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Call of Duty Black Ops Cold War, il giocatore avrà una libertà mai vista prima

Annunciato a ridosso della Gamescom 2020, Call of Duty Black Ops Cold War ha subito catalizzato l’attenzione su di sé: il lead director Dan Vondrak ha insistito fin dal reveal del gioco sul concetto cardine alla base del design del titolo: offrire al giocatore una libertà mai vista prima (ve ne abbiamo parlato qui). Oggi Vondrak è tornato a parlare della questione, in un’intervista concessa a Gamespot. Vediamo i punti salienti.

L’approccio alle missioni è il primo scoglio da affrontare quando si è un game designer: è divertente concepire una missione stealth e costruire mappa ed eventi attorno a questo concetto, ma è pur vero che “la gente a volte ha solo voglia di calarsi in un’esperienza lineare caratterizzata dall’azione dura e pura tipica di Call of Duty”, spiega Vondrak. Perciò nel concettualizzare missioni di questo tipo, Raven Software si è premurata di lasciare libertà di approccio al giocatore, che potrà anche decidere di svolgere o meno alcuni incarichi opzionali all’interno della missione stessa: “anche scegliere di non fare qualcosa, è una scelta”, sostiene infatti il director.

Il trailer “Perseus” ha dato l’idea dell’inedito livello di profondità nella scrittura del titolo.

Un esempio di approccio stratificato all’azione è offerto dalla missione “Desperate Measures”, appartenente ad una fase abbastanza avanzata del gioco, continua Vondrak. In questa missione agiremo nei panni di un agente sovietico doppiogiochista, impegnato nel tentativo di portare a termine un obbiettivo segreto all’interno della sede del KGB per conto della CIA. Un terreno minato, in cui ogni mossa falsa può compromettere la nostra copertura in un istante. La missione in questione è talmente articolata ed il level design così stratificato che gli sviluppatori hanno deciso di mettere a disposizione del giocatore una mappa, per consentirgli di orientarsi più facilmente e decidere la via d’azione migliore da intraprendere. Ne sono risultate delle dinamiche di gioco talmente estranee al classico CoD che persino il team dei designer ha avuto qualche momento di spaesamento nel tentativo di applicare le idee del reparto creativo!

I segreti dei commies ci aspettano!

Raven Software ha fatto propria la filosofia del rischio di Treyarch, i precedenti sviluppatori della serie:

Credo che la serie Call fo Duty debba sempre guardare avanti. Una delle prime cose che abbiamo scritto sulla lavagna, quando pensavamo a raccogliere idee per il progetto, è stata “Numero 1: Black Ops 1 feeling”, la Numero 2 era “assumersi dei rischi”. Una cosa che Treyarch ha sempre fatto con Black Ops era spingere avanti il confine di ciò che il pubblico poteva aspettarsi da Call of Duty. Abbiamo fatto nostra questa filosofia.

Il gioco sarà costellato di decisioni da prendere, anche a livello narrativo, con importanti conseguenze sull’evoluzione della campagna. per questo tali scelte avverranno in alcuni momenti chiave ben studiati, e ciò vale anche per alcune missioni opzionali. “Credo che i giochi siano migliori quando i giocatori hanno libertà. spero che questo possa essere l’inizio di qualcosa che porteremo avanti in Call of Duty”, ha concluso Vondrak.

Il reveal trailer fa senz’altro venire voglia di impugnare il pad!

Call of Duty Black Ops Cold War è atteso il 19 novembre su PC, PS4, Xbox One, Ps5 e Xbox Series X|S. A seconda della piattaforma, il titolo avrà dimensioni differenti: se siete curiosi di sapere chi si aggiudica il peso massimo e quello piuma, date un’occhiata qui!

This post was published on 11 Novembre 2020 1:09

Alessandro Giovannini

Puoi scrivermi in modo sicuro a: alessandro.giovannini.1990@proton.me Cinema e videogiochi: le mie due più grandi passioni. Da bambino mi alzavo presto la mattina per giocare con il Sega Mega Drive II prima di andare a scuola; passavo i pomeriggi a guardare Terminator 2 fino a consumare il nastro della VHS; impiegavo le serate a cimentarmi nelle avventure grafiche di Lucas Arts su un glorioso PC con Windows 95 in compagnia di mio fratello. Poi è venuta la laurea in cinema, nonché le esperienze di redattore presso siti di informazione cinematografica e gaming. Su Player mi sono specializzato in analisi di mercato e monografie su developers e franchise storici della gaming industry. Ho anche lanciato la newsletter Gamer's Digest che offre una rassegna settimanale della principali novità dell'industria del gaming. Primo videogioco: The Adventures of Captain Comic (DOS) Videogioco console casalinga preferito: Final Fantasy VII (PSX) Videogioco console mobile preferito: Advance Wars (GBA) Piattaforme di gioco possedute: Super Famicom, Game Boy Color, Mega Drive II, PSX, PS2, PS3, PS4, Xbox One S, PC.

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