Genshin Impact, il free-to-play di MiHoYo lanciato in pompa magna nelle scorse settimane, si conferma fenomeno annunciato: a sole due settimane ha incassato oltre 100 milioni di dollari recuperando per intero il budget di produzione.
Com’era logico aspettarsi, la platea più interessante per Genshin Impact è l’estremo oriente, con al primo posto tre giganti economici come Cina (ovviamente), Corea del Sud e Giappone, ma sembra che la popolarità del gioco sia in netta crescita anche in occidente.
Secondo Daniel Ahmad, insider e analista, GI potrebbe raggiungere il miliardo di RMB (valuta cinese), ovvero 150 milioni di dollari, entro brevissimo tempo, confermandosi il lancio di maggior successo per un’IP cinese.
Certo, non mancano le polemiche.
Solo pochi giorni fa, diversi commentatori avevano mosso sospetti di censura verso alcuni aspetti “social” del gioco, come l’impossibilità di digitare parole “scomode” per il regime cinese quali per esempio Tibet o Hong Kong nella chat interna (ne avevamo parlato qui).
E’ invece di poche ore fa la notizia (proveniente dal social Resetera e dunque da verificare) che il gioco sarebbe stato bandito dal PlayStation Store belga a causa di alcune features del gioco tacciate di essere di istigazione al gioco d’azzardo. In particolare, il gioco richiederebbe acquisti in-app che andrebbero contro le leggi del paese (al momento, gli sviluppatori non hanno commentato la cosa).
Anche voi avete provato Genshin Impact? Cosa ne pensate?