Il suo vero nome è Gianmarco Tocco, classe 1994 di Roma.
Su Twitch, la piattaforma di streaming video proprietà di Amazon, ha un canale tra i più seguiti in Italia (al momento conta 600 mila iscritti) a tema Just Chatting e Gaming dal nome Tumblurr.
In realtà il giovane Blur ha iniziato la sua carriera anni prima, quando nel 2011 apre un canale YouTube dal nome PrS71G3_D3ViL il quale resta attivo solo pochi mesi in favore di un secondo canale: BluurrrHD.
Grande appassionato di Call of Duty: Modern Warfare, Blur si concentra su montaggi di sniping e commentary sulle partite.
Date le sue oggettive abilità nello sparatutto in prima persona in questione, Gianmarco Tocco entra a far parte, a cavallo tra 2011 e 2012, di alcuni dei clan più famosi di CoD, come i NiZe, i Dare, i TNG e i SoaR, con cui crea numerosi contenuti a tema, concentrandosi in prevalenza sui trickshot, i colpi acrobatici e virtuosi realizzabili nel videogioco.
L’anno successivo, in compagnia dell’amico di sempre Tony, che oggi è uno streamer Twitch gigantesco conosciuto col nome di ZanoXVII, Blur decide di aprire un canale (che diventerà iconico), dal nome StallionsTV. I due portano contenuti a tema FIFA, Vlog, Commentary e, ovviamente Call of Duty.
Il sodalizio è però destinato a non durare troppo, in quanto Blur diventa sempre più protagonista dei video presenti sul canale, raggiungendo poi l’apice della popolarità sul web grazie alla pubblicazione di una serie di video ormai divenuti iconici nella storia di YouTube Italia.
Sissignori, stiamo proprio parlando della serie “Il King delle Bestemmie”, il cui primo video va in onda nell’Agosto 2015.
Si trattava semplicemente di montaggi di gameplay a tema Call of Duty pieni zeppi di colorite bestemmie, a tratti artistiche, a tratti marce; condite da joystick rotti e scatti d’ira che scatenano irrimediabilmente l’ilarità del pubblico.
Questo format si rivela davvero fortunato e, tra un insulto alla mamma dei giocatori avversari, una blasfemia e una tastiera rotta, i video macinano milioni e milioni di visualizzazioni su YouTube.
Dal 2016 inizia poi la serie “Verità Imbarazzanti”, Vlog dove Blur critica e prende in giro colleghi youtuber con un linguaggio irriverente e battute taglienti che però, dobbiamo ammetterlo, fanno davvero ridere. I video in questione, e in particolare la faida con personaggi del calibro di Anthony Di Francesco, Greta Menchi, Cicciogamer e Kappalicious diventano virali e raggiungono le tendenze YouTube.
Il canale aumenta ancora di più la popolarità quando, a Capodanno 2018, Blur invita i suoi numerosi followers, all’epoca circa 200 mila, a spammare tra i commenti Instagram di Vip, cantanti e personalità pubbliche italiane e non la parola “GINO”.
Il web si divide tra chi è infastidito e lo critica, e chi invece ne è divertito.
Lo stesso si ripete l’anno successivo con la parola “UGO”.
Ad oggi, il canale di Blur conta 880 mila iscritti su Youtube e più di 600 mila su Twitch, la piattaforma su cui molti creators attivi su YouTube si stanno spostando per una questione di guadagni. Ma anche su Twitch non è tutto rose e fiori, in quanto è molto semplice violare le regole della community e guadagnarsi dei ban.
A tal proposito, Blur è a quota 4, l’ultima volta il 10 Febbraio.
This post was published on 4 Marzo 2021 20:00
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