Ci sono videogiochi che escono in sordina, senza fare tanto clamore e ottengono risultati insperati dagli stessi sviluppatori. Capita, invece, che titoli di maggior lignaggio e che hanno ricevuto un’attenzione mediatica di livello superiore non riescano a raggiungere i proprio obiettivi aziendali. Basti pensare a Star Wars: Battlefront II che si è rivelato una mezza delusione anche a causa di problemi collaterali (chi ha detto microtransazioni?).
Al primo caso, invece, appartiene A Way Out, un titolo che ha sì dietro EA come producer, ma su cui pochi si sono soffermati in lunghe riflessioni. Un titolo co-op che permette a due giocatori di vivere l’esperienza di una fuga da una prigione. Concept semplice, tutto sommato… e vincente. Il gioco, infatti, ha venduto un milione di copie.
Il titolo è stato sviluppato da Hazelight Studios, anche se il nome legato al titolo con cui quasi tutti hanno maggior familiarità è quello di Josef Fares. Un personaggio eccentrico e sempre sopra le righe. Josef Fares è il creatore di un altro bellissimo titolo che conferma la tesi di chi ritiene i videogiochi una forma d’arte: Brothers: A Tale of Two Sons. Proprio riguardo a questo argomento, Fares ha fatto parlare di sé negli ultimi giorni. Per lui, chi nega che i videogiochi siano arte è stupido. Senza mezzi termini, Fares ha fatto capire cosa ne pensa della questione.
Ebbene, neanche Fares, persona sempre sfrontata e senza mezze misure, immaginava il successo di A Way Out. Il suo videogioco ha venduto un milione di copie, nonostante lo studio di sviluppo non se ne aspettasse più di 900.000.
Per festeggiare il traguardo raggiunto, Josef Fares ha pubblicato un tweet sul suo profilo ufficiale in cui non nasconde la sorpresa mista a felicità. L’autore svedese di origini libanesi si è lasciato andare a un HOLY SHIT (non c’è bisogno di traduzione) che spiega perfettamente che le cose sono andate al di là delle più rosee aspettative.
Nel tweet, Fares dice che ci sono due milioni di giocatori nel mondo che hanno o stanno giocando tuttora a A Way Out. Giusto, non ha sbagliato i calcoli. Il titolo co-op è giocabile solo con l’ausilio di un altro giocatore, non contemplando una modalità in singolo. Se un milione di copie sono state vendute, allora due milioni di giocatori ci stanno giocando, perché il secondo utente non ha bisogno di acquistare la versione completa, ma solo quella di prova grazie al Friend Pass di EA. Chi ha la versione gratuita può essere poi invitato da un amico per prendere parte alla modalità co-op.
Ricordiamo anche che Hazelight Studios ha fatto sapere, poco prima del lancio del gioco, che dei proventi neanche un penny sarebbe andato a EA, la quale ha accettato che i ricavi fossero ad appannaggio esclusivamente dello studio di sviluppo.
Se anche voi state giocando a A Way Out o avete intenzione di farlo a breve, vi consigliamo di leggere le nostre guide. Qui in basso trovate l’indice aggiornato.
This post was published on 16 Aprile 2018 13:55
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