Assassin’s Creed Valhalla potrebbe essere il primo videogioco di forte impatto a menzionare il Coronavirus al suo interno.
Dalle prime indiscrezioni di coloro che l’hanno giocato sembra infatti che esplorando il mondo al di fuori dell’Animus (cosa possibile fra le diverse sezioni di gioco) Layla, la nostra alter-go, possa imbattersi in una mail in cui l’interlocutore precisa di “Non avere il Covid”,un riferimento certo minore e che non impatta sulla storia, ma che colpisce.
Di fatto, si potrebbe trattare della prima traccia storica del terribile Covid-19 in un’opera videoludica, cosa resta ancor più d’impatto dal fatto che l’epidemia è (ahinoi) ancora in corso e che il gioco era in corso di produzione o post-produzione proprio nei mesi di maggior virulenza del virus. E fa impressione il fatto che a scegliere di “trattare” la questione sia stato una delle serie più popolari, diffusi e amate.
Ma crediamo che i giochi che lo faranno saranno sempre di più, in futuro.