possano avere ragioni più profonde e complesse.
A questo punto non possiamo far altro che aspettare e vedere come la situazione si evolverà, magari attraverso testimonianze da parte di ex-membri di Hardsuit Labs che possano raccontare la loro versione di questa complessa vicenda.
Intanto, il destino di Vampire: The Masquerade-Bloodlines 2 appare ancora molto incerto.