Negli scorsi mesi c’è stata un’enorme fuga di dati dai server di Nintendo che ha portato alla luce numerosi dettagli di sviluppo di vecchi progetti, alcuni dei quali erano stati anche cancellati e non avevano mai visto la luce.
In questi giorni sono trapelati i dati di alcuni dei titoli di punta di Nintendo come Super Mario, Star Fox, Donkey Kong e Pokémon. In particolare, in questo articolo ci concentriamo sul redditizio franchise delle creature tascabili perché quanto rivelato ha dell’incredibile: nel 2004 era previsto un progetto online!
Il gioco in questione era una proposta del developer cinese iQue, che in quel periodo si occupava di portare le IP Nintendo in Cina. Il gioco sarebbe dovuto essere un adattamento di Pokémon Rosso Fuoco e Pokémon Verde Foglia, i remake di prima generazione per Game Boy Advance. Il progetto è datato 2004, ma il primo rilascio sarebbe dovuto avvenire nel 2005, per poi ricevere un aggiornamento online nel 2006 che avrebbe permesso l’utilizzo del PC.
Il gioco offline si sarebbe svolto normalmente sul GBA, ma la propria connessione internet avrebbe modificato l’esperienza di gioco in base al proprio indirizzo IP e in base alla propria regione di provenienza: ogni volta che il giocatore si sarebbe connesso alla rete, la distribuzione dei Pokémon e il meteo si sarebbero modificati a seconda dei suddetti parametri. I giocatori inoltre, giocando esclusivamente offline, avrebbero potuto avere solo 36 Pokémon (6 in squadra, 30 nei box), quindi la connessione internet sarebbe servita anche per ampliare i box a disposizione.
L’aggiornamento che sarebbe stato introdotto nel 2006 si chiamava “online capture“, e avrebbe fornito una “banca Pokémon” alla stregua dell’odierna Pokémon HOME, avrebbe sbloccato la possibilità di dedicarsi all’Allevamento e alla riproduzione delle creature, funzione non disponibile offline, e soprattutto avrebbe aggiunto due modalità di gioco interessanti: i combattimenti online in 3D, con la grafica di Pokémon Colosseum, e la Treasure Hunt Mode, una caccia al tesoro che avrebbe fatto guadagnare agli Allenatori Pokémon e strumenti particolari. Entrambe le modalità si sarebbero svolte su PC con l’utilizzo del GBA come controller.
Non possiamo sapere il motivo per cui questo gioco non ha visto la luce, ma possiamo azzardare l’ipotesi che nel complesso il tutto era un po’ troppo futuristico per quell’epoca.
Tuttavia, i fan più affezionati delle creature tascabili, avranno sicuramente riconosciuto nei dettagli di questo progetto alcune funzionalità che hanno fatto la storia del franchise, come il Pokémon Global Link, un servizio attivo dal 2010 al 2020 che ha consentito scambi e lotte con gli Allenatori di tutto il mondo, o il Pokémon Dream World dei giochi di quinta generazione (2010-2012), un mondo virtuale accessibile tramite il Global Link e che consisteva in una serie di minigiochi su PC, che tra le tante cose permettevano agli Allenatori la cattura di Pokémon con abilità speciali, e l’ottenimento di strumenti rari.