Il senso comune stabilisce ormai l’equivalenza Ubisoft=AAA. Tra Assassin’s Creed, Far Cry, Prince of Persia e le serie targate Tom Clancy, la compagnia francese è ormai sinonimo di produzioni milionarie che occupano centinaia di persone e macinano record di incassi. Ma ora pare che il modello di businness dell’azienda sia in procinto di cambiare, e con essa anche la percezione del pubblico nei suoi confronti.
A seguito della pubblicazione del report finanziario dell’ultimo quadrimestre, la compagnia ha infatti svelato alcune delle strategie di business per il prossimo anno fiscale (fino a marzo 2022), e qui la sorpresa: Ubisoft non ha intenzione di continuare a puntare tutto sui tripla A. Ecco cos’ha dichiarato il CFO della compagnia:
Abbiamo dichiarato per diversi anni che il nostro normale modello di business prevede il rilascio di tre-quattro titoli tripla A, e questo rimane il nostro obiettivo fino al 2022. Ma notiamo che ci stiamo spostando progressivamente da un modello focalizzato unicamente sugli AAA verso uno che raggiunga un equilibrio tra questi grandi titoli – nuovi o recuperati dal nostro catalogo – ed altri, che siano nuove esperienze basate sul modello free-to-play e non solo. Frederick Duguet
Ecco spiegata, ad esempio, la volontà di puntare sullo sviluppo di un titolo di Assassin’s Creed destinato alle piattaforme mobile e realizzato in collaborazione con Tencent. del resto la compagnia cinese possiede quote di Ubisoft, e fa notoriamente del mercato mobile uno dei proprio core business. Questa scelta, probabilemnte, è anche conseguenza dei disagi procurati dalla pandemia, che ha provocato il ritardo di sviluppo di un titolo di punta come Far Cry 6, di cui ancora si ignora la data di uscita.
del resto è lo stesso CEO dell’azienda a dichiarare come diversi titoli del catalogo Ubisoft siano ancora profittevoli, e meritino quindi un supporto costante, a scapito magari dell’investimento in nuove IP multimilionarie:
Continuiamo a muoverci verso un crescente aumento dei ricavi provenienti dal nostro catalogo, che continua ad attirare nuova utenza. Di conseguenza ci aspettiamo che questi prodotti costituiranno una fonte sempre maggiore di profitto per la nostra compagnia. Yves Guillemot
E come dargli torto? Rainbow Six Siege, titolo vecchio di ormai 6 anni, negli ultimi 12 mesi ha incrementato il proprio bacino di utenza di ben 15 milioni di giocatori!