Ghost of Tsushima, l’ultimo titolo in esclusiva ad approdare su PS4, poteva essere ambientato ben lontano dal Giappone Feudale.
Sucker Punch, la software house che ha portato alla luce le avventure del giovane samurai Jin Sakai, aveva pensato ad un gioco open world ambientato all’epoca dei pirati, sui Tre Moschettieri, o sulle gesta di Rob Roy, il Robin Hood scozzese.
Ghost of Tsushima è uno dei più bei videogiochi ambientati nel Sol Levante; nel corso degli anni le ambientazioni suggestive che caratterizzano l’arcipelago giapponese hanno fatto da sfondo a tanti popolari titoli approdati su console e PC (qui un nostro approfondimento) tuttavia, i ragazzi di Sucker Punch hanno rimuginato tanto prima di arrivare all’idea finale che tutti conosciamo.
Sucker Punch voleva concentrarsi su una nuova IP, un open world totalmente vasto ed esplorabile ambientato in un’epoca antichissima, lontana dalla tecnologia e gli sfarzi di oggi, abbandonando ciò che avevano già sperimentato, con successo, in Infamous Second Sun e il DLC First Light.
Come descritto dal producer di Brian Fleming, l’idea principale era quella di portare avanti un gameplay incentrato sul “combattimento corpo a corpo”, molto basilare e privo di sfarzosi superpoteri. Dopo varie idee sul mondo dei pirati, sulla leggenda dei Tre Moschettieri e sul brigante scozzese Rob Roy, il team di sviluppo si è lasciato ispirare da un resoconto storico relativo all’invasione mongola del Giappone nel 1274.
Sucker Punch ha voluto spiegare la storia dal punto di vista dei samurai sopravvissuti all’invasione e, su queste basi, nasce la storia di Jin Sakai. Il team, rimasto invariato per tutti i sei anni di sviluppo, si è lasciato influenzare dai poemi epici giapponesi chiamati jidai-geki, precisamente dal cinema di Akira Kurosawa.
Tuttavia, la storia di Jin si piazza all’inizio dell’era Kamakura, epoca in cui iniziò ad affermarsi la figura dello shogun, storicamente lontana dall’era Sengoku, accuratamente descritta in altri titoli come Nioh e Sekiro: Shadows Die Twice.
Cosa ne pensate di un titolo open world, sulla stregua di Ghost of Tsushima, ambientato in altre epoche? La rievocazione storica nei videogiochi è assai in voga, ci sono periodi storici ancora non trattati dalle maggiori software house in cui vorreste giocare?
Qui trovate la versione integrale di quanto detto da Brian Fleming, oltre ai vari bozzetti del mondo di gioco. Vi ricordo la nostra recensione di Ghost of Tsushima, l’ultima esclusiva di PS4.
This post was published on 20 Luglio 2020 15:18
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