Chi è il bambino in foto?
Turner Ellis Tenney, conosciuto dai più come Tfue, è un ex giocatore professionista di videogiochi ed è, al giorno d’oggi, uno tra gli streamer più popolari e famosi di sempre.
Tfue è famoso per una pletora di motivazioni diversi: assomiglia terribilmente a Jonesy, uno dei personaggi standard di Fortnite ed è stato al centro una grande quantità di polemiche.
Nonostante tutto ciò egli è una vera e propria istituzione in Twitch, grazie ad un quantitativo enorme di iscritti che gli permettono di portare a casa ogni mese quasi trentamila dollari. Questo perché al giorno d’oggi lo streamer può vantare oltre diecimila iscritti paganti, frutto di anni e anni di lavoro come intrattenitore e di un certo carisma naturale che lo ha portato a dominare le scene e a diventare, al giorno d’oggi, il venticinquesimo streamer della piattaforma (!!!).
Tfue ha iniziato la sua carriera nel mondo di chi conta nel 2017, quando ha rappresentato Denial eSports come giocatore professionista di H1Z1.
Più tardi quell’anno è arrivata la prima di numerosa svolte, abbandonando il suo primo team ed il suo primo gioco. Tfue si è unito ai Rogue stavolta cambiando gioco e iniziando la sua avventura nel roster PUBG del team.
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Nell’aprile 2018 è avvenuto il salto di qualità.
Tfue decise di lasciare i Rogue e di unirsi a quello che all’epoca era uno dei team principali di Fortnite, i rinomani FaZe Clan cambiando nuovamente gioco e approdando sul battle royale di Epic Games: Fortnite.
Tutto è bene quello che finisce bene, diremmo noi, se non fosse che dopo appena 13 mesi Tfue inizia un procedimento legale contro il team eSportivo a causa del suo contratto. Secondo le accuse mosse dal giocatore il contratto lo inquadrava in maniera errata poiché egli stessi si considerava un intrattenitore più che un atleta.
Dopo quindici mesi di cause entrambe le parti hanno raggiunto un accordo nell’agosto 2020, liberando Tfue dal suo contratto FaZe.
Tfue non era estraneo alle polemiche, anche prima della sua disputa contrattuale con FaZe. Nel giugno 2018, il giocatore si vide bannare il proprio account Fortnite dallo sviluppatore Epic Games a causa di compravendita di account con skin rare, operazione che è contro i termini e le condizioni di Epic.