La next-gen è qui, anche se si fatica ancora a vederla: poche esclusive, console contingentate e, non ultimo, problemi hardware e software di vario tipo: dall’impossibilità di trasferire i salvataggi via USB a problemi di artefatti grafici prodotti dalla GPU, ora PlayStation 5 sembra essere afflitta da un problema che riguarda la sua periferica di maggior pregio, ovvero il controller DualSense. Salutato il feedback aptico come l’unica vera feature next-gen delle nuove console, l’innovativo pad sembra però soffrire di un vecchio problema di famiglia, di cui erano vittima anche i DualShock 4, ovvero il cosiddetto stick drift.
Per stick drift si indica un problema delle levette analogiche, che tendono a conservare un input di comando direzionale anche dopo che tale comando da parte del giocatore sia cessato: è come se lo stick si inchiodasse in un eterno input fantasma, che a volte necessita di ripetuti tentativi da parte del giocatore prima di essere interrotto. A quanto pare questo problema è riconducibile ad un problema fisico/meccanico: la componentistica interna del DualSense nell’ambito degli stick analogici è infatti pressoché la medesima del Dualshock 4, il che espone il controller agli stessi rischi del suo predecessore.
Fortunatamente pare che la segnalazione del problema alla casa madre dia diritto ad una sostituzione immediata della periferica, coperta da garanzia. Non c’è dubbio che questa leggerezza da parte di Sony, ben consapevole del difetto di fabbricazione dei controller della generazione precedente, sia poco comprensibile. Auspichiamo una futura revisione hardware che risolva una volta per tutte questo fastidioso problema.
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