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Call of Duty: Warzone, una petizione per il Superpapà Victor e suo figlio Valeriano

La community italiana di Call of Duty: Warzone si sta mobilitando per portare all’attenzione di Activision una proposta tramite change.org, visibile qui: inserire in gioco Victor, fan del gioco ma soprattutto padre ed eroe di Valeriano, un bambino affetto da una malattia molto rara.

Di seguito, riportiamo il testo integrale della petizione.

“Alcuni bambini hanno Batman o Iron Man come supereroi, altri hanno il loro papà. Valeriano è uno splendido bambino che soffre di una rara patologia (unica al mondo) e Victor si prende cura di lui da quando aveva 10 mesi.

Victor ha una passione trasmessagli da un altro dei suoi figli: Call of Duty. Il mondo del gaming è ancora malvisto in Italia e ancora oggi viene stereotipato come mero strumento d’intrattenimento per bambini. Per papà Victor invece è un mezzo per raccontare (con poche parole) la sua vita e quella di Valeriano a tutta la comunità italiana di Call of Duty (tra le più famose e frequentate d’Italia).

Quest’ultima ha pensato di rendere omaggio al Superpapà Victor chiedendo alla società sviluppatrice del gioco, ovvero Activision, di inserirlo tramite motion capture come personaggio giocabile all’interno di Call of Duty: Warzone.

Una richiesta forse improbabile ma non impossibile, che andrebbe a lanciare un chiaro messaggio: i videogiochi uniscono (anche a distanza) e non fanno parte di un mondo solamente fatto d’odio.”

Come mostrato da Fabio Rovazzi, diventare un personaggio di Call of Duty è un processo lungo ma fattibile. Condividiamo il messaggio di unione e solidarietà trasmesso dalla petizione, e ci auguriamo con tutto il cuore che la richiesta della community italiana giunga all’orecchio di Activision per la gioia di Valeriano e del suo Superpapà. Per questi motivi, vi invitiamo anche noi a firmare la petizione.

This post was published on 2 Ottobre 2020 11:43

Alessandro Colantonio

Game designer in erba e chitarrista a tempo perso. Nasce all'ombra del Vesuvio nel 1991, muove i suoi primi passi nel mondo dei videogiochi su un Windows 95 all'età di 5 anni, e diventa presto un Allenatore di Pokémon. Bazzica tra radio web e band durante i suoi studi universitari tra Napoli, Roma e Milano, si parcheggia nella fan-community di Pokémon Milennium dove instaura il suo regime dittatoriale da caporedattore, costruendo una macchina da recensioni e contatti e diventando inconsapevolmente PR. Oggi, oltre a prestare le sue dita a Player.it per articoli, recensioni e approfondimenti, figura anche come streamer di Twtich, content creator di TikTok e PR abusivo. I suoi generi preferiti sono i gestionali, gli strategici, i tattici e i GDR. Ma essendo un accumulatore seriale di videogiochi, cerca sempre di giocare ogni titolo che gli capita sotto mano. Ha una perversione per le pratiche fandom, i cani e la birra artigianale. Adora D&D, va in ira e carica.

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