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Global Game Jam 2021, i videogiochi dei jammers italiani

Poco più di una settimana fa, si è svolta la Global Game Jam in versione online su Discord per via delle restrizioni da pandemia da COVID-19.

Global Game Jam 2021: il tema è Lost and Found

Che cos’è la Global Game Jam?
Per chi non lo sapesse, la Global Game Jam è un evento che si svolge in contemporanea mondiale in varie sedi accreditate, solitamente – tolta la pandemia da COVID-19 – in luoghi fisici. Il fulcro della Global Game Jam è sviluppare un videogioco indipendente da parte di sviluppatori professionisti e semplici appassionati di game development.
Lanciata per la prima volta nel 2009 dall’International Game Developers Association (IGDA), è il più grande evento di sviluppo videogiochi in simultanea del mondo. I numeri parlano chiaro: nell’edizione del 2016, la GGJ ha visto la partecipazione di 803 sedi accreditate, con all’attivo 42.800 sviluppatori appartenenti a 108 nazioni. Il risultato? Ben 8606 giochi sviluppati nell’arco di un weekend. Poco male.

L’evento inizia solitamente con un annuncio del tema, che è unico per tutti i partecipanti. I develoepers hanno 48 ore per sviluppare un videogioco legato al tema scelto: è una grande sfida, ma, allo stesso tempo, è una festa, è condivisione e scambio di idee. Chi partecipa allo sviluppo non sono solo gli sviluppatori, ci sono programmatori, disegnatori e musicisti che, all’unisono, collaborano in un progetto. Il risultato è il frutto di un teamwork coordinato e simultaneo, uno scambio di conoscenze e skills su larga scala che permette di sviluppare giochi creativi e stimolanti: non a caso, prodotti commerciali di successo quali Surgeon Simulator e Mirror Moon sono frutto di una “maratona” di sviluppo in una Global Game Jam.

Il tema della Global Game Jam 2021 è stato Lost & Found. Un tema senza dubbio suggestivo che riflette la situazione di stallo dell’anno appena terminato, in cui gran parte del mondo è stata in casa per via della quarantena, senza poter vedere i propri cari e amici, per poi ricongiungersi una volta terminata.

Per quando riguarda il nostro paese, hanno collaborato le seguenti città italiane: Bari, Milano, Cagliari, Roma, Catania, Verona, Pisa, Padova, Torino, Codogno (LO). Abbiamo raccolto una breve panoramica dei vari giochi prodotti.

La sede di Bari, organizzata dall’associazione Game Art Dev, ha prodotto otto titoli differenti dedicati al tema che sono: (not the best moment for) Hide and Seek, Congratulations! You Win!, Finding Keys, La Crisi di Governo – alla ricerca dei parlamentari perduti, Meadow of Lost Friends, Robokat Kombat, Sliding Walls e Woods: a tale of Paths.

La sede di Cagliari, tramite Associazione Fabbricastorie, ha invece prodotto ben quattordici titoli: 404 Will Not Found, Careless Town, Creeoy Mansion, Debuff-e, Every Body Needs Somebody, I Forgot, Looking For You, Lost/Found, Movers and Shakers, My Big Stupid Family, The Roll, Unworded, Where are you mate?, Where is it, Mommy?

Le scuole di Event Horizon hanno invece prodotto sette titoli per la sede di Roma/Jesi, ben 26 per la sede di Milano, sette per Padova, 14 per Torino.

Uno screenshot di Vitae (Enrico Andreucetti, Arianna Favaretto, Pietro Prebianca, Nicolà Cornale) per la GGJ Padova
Covid RUN, non poteva mancare un videogioco dedicato al protagonista del 2020. Sviluppato da Event Horizon School di Torino (Leonardo Assom, Emma Nosengo, Francesco Rivetti, Benedetta Abbate, Daniele Inno, Alex Gasbarro, Alessio Sicoli)

Seconda città esponente del Sud Italia, Catania, ha sviluppato dodici nuovi titoli dedicati al tema e sono: Biblo Dream, Buzz Limb-O, Color Dream, Deep Down, Gill Bates Reloaded, Have you seen my…?, Il vecchietto dove l’ho messo, Lost & Found, Lost and Fight, Lost Words, Me Lost, Reifound.

Lost & Found, puzzle horror sviluppato con Unreal Engine, da Giovanni Giampiccolo, Mattia Vitali, Mario Privitera, Sara di Raimondo (GGJ Catania)

Sempre la città di Catania, tramite Nautilus Academy, ha sviluppato altri otto giochi in ambito Game Jam dal titolo: Ad Lucem, Araniel’s Tale, Inkubo, Night Light, Recollection, Shattered Memories, Unfroggettable Voice e infine Valhalla Denied.

Verona ha presentato per questa edizione sette videogames: A backpack story, Frankescape, Excuse me, I’ve lost my…, Lost in the Pyramid, Lost my Temper, Pizza and Destroy, The Forgetful Alchemist.

Infine, nuovamente nella capitale, il gruppo Game Jam di Roma ha prodotto 19 titoli (sotto, gli screenshot di due dei diciannove titoli progettati) e la Vigamus Academy un totale di 7 nuovi indie games: Blocked, Floaters, Lost Myself, Market Madness, Please Recal, The Crown of Giada, There You Are.

Nostalgia di Game Boy? Provate le avventure di un developer mentre cerca di far funzionare la sua webcam e audio in Can You Hear Me? I Can’t See You di Andrea Ferlito e Simone Cicinelli (GGJ Rome)
Una dichiarazione d’amore a Initial D, storico manga e serie di videogiochi dedicati alle corse clandestine giapponesi in Inizial L di Luca Salamin, Lorenzo Imperato e Simone Cicinelli (GGJ Rome)

La MixArt Global Game Jam di Pisa ha prodotto invece 404 Memories Not Found, Ada’s Cipher, Chi trova un amico, In search of the Cat, Soulich, Specimen: Lost and Found, Triple Malt, Way Back Home, Your Lamp is an Alien!.

La GGJ di Codogno (LO), della società N3 Hack for Business, ha sviluppato complessivamente tre nuovi titoli dal nome Bootiescape, Finding Yourself e Look Ahead.

Bootiescape sviluppato da Andrea Novati, Giosué Cremonesi, Manuele Suzzani, Desirè di Blasi, Juan Di Crescenzo, Stefano Casali per la GGJ Codogno. Donazioni per Bootiescape saranno tutte destinate, in beneficienza, all’Ospedale di Codogno e altre associazioni che hanno lottano contro la prima ondata di COVID-19.

L’appuntamento è rinnovato per il 2022 per la nuova Global Game Jam con la speranza di un’edizione classica che vede partecipare tutti fisicamente, in uno spazio di accoglienza, condivisione e creatività.

This post was published on 8 Febbraio 2021 12:59

Pia Colucci

Barese born & raised, sono nata a pane e videogiochi. Il mio battesimo è stata l'Amiga 500 di mia sorella, con l'arrivo di Playstation non ho mai più lasciato il joypad. Sono una psicologa e mi occupo di divulgazione in materia di psicologia, videogiochi e digital media. Non ho molte passioni a parte i gatti rossi, le birre e il Giappone. I miei videogiochi preferiti? Sicuramente troppi, ma spero sempre in un remake di Xenogears. Lo ribadisco almeno una volta all'anno e su qualsiasi mia bio presente in rete.

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