Come sappiamo la transizione generazionale non sarà indolore dal punto di vista dei prezzi dei giochi: Sony, come ormai sappiamo, a portato a quota 70 dollari americani (e ben 80€ da noi) il prezzo di lancio delle sue esclusive, nonché in generale dei giochi sviluppati internamente (quelli che, per intenderci, ricadono sotto il marchio “Play Station Studios”), e per quanto riguarda i singoli produttori?
Non ci sono state prese di posizioni compatte da parte dell’industry, che si muove in ordine sparso: alcune software house hanno annunciato che ritoccheranno i prezzi verso l’alto, come Gearbox e Activision, mentre altre non hanno ancora preso una decisione definitiva a riguardo. Tra gli indecisi figura EA, che ha affrontato la questione per bocca del suo CFO Blake Jorgesen.
Nel corso dell’ultima riunione con gli investitori, Jorgesen si è espresso così circa la questione del possibile rialzo dei prezzi:
Non mi sento ancora di intervenire sulla questione. Abbiamo sempre detto che i giochi stanno diventando più costosi, l’esperienza sta diventando sempre più profonda, e il tempo speso dalle persone giocando è in aumento. Si potrebbe controbattere che ciò dovrebbe provocare un aumento del prezzo dei giochi ad un certo punto, ma ci occuperemo della questione quando ci avvicineremo all’uscita di un maggior numero di nuovi giochi nel periodo di transizione con la next-gen. Blake Jorgesen
Dalle parole di Jorgesen emerge chiaramente una cosa: l’indecisione di EA in questo momento è, almeno a parole, totale:
Non voglio che in tutto questo la gente immagini che in futuro alzeremo i prezzi o meno – ancora non lo sappiamo. Ciò che sappiamo al momento è che saremo in grado di fare molte più cose con la nuova generazione, con le nostre partnership con Sony e Microsoft e ed altri produttori di console.
Insomma parole che, se da una lato lasciano aperto lo spiraglio di un possibile mantenimento di prezzi invariati, dall’altro non escludono affatto la possibilità di un rincaro.