La questione dell’aumento dei prezzi dei giochi PS5 (si parla di 79,99 euro per il mercato italiano) sta diventando uno degli hot topic di queste ultime settimane di console war e alla fine anche la rivale Microsoft è arrivata a dire la sua in merito attraverso il capo marketing di Xbox Aaron Greenberg.
Stando alle parole del dirigente, rilasciate al podcast Real Deal Xbox martedì, Microsoft non starebbe prendendo la questione sotto gamba e definirebbe la questione “super complessa”. Il problema dell’aumento di prezzo esiste, ma Xbox intende tenere sotto controllo la situazione per offrire un costo dei giochi first party che metta comunque le esigenze dei giocatori “al primo posto”.
Due sembrano i mezzi per dare una risposta di questo tipo, secondo Greenberg. Da una parte il responsabile marketer ha messo l’accento sul fatto che ultimamente i giochi Xbox abbiano presentato una certa varietà di prezzo, passando da 30 $ di Ori and the Blind Forest ai 60 per l’edizione console di Gears Tactics, offrendo quindi varie fasce di prezzo per tutte le tasche.
Certo questo vale per i titoli first-party, ma secondo Greenberg si è detto fiducioso che anche terze parti come Ubisoft con Assassin’s Creed Valhalla o Watch Dogs Legion manterranno i prezzi attuali.
Infine la stoccata finale, quando Greenberg osserva come di fatto la presenza di tutti i titoli first party più importanti di Xbox nel Game Pass aiuti ad annullare il problema.
“Il prezzo del gioco ha importanza anche se è incluso nell’abbonamento a Game Pass?” è infatti la domanda provocatoria di Greenberg.
Da quel che sembra Xbox ha le idee chiare sul voler mantenere la barra a dritta e di utilizzare le tecnologie e i servizi a disposizione per combattere un aumento dei prezzi che sembra fisiologico data la complessità delle macchine produttive dei videogiochi.
Ce la farà davvero?