Super Monday Night Combat (abbreviato spesso in Super MNC), uno sparatutto in teza persona con meccaniche da moba, rilasciato nel lontano 2012, chiuderà definitivamente i battenti.
Il motivo della chiusura non si può trovare però nella scarsa playerbase o nella vecchiaia del titolo, bensì in una regolamentazione che, sfortunatamente, darà molti grattacapi a siti internet e videogiochi con funzionalità online.
Stiamo parlando del GDPR.
Il General Data Protection Regulation è un regolamento che, a partire dal 25 Maggio 2018, regolerà trattamento e la libera circolazione dei dati personali in tutta l’Unione Europea.
Con questo nuovo regolamento verrà garantita una maggior sicurezza e dei limiti ben definiti nella circolazione dei dati degli utenti di tutta la comunità europea. Ciò comporta ovviamente un dispendio di denaro e tempo, da parte delle aziende, per mettere a norma i sistemi interni con cui trasferiscono i dati.
Probabilmente saranno in molti i videogiochi multiplayer a chiudere o a prendersi del tempo
per modificare il loro codice. Modificare interamente una piattaforma richiede un dispensio di denaro ed energie non indifferente e non tutte le software house dispongono del budget per adeguarsi alle nuove regolamentazioni.
Sfortunatamente, Uber Entertainment ha ritenuto che riscrivere il codice di Super MNC, per rispettare il GDPR, fosse troppo oneroso e ha deciso così di chiudere definitivamente il titolo.
Negli anni, lo sparatutto in terza persona non ha riscosso molto successo e attualmente si trovava in un punto morto: negli ultimi mesi non sono stati rilevati picchi di utenza elevati, anzi, il numero di giocatori connessi superava a malapena le due dozzine.
Super MNC rimarrà aperto fino al 23 Maggio 2018 e, come ultimo regalo di addio, Uber Entertainment ha deciso di offrire 10.000 dollari in valuta di gioco agli utenti rimanenti, così da permettergli di celebrare la fine di questo lungo percorso durato ben 6 anni.
Questo titolo non è stato l’unico affetto dal GDPR: anche Ragnarok Online, attualmente disponibile su Mobile, ha deciso di chiudere le porte agli utenti provenienti da paesi regolamentati dal GDPR, bannando i loro IP e cancellando i loro dati.
This post was published on 30 Aprile 2018 12:49
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